martedì 8 dicembre 2020

lunedì 7 dicembre 2020

Spiritualità barnabitica 1

Come avevo anticipato tempo fa,in occasione delle elezioni americane, mi avvarrò ,con cadenza settimanale ,di contributi video presi dal Gruppo Ghisi e realizzati dallo stimatissimo amico, giornalista, Mauro Faverzani.
Inizierò da oggi col corso di spiritualità barnabitica, in cui 
padre Giorgio Vigano' ci introdurrà al carisma di Sant'Antonio Maria Zaccaria.

p.s.

Mi scuso per la qualità audio e/o video che a volte non è adeguata, all'inizio gli strumenti erano veramente minimi ed hanno penalizzato la competenza e le capacità professionali di Mauro, ora le cose sono migliorate ma i risultati li vedrete più avanti. Garantisco sul contenuto,sempre.




venerdì 4 dicembre 2020

Ripresa ? ...anche se mai lasciata.

Che sia una ripresa, di un percorso da cui avevo od ho, forse, deviato, almeno formalmente ,non so dirlo, ma certamente non ho mai rinnegato, né rinnego, parti della mia vita che mi costituiscono profondamente.
La melodia ,che da sempre sostiene, e da respiro, ad ogni mio istante è ben rappresentata da questo canto, il testo è tutt'altro che sentimentalone ,come la musica potrebbe lasciar pensare, del resto non è ,forse, sempre necessario il flagello, il martello, ed i chiodi...
Spero che la voce,le note e la melodia, vi trascinino e penetrino fin dentro l'anima se l'avete  ,e se non doveste averla... andate prima a cercarvene una,  e allora potrete godervi questo soffio di Paradiso.

 

Traduzione del testo:

Da piccoli sognavamo il mattino di Natale
E tutti i regali e i giocattoli, che sapevamo di trovare
Ma non ci siamo mai resi conto che un bambino è nato in una notte benedetta
Facendoci il regalo più grande della nostra vita
siamo stati la ragione per cui ha dato la sua vita
siamo stati la ragione per cui ha sofferto e morto
A un mondo che era perduto, ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per vivere
Con il passare degli anni, abbiamo imparato di più sui regali
E a dare noi stessi, e cosa significa
In una giornata buia e nuvolosa, un uomo era appeso a piangere sotto la pioggia
Per amore, per amore
E noi eravamo la ragione per cui ha dato la sua vita
Siamo stati la ragione per cui ha sofferto ed è morto
A un mondo che era perduto, ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per vivere
Ho finalmente trovato la ragione per vivere
È nel dare a Lui ogni parte del mio cuore
In tutto quello che faccio, in ogni parola che dico
Darò tutto me stesso solo per Lui, per Lui
E noi siamo la ragione per cui ha dato la sua vita
Siamo la ragione per cui ha sofferto ed è morto
A un mondo che era perduto, ha dato tutto ciò che poteva dare
Per mostrarci la ragione per vivere
È la nostra ragione per vivere.


giovedì 3 dicembre 2020

Padre Marcelo Rossi: l'essenziale,il definitivo.

Se Dio c'ha dato la testa, il cervello, sarà per usarla immagino e apprezzo molto chi sa usarla bene
Giorni fa mi è capitato di ascoltare questo canto, che non sentivo da molto tempo , e mi è stato immediato ricordare come il buon Dio lo si conosca ,e riconosca, con la ragione, ma a volte anche col cuore. Ascoltate, cantate il testo ,seguendo padre Marcelo ed il Cuore riconoscerà.


Ancora una volta grazie padre Marcelo !


Ascolta questa canzone e presta attenzione
Escuta este canto e preste atenção

Non voglio annientare questa voce nel tuo cuore
Não queira aniquilar esta voz no coração

sono Io e sono qui
Sou eu que estou aqui

Non voglio capire, chiudi solo gli occhi
Não queira entender, apenas feche os olhos

Così puoi imparare
Pra que possas aprender
Perché ti amo così tanto
Porque eu te amo demais

E ho dato la mia vita per te
E dei a vida por Ti

Sono il tuo fedele amico
Sou teu amigo fiel

Non ti tradirò mai
Nunca irei te trair
Piangi in questo angolo provando la solitudine
Choras neste canto sentindo a solidão

Non temere, sono con te
Não temas, estou contigo

Nel calore dell'oscurità
No calor da escuridão

Non ti abbandono mai
Eu nunca te abandono

Sono sempre fedele
Eu sempre sou fiel

Perché vengo ad alzarti per prenderti in braccio
Pois venho te pegar no meu colo e te levar
Perché ti amo così tanto
Porque eu te amo demais

E ho dato la mia vita per te
E dei a vida por Ti

Sono il tuo fedele amico
Sou teu amigo fiel

Non ti tradirò mai
Nunca irei te trair
Guarda la tua casa adesso
Veja agora o teu lar

Voglio sempre esserci
Quero sempre lá estar

Tutto voglio innalzare, e la mia vita consegnare
À todos vou levar, minha vida entregar

