mercoledì 16 marzo 2011

Intervista a padre Gabriele Amorth-9


Domanda: Si può annullare una maledizione ricevuta nel grembo materno?

Don Amorth:
Certamente. Ci dice la Scrittura: “le benedizioni annullano le maledizioni”.
Forse ve l'ho già detto un'altra volta che a Roma c'era una donna che abitava al secondo
piano e al di là della strada, una strada stretta, al secondo piano, quindi allo stesso piano
ci abitava una maga con tanto di cartello alla porta: MAGA. Ogni tanto lei si accorgeva che
se si affacciava alla finestra, questa maga faceva degli strani segni verso di lei e dopo
questi segni le capitavano sempre delle sfortune, delle sventure. Come poteva fare per
liberarsi? E io gli ho insegnato: “sai cosa devi fare? Appena ti accorgi che la maga fa dei
segni verso di te, tu con i vetri chiusi in maniera che lei non veda quello che fai, mandale
delle benedizioni chiedendo con fede al Signore di benedirla”. Così dopo di allora, non ha
più avuto alcun incidente. Le benedizioni annullano le maledizioni. Perciò benediciamo in
cuor nostro se qualcuno ci ha maledetto.

Domanda: Mia madre mi raccontò molti anni fa che aveva imparato alcuni giochi
magici, come per esempio punzecchiare una bambola per recare sofferenze a
persone. In certe occasioni aveva messo in pratica queste conoscenze verso persone che la infastidivano, e quando veniva a sapere che il risultato era stato efficace lei ne godeva. Dopo alcuni anni, cominciai a sentire in casa una voce maschile, lo dissi a mia madre e lei lo raccontò ad una sua amica che praticava la magia. Questa le suggerì di mandarmi ad una scuola adatta a sviluppare le mie possibilità di diventare medium. Sicuramente intervenne il Signore, perché io mi rifiutai. Successivamente cambiammo casa e io non sentii più niente. Ora non so se mia madre continua ancora con queste cose, in effetti io non ho mai visto niente, so solo quello che mi raccontò quella volta. In certi momenti però noto che è molto cattiva.Tempo fa in una discussione mi maledisse, dicendomi che si augurava che non avessi figli. E' un po' di tempo che io e mio marito desideriamo un figlio che non viene. E' possibile che sia dovuto a quella maledizione? Se è così, cosa devo fare per liberarmene? Ho anche una sorella, che pur desiderandolo non è riuscita a trovare marito. E' possibile che mia madre le abbia trasmesso qualche cosa di malefico? Se sì, cosa deve fare?

Don Amorth
: E' piuttosto comune il fatto che delle persone sentano delle voci. Ciò può
accadere perchè qualcuno ha fatto qualche seduta spiritica, ha frequentato maghi e
cartomanti. In questi casi c'è la colpa iniziale, altre volte no, è difficile capirne la causa;
quello che è importante è come ci si deve comportare: il disprezzo, l'indifferenza, non
badarci, non fare quello che dicono, e pregare, pregare, perché se uno disprezza queste
voci, non sta ad ascoltare con curiosità e tanto più a seguire quello che dicono, ma cerca
di respingerle, di rifutarle e prega, allora poco per volta cessano.

Domanda: Ma, don Amorth, la maledizione che la mamma ha dato alla figlia ha
potere?

Don Amorth
: A volte è possibile, ma non è che ce ne sia la certezza. E' vero però che
quando si vive uniti a Dio ci si libera anche dalle influenze negative che si possono
ricevere perfino da persone care. Bisogna vigilare, stare in guardia, non frequentare
maghi, cartomanti, sedute spiritiche e via dicendo, essere uniti al Signore con la
preghiera.
Domanda: Lavoro in ospedale, sono sempre a contatto con malati che il Signore
chiama poi in cielo. Spesso non facciamo in tempo neanche a chiamare il sacerdote perché pensiamo più alle cose terrene, alle cose materiali e la morte per il paziente giunge all'improvviso: a volte la persona non riceve neanche l'Olio Santo. Leggendo un suo libro ho fatto delle considerazioni. Durante l'agonia (momento di grande lotta) possiamo noi benedire i moribondi e chiedere al Signore di accogliere le loro anime? Che cosa ci suggerisce?

Don Amorth
: Io raccomando tanto alle infermiere il contatto con i cappellani degli
ospedali affinché vadano a visitare i malati, una visita di cortesia, una visita che possa
lasciare una traccia diciamo, se non proprio di amicizia, almeno di desiderio di pregare,
quindi cercare di avvicinare le persone ai sacerdoti. Può un infermiere benedire una
persona? I genitori possono benedire i loro figli. Penso che ognuno di noi possa benedire
una persona dicendo: ti benedica il Signore nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito
Santo. Questo lo si può sempre fare. Inoltre è importante invogliarle a cercare Dio,
invogliarle a pregare. Tante volte dei malati durante il periodo di ricovero hanno ritrovato
la fede, il gusto della preghiera, il gusto di andare in Chiesa per ascoltare la Santa Messa.
Spesso le malattie sono state provvidenziali per ritornare a Dio e quasi sempre in questi
casi c'è stato l'intervento di qualche infermiera che ha favorito il risveglio della fede. Ecco
quello che un infermiera può fare senza nessuna forzatura.

Nessun commento: