mercoledì 30 settembre 2009

Katyn

Stavolta vi chiedo un po più di fatica rispetto al solito credo,sono circa otto minuti di video,il primo è un po' palloso per il poco brio dello speaker ma è necessario per capire la portata del film,il trailer è invece un assaggio di quello che sta trasmettendo Sky in questi giorni e sarà ritrasmesso domani alle 17.40 e 18.40 se non sbaglio,non essendo praticamente mai stato nelle sale è un'ottima occasione per vederlo.Seguono un paio di commenti trovati su Youtube che nonostante la battaglia fatta praticamente solo da alcuni amici di Cl in tutta italia (volutamente scritta in minuscolo),dicono abbastanza precisamente credo come siamo messi.Perché adesso questo film è presto detto,l'ho visto oggi proprio grazie a Sky e dato che uno dei miei maestri Giovanni Testori ,forse il più grande drammaturgo italiano del '900,parlando un pomeriggio al Meeting di Rimini disse circa l'impegno dei cattolici in politica:in politica ci si sporca le mani,ci si deve sporcare le mani perché nella politica c'è la merda e allora bisogna che ci sia meno merda possibile.In Italia da sempre c'è una coltre della precedentemente citata per cui sembra che il nazismo sia stato l'incarnazione di satana,mentre il comunismo sia stato e sia un sistema nato per dare la libertà agli oppressi e incidentalmente può darsi che abbia fatto e faccia circa cento milioni d morti.Errori di crescita dicono,loro hanno a cuore i poveri... tanto è vero che nel mondo ne hanno creati a milioni di poveri.Questo film è uno squarcio di verità storica ancora censurata




Questo film in Italia è boicottato. Ne esistono circa 40 copie, ma solo 12 sale in tutta Italia lo fanno visionare. Questo è il dato di una settimana fa, quindi ora sono ancora di meno.Problemi di distribuzione? In un cinema di Milano hanno fatto solo 2 proiezioni e c'era così tanto pubblico che c'era anche gente in piedi. Quindi non è un problema di mercato. Queste cose in Italia evidentemente sono ancora un tabù

Il problema è che il nostro caro governo Berlusconi non vuole irritare quello russo di Putin e perciò si è fatto in modo che pochissime sale dessero questo film "scomodo".Berlusca anticomunista?ma fatemi il piacere! E' tutta una questione di convenienza.

lunedì 28 settembre 2009

Politically correct a senso unico..al diavolo!


Guardo spesso il sito del Tgcom,questa mattina aprendo Facebook ho letto una notizia che mi ha amareggiato parecchio,ho cercato conferma dal Tgcom ma, ad ora, non ce n'è traccia,ma c'è un'altra notizia.Vi sottopongo i fatti tirate voi le conclusioni,poi vi dico la mia.



SANREMO: FRATE AGGREDITO AL GRIDO DI 'ALLAH E' GRANDE'Postato il Lunedì, 28 settembre @ 06:05:42 SANREMO: FRATE AGGREDITO AL GRIDO DI 'ALLAH E' GRANDE' IL RELIGIOSO RISCHIA DI PERDERE L'USO DI UN OCCHIO Genova, 27 set. (Adnkronos) - Al grido di 'Allah e' grande', un extracomunitario, probabilmente nordafricano, ha massacrato un frate cappuccino a colpi di bottiglia, infierendo sull'uomo con calci e pugni anche quando era ormai a terra. Ora il frate di Sanremo, padre Riccardo, 76 anni, rischia di perdere l'uso di un occhio. A riportare la notizia e' il ''Secolo XIX''. La brutale aggressione e' stata compiuta ieri mattina, intorno alle 7, in un vicolo che da via Corradi porta in vicolo dei Cappuccini, dove si trova la chiesa di padre Riccardo. L'anziano frate era da solo. All'improvviso, ricostruisce il quotidiano, mentre stava percorrendo il vicolo, si e' trovato davanti un uomo, con una bottiglia in mano. Questi, dopo essersi fatto frettolosamente il segno della croce, quasi a voler schernire il frate, ha pronunciato la frase ''Allah e' grande'', l'omaggio piu' comune dei musulmani a Dio, e ha sferrato una bottigliata sulla testa di padre Riccardo. Una botta terribile, che ha provocato un profondo taglio sulla fronte e sopra l'occhio del religioso che, stordito, e' crollato a terra in un lago di sangue. Il suo aggressore, pero', non si e' fermato. Dopo aver inferto almeno altre due bottigliate alla testa dell'anziano, l'extracomunitario ha cominciato a colpirlo con calci e pugni. Poi si e' girato ed e' scappato. Le grida del frate hanno richiamato l'attenzione di alcuni passanti, che sono intervenuti in suo soccorso. A loro, padre Riccardo e' riuscito a dire solo che l'aggressore era un musulmano, sicuramente facendo riferimento alla frase ''Allah e' grande'' - detta comunque in italiano - che ha preceduto il pestaggio. Quanto al segno della croce, e' probabile, basandosi sull'impressione avuta dal frate, che sia stato fatto in segno di disprezzo. (segue) SANREMO: FRATE AGGREDITO AL GRIDO DI 'ALLAH E' GRANDE' (2) (Adnkronos) - Una volta soccorso, padre Riccardo e' stato accompagnato verso la chiesa, scrive ancora il ''Secolo XIX''. Lungo i pochi metri di tragitto, pero', e' stato fermato un taxi di passaggio, al quale e' stato affidato il religioso perche' venisse trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Borea. Qui i medici si sono subito resi conto della gravita' delle ferite subite dal frate, in particolare per il trauma all'occhio. Dopo averlo medicato, i sanitari del Borea ne hanno deciso il trasferimento al Santa Corona di Pietra Ligure, avvenuto in ambulanza. Al Santa Corona padre Riccardo e' stato sottoposto ad alcuni accertamenti, in serata e' rientrato all'ospedale di Sanremo, dove e' tuttora ricoverato. Le indagini sul brutale pestaggio sono affidate al commissariato di Sanremo: quando il frate e' arrivato al pronto soccorso e' stato subito avvertito il poliziotto del presidio interno al Borea. Per individuare l'aggressore, oltre alla testimonianza della vittima, potrebbero rivelarsi determinanti i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate in via Corradi: sarebbero almeno due ad aver ripreso la scena. Quanto accaduto ieri mattina ha profondamente sconvolto i residenti della zona e la stessa comunita' dei frati cappuccini. ''E' stato un atto vergognoso - dicono al quotidiano dagli uffici che si affacciano su corso Inglesi, ieri pomeriggio la chiesa e' rimasta chiusa - e chi lo ha commesso avrebbe potuto uccidere. Non riusciamo a capire come sia possibile, noi facciamo solo del bene''. (Zli/Col/Adnkronos) 27-SET-09 12:17 NNNN


Tgcom 27/09/09 h.13.39


Bergamo,difende italiana:aggredito
Marocchino denunciato perché irregolare
Un marocchino di 14 anni è stato ferito con una coltellata alla schiena, dopo una lite per i troppi complimenti rivolti da un giovane alla ragazzina italiana che passeggiava con lui. Il marocchino è stato giudicato guaribile in pochi giorni, ma poi dovrà vedersela con la giustizia. I carabinieri lo hanno infatti denunciato in stato di libertà perché irregolare sul territorio italiano. L'aggressore, probabilmente un connazionale, è scappato.
Tutto è successo intorno all'una e mezza di notte in via Foro Boario, nei pressi di un bar. Il ragazzo marocchino stava passeggiando mano nella mano con una coetanea italiana, quando si è avvicinato un altro giovane, probabilmente già maggiorenne ed extracomunitario, che ha cominciato a rivolgere complimenti sempre più pesanti alla ragazzina. Il marocchino quattordicenne lo ha invitato ad andarsene, ma poi è scoppiata una lite. Il ragazzino e la sua compagna hanno cercato di andarsene, ma a quel punto il più grande ha tirato fuori un coltello e ha colpito il quattordicenne alla schiena.