Sulla croce morirei di nuovo solo per te
Na cruz pereceria novamente só por ti

Perché voglio salvarti e ti amerò per sempre
Pois quero te salvar e sempre irei te amar

mercoledì 25 novembre 2020

Medjugorje, messaggio del 25/11/2020

 



“Cari figli! Questo è il tempo dell’amore, del calore, della preghiera e della gioia. Pregate, figlioli, affinché Gesù Bambino nasca nei vostri cuori. Aprite i vostri cuori a Gesù che si dona a ciascuno di voi. Dio mi ha invitato per essere gioia e speranza in questo tempo ed Io vi dico: senza Gesù Bambino non avete né la tenerezza né il sentimento del Cielo, nascosti nel Neonato. Perciò, figlioli, lavorate su voi stessi. Leggendo la Sacra Scrittura, scoprirete la nascita di Gesù e la gioia dei primi giorni che Medjugorje ha donato all’umanità. La storia sarà verità, ciò che anche oggi si ripete in voi ed attorno a voi. Lavorate e costruite la pace attraverso il sacramento della confessione. Riconciliatevi con Dio, figlioli, e vedrete i miracoli attorno a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata“.

martedì 24 novembre 2020

Hvala padre Slavko Barbaric,moli za nas.

 Oggi è l'anniversario della sua morte o nascita al Cielo,io non l'ho conosciuto ma Medjugorje è molto padre Slavko quindi dopo poco diventa quasi familiare il suo nome ed il suo viso e la stima ,l'affetto per lui.


Uso questo primo video, per chi non lo conoscesse, perchè mi sembra molto esemplificativo di cosa sia stato lui e di cosa sia Medjugorje, per chi davvero lo desidera, cioè un rapporto personale con testimoni speciali.



Questo audio dice proprio chi era padre Slavko e perchè ancora oggi sia nel cuore di molti.
Buon Ascolto e grazie.


La foto che segue è scattata in cima al Krizevac, nel posto in cui cadendo è morto,aveva detto che non se ne sarebbe andato da Medjugorje e così è stato,almeno fino al momento di nascere al Cielo.



lunedì 16 novembre 2020

Se Biden è cattolico, non m'interessa più esserlo...

 Il molto teorico nuovo presidente, definito cattolico e festeggiato da Planned Parenthood,si sceglie questa come sua vice...

Quello che non vi dicono su Kamala Harris


Stiamo già leggendo fiumi di parole per elogiare Kamala Harris, giornalisti e commentatori che si sperticano nelle lodi del nuovo vicepresidente degli Stati Uniti, articoli dai toni trionfali, titoli elogiatovi. Quasi assenti le analisi sulle sue posizioni e il suo credo politico, proviamo a farlo noi partendo dal presupposto che una persona andrebbe valutata nei contenuti a prescindere dal suo sesso, dal colore della pelle o dalla sua origine (solo così può esistere una vera parità tra uomo e donna, tra bianchi e neri).

Progressista intollerante

Il problema è che le posizioni di Kamala Harris sono preoccupanti. In un articolo intitolato Kamala Harris, the cancel culture pop, il Washington Examiner afferma che la sua “carriera politica e giudiziaria è stata costruita sulla punizione di coloro che trova deplorevoli” aggiungendo “non è una semplice demagoga. È una demagoga che userà il potere del governo federale per punire ‘l’altra parte’”. E l’altra parte, neanche a dirlo, sono i conservatori a cui spettano anni difficili in particolare sui temi etici e il diritto alla vita. Kamala Harris ha dichiarato pubblicamente che “il governo federale dovrebbe trattare i sostenitori pro-life come i segregazionisti”, una frase inquietante. Al tempo stesso ha etichettato alcune importanti organizzazioni cattoliche americane di solidarietà come “estremiste”.

“La campagna presidenziale di Harris si è concentrata sulla divisione del paese” e i sostenitori della vita  “avranno tutti motivo di temere la persecuzione in un’amministrazione in cui Harris ha il potere”. Un’opinione sostenuta da un’altra importante testata come The American Conservative “sembra pensare che il suo lavoro come senatore sia quello di tormentare i conservatori alle udienze con tutta la presunzione di colpevolezza fino a prova contraria di un inquisitore”. Non è un caso che Rod Dreher, voce di spicco del mondo conservatore americano, scriva: “di tutte le persone che avrebbe potuto scegliere, penso che Kamala Harris sia la più pericolosa, da un punto di vista sociale conservatore”.

Ambientalista radicale

Ci sono poi le posizioni della Harris sul tema dell’ambiente che rappresentano l’emblema dell’ambientalismo ideologizzato di stampo globalista rappresentato da Greta Thunberg. Una visione radicale e fanatica della battaglia ambientale che dimentica le esigenze delle comunità locali e il concetto di identità e tradizione.

Nonostante le sue posizioni in campo economico più vicine a un approccio socialista (pur riferito al contesto americano) che potrebbero portare a un aumento della pressione fiscale negli Stati Uniti, la Harris è tutt’altro che una donna del popolo avendo alle spalle il sostegno di una parte importante del mondo finanziario e dei big tech. Un esempio su tutti? Le parole riportate dal New York Times: “Wall Street è felice dei segnali che ha mandato”, la “Silicon Valley è felice di vedere una faccia famigliare”.

