lunedì 28 marzo 2011

Marco 6, 33-44


33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. 34Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. 35Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: "Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; 36congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare". 37Ma egli rispose: "Voi stessi date loro da mangiare". Gli dissero: "Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?". 38Ma egli replicò loro: "Quanti pani avete? Andate a vedere". E accertatisi, riferirono: "Cinque pani e due pesci". 39Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. 40E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. 41Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzo i pani e li dava a discepoli perché li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. 42Tutti mangiarono e si sfamarono, 43e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. 44Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.

27-03-2011 Con Maria e Mir i dobro

Era il mio quinto appuntamento ,consecutivo ,con Medjugorje,con l'evento organizzato da Mir i dobro a Milano,tra due mesi saranno i miei primi cinque anni da quando ho messo piede a Medjugorje la prima decisiva volta, 21-25 maggio 2006.

Ieri si poteva capire su cosa poggia la speranza della Madonna. Il Palasharp era stracolmo già alle 10, avevo anche preso in considerazione la possibilità di tornare a casa al volo.Una giornata così era improponibile.
Gli eventi hanno poi preso un'altra piega,una cosa tipo:"Signore da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna".
La comodità era molto discutibile,il caldo costante e a fuoco lento e la ventilazione assente rendevano proprio quaresimale la permanenza.E' stato proprio questo il pensiero che mi ha fatto rimanere fino al termine,nonostante dessi anche le spalle al palco,era uno splendido modo di sacrificarsi ,di partecipare ,in piccolissimo ,alla Sua passione.
Nemmeno gli ospiti della giornata erano esaltanti,Draga è stata ,come sempre una brava cronista,l'entusiasmo è però un'altra cosa.Ivanka (veggente di Medjugorje) come Jelena Vasilj ,non hanno la forza trascinante di Marija o Vicka,nè il dolce "misticismo" di Mirjana,la sorpresa è stata Paula ,di Majcino Selo,è stata la creatura più brillante della giornata,che deve avere lo stesso DNA di Marija e Vicka.Lo stesso padre Ljubo non ha la presenza o il carisma di padre Jozo, a cui ero abituato,ed è stato proprio questo il colpo di genio dello Spirito Santo,nessun protagonista ,così che fosse Lui il protagonista indiscusso.
Più passavano le ore ed aumentava la fatica ,condivisa e comune ,più era forte la domanda,perchè siamo qua?Perchè rimaniamo?Per chi? La risposta mi è stata evidente ascoltando Chiarina ,al microfono ,chiedere ,spesso ,scusa per il disagio provocato,sentirla sorpresa e commossa per l'evidentemente inattesa affluenza(almeno in parte prevedibile però).Pensavo alle persone presenti,erano,eravamo ,lì stipati come pecore,aspettando il pastore,in cerca del pastore e guardandoci mi sembrava di vedere Gesù quel lontano pomeriggio,commosso ,guardando tutte quelle persone, lì per lui.Mi sembrava di essere là ,in quel pomeriggio ,in mezzo a quella gente e Lui ieri pomeriggio era lì,commosso certamente, in mezzo a noi,nel carnaio.Quella era la risposta ,eravamo e resistevamo lì per Lui,perchè era in mezzo a noi.
C'erano quaranta sacerdoti circa e Chiarina(ieri sembrava quasi la Madonna,il ruolo era quello)varie volte ha chiesto che tutti i sacerdoti e le suore e i ministri straordinari dellEucaristia ,si rendessero disponibili per portare la Comunione a quell'enorme massa presente.E' stato un'altra volta come tornare laggiù ,duemila anni fa, coi dodici ,chiamati a sfamare la moltitudine.Immagino come si saranno sentiti "persi",in dodici a sfamare cinquemila uomini,senza contare donne e bambini e ieri il compito di portare l'eucaristia non era meno arduo,era difficile muoversi,gli spazi erano ridottissimi,il caldo e la stanchezza pesanti ,ma nessuno si è sottratto .
Alla fine sono state distribuite più di VENTIDUEMILA comunioni.
Il sacrificio di ventiduemila persone ,ieri ,ci ha permesso di partecipare ad un brano di Vangelo vissuto.
Grazie Mir i dobro!

p.s
Chiarina Daolio è la fondatrice di Mir i dobro,associazione organizzatrice dell'evento

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