Io non sono nessuno, ma il dubbio che la scelta della notizia da pubblicare, sia stata dettata dal politicamente corretto mi viene,è lo stesso criterio con cui non è stato dato nessun risalto, poche settimane fa, alla notizia dei trenta blogger inquisiti perchè si erano espressi in modo contrario alla morte di Eluana.


"l'Unico Dio é AMORE, probabilmente alcuni musulmani, come anche alcuni cristiani, si stanno confondendo..."questo è il commento alla notizia lasciato da una poveretta,ha molto del veltroniano ha ragione lui ma anche l'altro non ha torto.La poveretta lascia quasi trasparire un :anche il frate girando col saio ha provocato l'islamico che non ha potuto fare altro.


La bottigliata in testa,le bottigliate in testa io le darei a quelli che dicono:l'Unico Dio è Amore...peace and love,fate l'amore non fate la guerra.Non m'interessa l'unico dio non l'ho mai visto,nemmeno ad ebrei e musulmani interessa l'unico dio,a me interessa Gesù Cristo,per Lui sono morti i martiri cristiani.L'unico dio lo lascio a chi, con la chitarrina ,si mette attorno al falò a farsi le canne.


Scusate dimenticavo, peace and love.






sabato 26 settembre 2009

Cose dell'altro mondo,ma in questo mondo!