In Italia si è subito diffuso il mito di Kamala Harris paladina dei democratici e del mondo afroamericano, la realtà è ben altra, basti pensare che la sua candidatura alle primarie democratiche si è conclusa con un nulla di fatto e un crollo di popolarità nei sondaggi in particolare nel secondo dibattito tra i candidati (nel primo aveva attaccato duramente Biden con una velata accusa di razzismo, per capire il grado di spregiudicatezza). Nella composizione della futura amministrazione Biden, preoccupa molto di più il ruolo che assumerà la Harris rispetto a quello ricoperto dal Presidente, il rischio è che possa influenzare la presidenza con una linea più radicale.

Francesco Giubilei, 9 novembre 2020





Immenso: GIOVANNI TESTORI !

Un amico mi ha segnalato che finalmente era pubblicato questo incontro,a cui all'epoca avevo partecipato, e di cui avevo mantenuto un ricordo carico di tantissimo e di più.
Stasera l'ho rivisto, riascoltato con la stessa emozione, commozione di allora. Come già in altri casi non servono mie parole, basta lui.
Una sola raccomandazione,guardatelo,ascoltatelo solo se realmente siete nella condizione di poterlo fare in modo adeguato, sprechereste un dono difficilmente recuperabile

p.s.

Non importa se molte delle cose di cui parla non le conoscete o non le avete vissute, guardate, ascoltate lui. Come sempre il metodo è questo.


mercoledì 11 novembre 2020

The social dilemma ?!

 Non ritengo Netflix migliore degli altri OTT (over the top), Netflix è probabilmente il peggio della TV, ma mi ha sorpreso la descrizione,reale,degli effetti dei social,come degli smartphone ed internet in generale sui singoli e le società e delle motivazioni per cui accade questo. Verità assoluta o parziale il docufilm è interessante e ve lo suggerisco,novanta minuti ben spesi.


Alcune delle cose dette da Ragazzi, nel post precedente del Gruppo Ghisi ,le avevo sentite il giorno prima proprio in The social dilemma.

lunedì 9 novembre 2020

Elezioni U.S.A. 2020 :The day after

 Grazie al Gruppo Ghisi, impersonificato, in questo caso,dall'amico giornalista (giornalista senza offesa chiaramente) Mauro Faverzani vi propongo stasera questo interessantissimo approfondimento che ,consapevoli o meno, riguarda noi tutti.


Del Gruppo Ghisi e delle sue finalità potrete trovare tutte le informazioni necessarie a questo link: https://www.gruppoghisi.it/

sabato 7 novembre 2020

Eppur si muore o Grazie Stefano !

In questo caldo autunno da inizio primavera anche lui è stato chiamato a rapporto ,è morto, non se n'è andato,altrimenti potrebbe tornare, forse. Non si è spento nemmeno, non era una lampadina,nè un camino,è proprio morto.Uno degli autori di cinquant'anni dei sogni romantici e melodici di buona parte degli italiani non è più tra noi ,ci ha lasciato molto però ed io lo voglio ricordare cosi,a modo mio.


 



venerdì 6 novembre 2020

Un Amico straordinario (con Tom Hanks)

 E' un filmone!

All'inizio volevo semplicemente cancellarlo, sembrava un filmaccio ,una via di mezzo tra un film d'animazione, povera , ed un musicarello americano. Poi col passare dei minuti diventava un pochino un film psico-comportamentale, detta male ed in estrema sintesi, un film da Nuovi Orizzonti(mi perdonino gli amici di Nuovi Orizzonti per l'accezione negativa).Ma i minuti passano e la storia prende forma e spessore e lo stupore cresce, si comincia ad intuire e via via le conferme arrivano. Non anticipo niente guardatelo e verificate se il metodo corrisponde, se ricordate il giorno e l'ora. Filmone!

Céu de Santo Amaro

 Oggi il buon Dio mi ha fatto questo regalo,del resto con me Lui ci parla e abbastanza spesso,poi che io capisca poco è un altra cosa,se con voi non parla è anche comprensibile non è che puo' parlare con tutti,quando ha parlato con me basta e avanza,anche perchè se io capisco poco figurarsi come capireste voi.Comunque basta interrompere, chi ha interrotto?

Dicevo che oggi il buon Dio mi ha regalato questa perla e visto che non è mia e non ha un valore commerciale io nel pieno possesso delle mie facoltà mentali ve lo regalo a voi ( che non è un errore ortografico è proprio cosi,ve lo regalo a voi,è un sottolineativo).



mercoledì 15 luglio 2020

Malinconica Riminiscenza liberatoria

Una cara amica mi dice scrivi, butta fuori che la scrittura è sempre una forma liberatoria. A me di liberatoria viene in mente 'a mortadella di Funari, nell'imitazione che ne faceva Corrado Guzzanti...vi metto un video per capirci.

 

Stasera stavo lavoricchiando e non mi andava di ascoltare musica chiassosa, ho messo uno dei miei brani preferiti per rilassarmi e prepararmi a dormire, tranquilli, non si scappa ,si torna sempre là. Ascoltate, se volete, e ditemi se ,con la leggerezza del lento ritmo del sorgere del sole o al tramonto dell'accendersi delle stelle, la melodia non vi prende per mano per riportarvi dove vuole lei e dove sapete voi.


Io non ho ancora trovato pace e so che è una esperienza comune, in questi casi, il vedere, sentire, cercare ovunque, tracce di assenze presenti come mai. 
Io non sono uno scrittore o un poeta, guido, porto persone, con i loro bagagli e con le loro storie, che a volte ascolto e guardo, a volte però mi perdo, non se ne accorge nessuno di solito ,mi allontano e la ritrovo ,senza nemmeno cercarla ,come se fosse possibile non cercarla. Come un folle ,sperduto ,ribelle Pierrot danzo sulla vita, come è necessario fare ,ma con quella lacrima ,che scorre dentro non fuori, e quella malinconia triste che non scompare mai.
Se non fosse per quell'altra presenza (il buon Dio) ,che mai si allontana da me, sarebbe proprio come nella canzone di Bruno Lauzi Il Poeta, invece grazie a Dio, letteralmente questa ferita profonda ,che non ha limite ,ne' sosta ,mi costringe a guardare sempre più in là, a cercare sempre, a domandare sempre, a cadere e a rialzarmi, sempre .Come Pietro, innamorato traditore ,indegno amico,ma per sempre.


p.s.

Non vorrei che il titolo traesse in inganno : a Rimini non ci sono stato ma a Cattolica si.

lunedì 29 giugno 2020

Perle umane dal disumano.

Tutt'al più, la prima canzone l'ho scoperta casualmente, questa mattina e la dedico a chiunque la sappia ascoltare. La seconda canzone è una magistrale interpretazione ,che già conoscevo, e che non finisce mai di sorprendermi.
Il resto poi,lo conosco io e pochi altri ,che custodiscono il significato e mi custodiscono, in questa finta vita ,che a volte è vera per davvero ed altre è soltanto un delirio, imposto e subito ,dove la Bbellezza va dipinta col martello e con chiodi affilati, prima nella carne ,e poi ,forse, negli occhi e nell'anima, se sarà rimasta.
A chi le merita...


giovedì 2 aprile 2020

Come un diamante nascosto nella neve

Risbuca ,sempre, comunque,nonostante mi sforzi di girar pagina e di cambiare libro.
...come tutte le sere ,rispunta la luna,incisa, profondamente ,nelle stelle.



venerdì 27 marzo 2020

Rinascerò rinascerai

Questa è la mia Italia,quella,l'unica,in cui credo.
Da questo cuore, più grande di tutto, possiamo e dobbiamo ripartire,resistere prima e ripartire poi.
Ci volevano ancora i Pooh (due di loro) per ridare una voce ascoltabile,credibile,alla speranza.
Nuovo inno nazionale ?!

..torneremo a riveder le stelle. (Dante Alighieri,Divina Commedia)
...torneremo a fidarci di Dio.(!?)

Berghem mola mia,Lumbardia mola mia,Italia mola mia !

Se lo meriteremo Dio ci benedirà di nuovo.



Rinascerò
rinascerai
quanto tutto sarà finito
torneremo a riveder le stelle
Rinascerò
rinascerai
la tempesta che ci travolge
ci piega ma non ci spezzerà
Siamo nati per combattere la sorte
ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi
questi giorni cambieranno i nostri giorni
ma stavolta impareremo un po’ di più
Rinascerò!
rinascerai!
Rinascerò
rinascerai
abbracciati da cieli grandi
torneremo a fidarci di Dio
Ma al silenzio si respira un’aria nuova
ma mi fa paura questa mia città
siamo nati per combattere la sorte
ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi
Rinascerò! rinascerai!
[Ripetuto 6 volte]
Rinascerò, rinascerai

Icaro,una pausa e di nuovo in volo ,su di un respiro assente...



E mi ritrovo qui,ancora a parlare di te,con te...
Lo so che non torni , non sarebbe nemmeno un gran momento per tornare,sempre che avesse poi senso farlo.
Tre settimane da quell'ultima volta,già, ultima...,poi quest'altra prigionia.
Che strano che mi manchi quel posto, che non ho mai amato ,ma che è rimasto l'unico a farmi respirare,per farti compagnia,dove starti vicino.L'unico posto dove ti sento e sfiorando quei petali sfioro le tue mani,passando su quel freddo marmo ,accarezzo di nuovo ,con pudore e tremore ,le tue guance che mi sorridono ancora.
Come sempre, il buon Dio le cose le fa da Dio, ti ha portata con se prima che questo nuovo flagello ti rendesse ancora più impossibile volare su tutto ,come facevi comunque ,nonostante tutto ,tu.
Sto,tanto per cambiare,ascoltando Renato,ricordando quell'ultimo Natale,quell'ultimo scambio di regali,di sorrisi e di occhi in fondo al cuore, da portare a casa.
Sento ancora la tua voce, è dentro di me, la sento ,amplificata a volte nell'anima ,altre volte distorta dalla nostalgia ,rimbalza chissà dove, come se giocando volesse ancora strapparmi quel sorriso che era tua proprietà, esclusiva.
Ogni ricordo ha dentro te e come potrebbe essere altrimenti,non temere che non mollerò nemmeno stavolta,voglio tornare a correre e lo farò per te,lo farò per me,un me che ho riscoperto in te ,come prima mai.
Non ho ancora ritrovato la strada perduta,aspetto sempre che un Virgilio venga e mi faccia capire perche' Beatrice...
So che mi senti e mi vedi, io cerco di afferrarti in ogni viso,in ogni suono che mi scivola addosso arrivando al cuore,mi pare d'intravvederti nei colori della primavera e nell'azzurro del cielo,sento il tuo abbraccio nel tepore del sole sulla pelle ma non ti posso stringere ed allora torna l'autunno e poi l'inverno e allora...non smetto di aspettarti.

venerdì 14 febbraio 2020

Cosi talmente Bella...,e "finalmente" libera.

Scrivere per lei adesso è la cosa più difficile,non potrò dire niente di adeguato,è come se un topaccio volesse comporre una sinfonia per la stella più splendente dell'universo, come se uno scarafaggio volesse dipingere l'alba sul mare della spiaggia più romantica.Parla il suo viso per lei (che per motivi facilmente intuibili non posso però mostrare) e lascerò che la musica e la poesia dicano quello che è affogato nel fondo della mia anima e che il mio cuore, storpiato ,mai saprà esprimere della sua straordinarietà.
Gli ultimi cinque anni di questo blog sono stati esclusivamente suoi,lei era il mio dolcissimo tormento,era la speranza e la frustrazione,era il miraggio di una calda estate ed il gelo di un perenne distacco. Non so parlare di lei,sapevo guardarla e mi commuovevo guardandola,mi scioglieva la tenerezza del suo sorriso,mi disarmava il suo dolore muto ed eroicamente trascinato.L'ho amata più di me stesso, perchè lei era molto più di me,non la lascerò adesso,ma lascio le mie inadeguate parole perchè ne parli la melodia che era la sua voce e l'estetica delle parole che era nella sua essenza.



Io l'ho conosciuta cosi,la ricordo e voglio ricordarla cosi:forza luminosa, contagiosa,bellezza disarmante ed irresisitibile,testarda e determinata, fino all'eccesso forse, ma sempre col sorriso pronto a voltar pagina e ripartire.Voglio ricordarla grato per averla conosciuta,felice per averla amata ,per come sono stato capace e per come mi è stato concesso. La vita e la sua forza ,la sua luce,le lascio al ritmo della canzone,al testo lascio dire di lei e del mio cuore, ma molto più di lei.



Come un miracolo
Lei va via
Vola e se ne va da noi

E' una strofa della seconda canzone che parla di lei,che per me ,ma credo non solo,parla di lei.
E' volata via da quel letto che l'ha tenuta inchiodata ad una croce a cui era già inchiodata da sempre,è volata via da ospedali,cure,operazioni,privazioni ed umiliazioni senza mai fine, nè speranza,le sono state sciolte le catene dal cuore.Alle tre del pomeriggio di un venerdì dopo una lunga passione, Lui l'ha voluta con se',se l'è stretta al cuore più di quanto già non fosse prima.Ha voluto lei,il fiore più bello e profumato.



Certo lei era bella,lei è bella,molto bella e irresistibilmente piena di vita e cosi voglio che sia questo saluto,momentaneo,io non la sento poi cosi lontana,ma è inutile far finta, mi manca e mi mancherà sempre.

Solo io, io sono un'ombra
E tu, e tu sei il sole
Così mi manchi
E grido forte
Da in mezzo al mondo
Mio sole rispondi
Questo cuore sparpagliato
È delicato e tutto qua



Ovunque sei,
sarai per sempre.
Abiti in me
da sempre, e per sempre...

Ho vagato senza scopo e destino,
fino alla fine dell'arcobaleno,
nelle notti bagnate dal vino,
finché ho sentito la mia voce da bambino...

Le mie parole possono solo far danno,lascio al genio di Zucchero esprimere quello che io non riuscirei mai,...finchè ho sentito la mia voce da bambino...era lei la mia voce da bambino,la gioia,la speranza,il sogno che è giusto abbia un bambino, anche da grande.Ho riconosciuto in lei la mia voce da bambino, nelle mie notti bagnate dal vino,senza scopo e destino...,da sempre e per sempre.



Averti "rivista" mi ha finalmente ridato un pò di pace,nessuno più m'impedirà di vederti e di stare un pò con te.Tu sei quei fiori che ora ti rivestono,chi pensava di spegnere per sempre la tua bellezza è sconfitto,il tuo incanto ha solo cambiato forma e sostanza per brillare tra noi per l'eternità.Non è certamente quello che desideravo,ma adesso non sei più il fantasma che tormentava le mie giornate e che riempiva i miei respiri di affanno.Sei tornata ad essere,prendendo in prestito i versi di un grande poeta : tu che colmi il mio cuore della tua assenza.




Poi, ho visto gli occhi tuoi
Rotolando verso casa
Chiamare i miei
Che bella sei

Che belle fai
Le belle sere, sai
Ho visto gli occhi tuoi
Quando scende la bellezza
In fondo al cuore

Io l'ho conosciuta a Medjugorje, l'ho conosciuta rotolando verso casa,nel viaggio di ritorno e più niente è stato come prima,la sua mano sulla mia spalla ed una scarica di energia ha tramortito il mio cuore,poi è bastato un abbraccio fino in fondo all'anima,fino a riconoscerci,fino a guardarci negli occhi, così intensamente da fermare il tempo ed era già l'inizio dell'addio...quando scende la bellezza in fondo al cuore...non ho mai capito e nemmeno adesso mi è chiaro il perchè,per cosa incontrarci cosi.
Chi mi conosce sa che io ero e sono Dante, perduto nella selva oscura e tu eri e sei Beatrice,ma io come Dante non ho retto lo strappo e sono precipitato.Mi si è spenta la luce che eri tu,che mi indicava la strada, ma che io ho scambiato per la strada,provocando il caos che mi ha inghiottito,rischiando di travolgerti ed in parte almeno facendolo.

Quando scende la tristezza e invade gli occhi
Cosi talmente Bella !

Sarà infinitamente difficile, quando mi renderò conto realmente, che non c'è più nessuna possibilità di riabbracciarti, finchè il buon Dio non mi concederà di raggiungerti nella Sua eternità.Nessuna potrà mai prendere il posto che è tuo per sempre,con te il mio cuore era rinato e per te s'è fermato,tienitelo stretto,se vuoi,se puoi,era nato per te,senza te non ha scopo,ne' scampo.




Ti avevo promesso di riportarti a Medjugorje e non ne sono stato capace,sono certo che tu sia stata un dono straordinario che la Madonna mi ha fatto e che io non sono in nessun modo stato capace di custodire.Quante volte davanti al Santissimo o a Medjugorje ho implorato Dio di guarirti e di prendere me al tuo posto,che idiota che sono stato,se io che sono niente desideravo così tanto averti vicina chissà Lui quanto ti rivolesse con sè,il cambio proposto era tra l'altro "commercialmente" assolutamente inadeguato.Chiedo alla Madonna di donarti e donarci la sua pace,io sono stato un intruso nella tua vita,che ci sia pace per noi che rimaniamo senza te,per me ,che sono l'ultimo, ma che non faccio meno fatica ad aspettare di stringerti di nuovo e per sempre ,fino a sciogliermi e scomparire nel tuo cuore ,che altro non è che la porta d'ingresso,principale, per il Suo cuore..





Indegnamente, ma per sempre, tuo !




venerdì 24 gennaio 2020

Fantasmi di ritorno mai del tutto abbandonati

Spero che Renatino non se la prenda se dedico questa sua canzone ad una persona molto speciale, ad una persona che non c'è più,che non vuol più esserci o che forse non c'è mai stata.
Larga parte del testo è per lei,è mia e non importa se non capite,capisco io.
Fantasma è una dolce ossessione che sfinisce,ricordi liberamente interpretati eppure vissuti,
è una prospettiva accarezzata a lungo e forse prima ancora svanita,
sfiorita per eccesso di bellezza,
per visioni liricamente mistiche di un amore inimmaginato,inimmaginabile,
vissuto e voluto e perduto nello stesso istante ,in quell'istante eterno.

Mi tuffo in questo capolavoro di De Andrè,accompagnato da una magistrale PFM.
E' cosi che ho vissuto e spesso vivo l'assenza più ostinatamente presente ed insistente,(il testo della canzone sembra l'allucinazione alienata di un tossico,ma poi ho capito,non è una canzone ma un film,va ascoltata come se si stesse guardando un film,le parti strumentali sono le porte d'ingresso per la visione,le parole servono solo a tentativamente stordire l'incauto avventore del racconto onirico,gli strumenti,la ritmica e la melodia sono la corrente che sostiene dal naufragio nel delirio a volte necessario e/o inevitabile).
Che altro,..."e caddi come corpo morto cade".

Ai miei amici,grazie !!

Devo a loro tutto,sono e sono stati la mano ed il volto di Dio sempre.
A volte col sorriso,a volte con la durezza di un addio,sempre con la loro presenza,a volte con l'assenza costantemente presente.
Per loro, a volte nonostante loro,non mollo anche quando l'alba sembra non arrivare mai.
Grazie a loro sono,nonostante tutto.

giovedì 16 gennaio 2020

Rito antico o novus ordo (?) o della Santa Messa e del culone

Torno e torno a modo mio,da qualche tempo (un paio d'anni probabilmente),per le impreviste strade che lo Spirito Santo mi propone,ho incontrato un gruppo di amici appassionati alla Messa tridentina e grazie a loro ho imparato ad apprezzarne la bellezza e l'ordine. A dire il vero ero da parecchio in fuga da celebrazioni con chitarrine sanremesi, con testi discutibili,omelie improntate, ad essere buoni,all'improvvisazione il più soggettiva e moderna possibile.Non sopportavo più libere interpretazioni e assemblee autocelebranti. Ho trovato la pace e "l'esaltazione dei sensi" nella Messa che è un culto a Dio,non al pubblico presente,dove è chiaro ,pur non conoscendo il latino,cosa si sta facendo e dove il senso del sacro è manifesto.Non sempre però mi è possibile iniziare la Domenica in modo poco doloroso,quindi mi rifugio dove ritengo di poter liturgicamente soffrire il meno possibile.Domenica scorsa ero in una chiesa che è sede di un convento di monache di clausura,si potrebbe quindi dare per scontato,che ci si entri con ,forse, un minimo di consapevolezza in più rispetto al solito.Voi state aspettando il culone e' ? Eccolo che arriva,per molti aspetti stimo Vittorio Feltri (direttore di Libero),quindi mi scandalizzo poco e so apprezzare nelle loro varie sfumature le bellezze del creato.Come lui anch'io ritengo che un bel culo e non solo "fa sangue",ma forse non è il posto adatto
esibirlo una chiesa ed una Santa Messa. Sorvolo ,ma se volete,privatamente possiamo anche riprendere l'argomento, su dimensioni e proporzioni del lato b della signora (da cui "culone"), che non molto dopo l'inizio della celebrazione è entrata in perfetta tenuta da corsa con calzamaglia attillatissima,fin troppo ( ma se volete ne discutiamo in privato),scarpe da ginnastica,cuffia e gilet imbottito,con fare sornione e quatta quatta (otta?)dagli ultimi banchi è arrivata fino ai primi,mi verrebbe da dire ..."a miracol mostrare",ma vi assicuro che la citazione sarebbe assolutamente impropria .Molto probabilmente l'anima bella doveva andare ad allenarsi appena terminata la funzione e ,per ottimizzare i tempi ,ha pensato bene di unire le due cose,Messa in tenuta da corsa. Mi chiedo ma se fossimo stati in estate ed avesse dovuto andare a prendere il sole ? Spero di potervi aggiornare, al riguardo, tra qualche mese,spero non lo so.
L'episodio mi ha reso più evidenti alcune differenze,superficiali forse, tra i due tipi di riti liturgici o meglio alcune conseguenze derivanti dalle differenze nelle due celebrazioni.Nel rito antico è chiaro che la chiesa è il tempio di Dio,non è la casa dell'assemblea,è chiaro che il culto è dato a Dio,non serve a blandire l'assemblea,scenografia e sceneggiatura non sono ideate per ,tentativamente, "coinvolgere" gli spettatori.Il protagonista non è "il personaggio" del sacerdote,simpatico o meno,barbaradursiano o meno,il protagonista è Colui che accade sull'altare durante la consacrazione,il sacerdote non è personaggio ,è "semplice" intermediario tra la preghiera dei fedeli e l'Altissimo,non deve ammaliare gli astanti ma confermarli.
Una delle conseguenze è che nel rito antico nessuno si sente libero di fare come crede,ma c'è un ordine evidente e motivato che è naturale rispettare,nessuno si presenterebbe,culone o meno in tenuta da calcetto o se proprio accadesse per inderogabili motivi ,l'interessato si sentirebbe a disagio come un ladro.Nel nuovo rito essendo tutto "democraticizzato",relativizzato e modernizzato,ognuno fa come crede ,fare una cosa o l'altra è uguale,comportarsi in un modo o nell'altro è uguale.Arrivare in anticipo od in ritardo è uguale,il protagonista sono io e di conseguenza faccio come posso e/o come voglio e quasi quasi mi si deve ringraziare della partecipazione.Tutto ciò a conferma che come diceva Plutarco ( uno che per la fisiognomica doveva somigliare straordinariamente a Pluto ma infinitamente più bravo con l'arco):"...entrate signori, entrate, che più gente entra e più bestie si vedono".

p.s

So perfettamente che il punto non è il sederone o il panzone ne' il vestito ma il cuore con cui si fanno le cose ed il cuore lo giudica solo in buon Dio,ma se il cuore è rettamente educato ne consegue, quasi inevitabilmente,che anche il resto trovi un suo ordine.




sabato 11 gennaio 2020

Dal letame puà nascere un fiore,la nebbia prima o poi finisce, ma la strada è comunque lunga.


Sara' capitato anche a voi di trovarvi a guidare nella nebbia fitta,la nebbia quella vera,non la foschia.
Io vivo a Cremona e la pianura padana è la patria della nebbia,non è raro trovarsi a tarda sera o notte, rincasando o in giro per lavoro ,su stradine di campagna poco o per niente illuminate,di solito per niente illuminate. Spesso sei in macchina da solo e fuori non c'è anima viva,morta probabilmente c'è e ti accompagna...ad un certo punto anche il climatizzatore non riesce a fare ,come dovrebbe, la sua parte ed il vetro comincia ad appannarsi. Non è Fantozzi ,succede,succede però su quelle strade in cui un chilometro equivale a 15/20 in condizioni normali o più.La musica non serve più a far compagnia ma semmai diventa una distrazione,si vede ,a volte, una delle due righe della corsia,ma sai che se tieni troppo d'occhio la riga centrale, rischi il frontale con chi arriva dal senso opposto,se guardi troppo la riga laterale, basta un minimo di distrazione e ti ritrovi nel fosso.La tensione è alle stelle.Mi è capitato tornando da Medjugorje,di sera, nell'interno della Croazia di incontrare una forte nevicata,la neve aveva coperto le strisce stradali,facevo probabilmente i trenta all'ora e non avevo idea di quanto sarebbe durata quella condizione estrema.Giustamente era sera e trecento chilometri li avevo già fatti ,quindi la stanchezza cominciava a farsi sentire,ad un certo punto, giuro che è vero, è scesa la nebbia,avevo gli occhi a pezzi,se fossi stato un bambino mi sarei messo a piangere,da adulto sapevo che non potevo permettermi, anche ,di piangere per lo stress.L'esperienza mi ha insegnato che in casi simili non hai alternative,sangue freddo (del resto è inverno non potrebbe essere diversamente...),nervi d'acciaio,concentrazione massima e ci si raccomanda al buon Dio.
Non capita solo sulle strade di trovarsi in situazioni simili,a volte situazioni o persone ti portano di colpo in una sorta d'inferno dantesco, da cui è difficile uscire,serve tempo,serve che un Virgilio appaia e per mano ti guidi :"A te convien tenere altro viaggio",rispuose, poi che lagrimar mi vide,"se vuoi campar d'esto loco selvaggio.." L'istinto o la rabbia o l'orgoglio, la mentalita' comune, spesso ti farebbero prendere decisioni da cui poi è difficile tornare (campar),senza che tu te ne accorga ti spingono ad affrontare "le tre fiere", la causa del tuo stato,ma cosi finiresti solo sbranato e senza speranza,perchè spesso invece in "esto loco selvaggio" tu ci devi proprio campare per forza,lo devi attraversare.Ho smesso da parecchio di combattere contro i mulini a vento,di sognare l'isola che non c'è,Sant'Agostino diceva "Vita est militia hominis super terram",non so il latino ma dovrebbe essere che la vita degli uomini sulla terra è combattimento. La Chiesa da sempre insegna che da certe situazioni,tentazioni,è meglio fuggire,non affrontarle con esiti spessatamente ,come dice il buon Cetto Laqualunque,suicidi. "Convien tenere altro viaggio",guardare altrove,passare altrove,aspettare,non hai alternative,che qualcuno o qualcosa ti indichi la via,che magari non guarisce l'orgoglio ferito, ma ti tira fuori dalle sabbie mobili in cui sei caduto.Dante fu tre volte volto,cioe' tentatissimo di arrendersi e rinunciare,aveva paura,non ce la faceva da solo,la sua paura ,il suo terrore sono stati il grido del cuore che ("con gemiti inesprimibili" diceva S.Paolo)è giunto alla Madonna, che ha chiamato S.Lucia, che ha mandato Beatrice, che a sua volta ha chiesto a Virgilio . Virgilio,poveretto, che come dice un grande amico,era lì al bar a giocare a carte con gli amici,cosa poteva fare di fronte alla bellezza luminosa di una tal inviata,si è alzato,s'è messo giacca e cappotto,avrà finito il bicchiere di vino e salutati gli amici si è incamminato verso lo sconosciuto rompiballe ,con intelligente e virile curiosità. Se dal cielo tre pezzi da novanta, del genere ,si smuovono per il pinguino,il pinguino non deve poi essere così pinguino. Dimenticavo Dante,Virgilio o meno,continuerà ad aver paura,a non capire,a svenire,ma con l'amico-maestro prima e con l'amata (Beatrice) poi riprende il cammino,assolutamente lungo e faticoso "..a riveder le stelle." Da solo non ce l'avrebbe mai fatta,affrontando le fiere sarebbe morto,ha dovuto verificare ed ammettere i suoi limiti,tremare ed infine gridare "Miserere di me",abbi misericordia e la forma vaga e lontana (Virgilio) s'è svelata ed è iniziato il viaggio.
La tradizione chiama questa vita "valle di lacrime",sognare mondi rosa dove la lotta  non esiste è da illusi ignavi,siamo spesso nella nebbia fitta,ma se stiamo concentrati sulla riga che meglio si vede,usciamo anche dalle tenebre più ostili,ma c'è da decidersi che la salvezza è quella riga bianca ,che appena appena s'intravvede a volte,riga bianca nella nebbia bianca,ma c'è..ma è lotta.
Saluto con una canzone del più grande cantante cattolico vivente,lui è stato il mio primo Virgilio...