26 settembre 2009 / In Articoli

Sono stato incerto se riferire questa cosa sul blog, ma penso possa essere utile per chiedere a tutti voi, amici miei, un aiuto particolare. Nel tardo pomeriggio del 24 settembre qualcosa è accaduto. E qualcosa di importante. Vi racconto istante per istante.
Io e Alessandra eravamo stati alla messa che si celebra ogni giorno alla 17 nella cappellina sottostante il reparto di Caterina, dove avevamo pregato con una certa angoscia nel cuore. La messa era iniziata con questa antifona d’ingresso: “Io sono la salvezza del popolo – dice il Signore – in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”.
Quando siamo entrati nella sua cameretta abbiamo cominciato a carezzarla e parlarle dei suoi amici e di noi e di lei e il suo respiro si è fatto sempre più intenso, il cuore ha cominciato a galoppare, gli occhi non sembravano persi nel vuoto come qualche ora prima, lei appariva molto emozionata.
Le macchine stesse che fanno il monitoraggio del battito, della pressione sanguigna e del respiro hanno cominciato a suonare e ci siamo resi conto, con l’infermiere, che Caterina aveva riconosciuto le voci della mamma e del babbo e che capiva quello che le stavamo dicendo.
Così – ricordando che il passo fondamentale per l’uscita dal coma si ha quando il malato esegue un gesto richiesto – abbiamo cominciato a chiederle di stringere la mano di sua mamma che le teneva la destra. Abbiamo assistito a un enorme sforzo di concentrazione di Caterina, che è diventata rossa in volto, e con un’ulteriore intensificazione del battito cardiaco e del respiro, facendo enorme fatica ha infine eseguito quello che le avevamo richiesto.
Commossi, abbiamo esultato tantissimo, poi le abbiamo detto che era stata bravissima e di calmarsi e di lasciare e così lei ha fatto. Dopo mezzo minuto circa abbiamo riprovato – per verificare – e Caterina ha di nuovo ripetuto tutto. Così pure all’altra mano, la sinistra, che tenevo io.
La stessa cosa è accaduta un’oretta dopo con Stefano e Maria e anche loro hanno notato dall’espressione dei suoi occhi che proprio c’era Caterina, che era presente e si sforzava con grande fatica di farci capire che ci riconosceva e ci stava capendo. Addirittura commovente è stato il momento in cui è entrata una sua amica del coro che ha cominciato a cantarle una loro canzone “Give me Jesus” (Dammi Gesù) e ogni volta che cominciava a cantare Caterina si emozionava tanto che le macchine di misurazione cominciavano a suonare.
Abbiamo poi saputo dal medici che tutto questo si chiama “stati minimi di coscienza”, che è una cosa molto importante, ma che – per essere decisiva – dovrebbe stabilizzarsi e diventare ripetibile così da segnare l’uscita dal coma.
Per noi è un segno emozionante che la nostra bambina c’è, è presente e vuol riemergere. Allora vi chiediamo – con le mani giunte – se potete e volete, di pregare particolarmente con questa intenzione: che la Santa Vergine non lasci che sprofondi di nuovo, ma che torni prestissimo a riemergere quella coscienza e l’aiuti a stabilizzarsi almeno in quel livello, dal quale poi possiamo aiutarla con la riabilitazione a recuperare.
Non importa il tempo che ci vorrà a recuperare, con tutto l’amore l’aiuteremo. Ma questo passo è fondamentale. Noi continuiamo a chiedere al Signore il miracolo del risveglio e della guarigione completa subito, ma se quello che Lui vuole da noi è un lungo e paziente cammino di riabilitazione e un lungo abbraccio d’amore per arrivare alla guarigione completa, va bene. Però è necessario non fare passi indietro. Perciò abbiamo bisogno ancora una volta, come mendicanti (e ce ne scusiamo), del vostro aiuto, certi che le vostre e nostre preghiere, i vostri e nostri sacrifici, già stanno aiutando Caterina.
In particolare voglio trascrivere qui una segnalazione di Roberto Zandomeneghi che mi ha mandato alcuni brani sull’efficacia della preghiera di Don Didimo Mantiero che don Giussani ci ha fatto conoscere. Eccoli qua:
“Dio nella sua infinita perfezione ha quasi una debolezza: non sa resistere a chi fortemente prega”.
“Quando pregate, vi scongiuro, fatelo con fede vivisima”…”non importa che non vediamo i frutti della nostra preghiera, Dio è con noi e ci esaudirà”
“Il tutto fate con la più grande confidenza, come se aveste già ottenuto ciò che domandate”…”non resterete ingannati, ve lo assicuro”…”anche quando ci sembra di non essere esauditi, è allora che Dio ci sta preparando i più grandi favori”
(Citando San Giovanni): “Dinanzi a Lui è questa la sicurezza che noi abbiamo: qualunque cosa gli chiediamo conforme alla volontà Sua egli ci esaudisce. E se sappiamo che ci concede qualunque cosa gli domandiamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo richiesto”
E inoltre:
“Gesù ci insegna a pregare fino a diventare seccatori. Come il richiesto finisce con il cedere [...] così Dio finisce per esaudire. [...] Dio cui parlate è lì e Vi ascolta. DiteGli tante cose. [...]. Non dubitate mai; una volta pregato, già ottenuto. Era così che i santi facevano miracoli”.
”La preghiera che scaturisce dalla fede incrollabile è la forza più grande a disposizione dell’uomo per cambiare il mondo”.
(da La “Dieci” di Don Didimo Mantiero a cura di Ludmila Grygiel, pp. 52-56).
Forza, amici miei !!!
Le tante testimonianze che mi mandate dimostrano che quelle parole di don Didimo, che poi sono identiche a quelle pronunciate dalla Madonna a Medjugorje e da tanti santi, sono vere.
Me lo dimostra per esempio questa struggente testimonianza di una madre con cui ci identifichiamo totalmente:

Caro Antonio, oggi ho letto Libero e subito mi sono letteralmente inginocchiata: ho detto un rosario per Caterina e ho aspettato pregando che si facessero le ore 15 per recitare la coroncina della Divina Misericordia per lei, nell’ora in cui la Divina Misericordia ama di più essere contemplata.
Credo fermamente che non sia “magia”, ma richiesta di miracolo e compassione al nostro Dio misericordioso e alla nostra Madre, che è Consolatrice degli afflitti e Speranza di chi dispera. Anche io ho tre figli dell’età della tua e nel 1999 ho avuto in fin di vita la mia piccola…, ora ventenne. finita in rianimazione intubata per una conseguenza di una brutta influenza.
Quando ha avuto un arresto cardiaco e un blocco renale e i dottori hanno comunicato a me e a mio marito che non c’era speranza, mi sono strappata letteralmente i capelli dalla testa dal dolore, poi ho cominciato a pregare e con me tutti quelli che ci conoscevano, sino in America… I suoi compagni di 5a elementare entravano in chiesa e poi in classe!
Le ho fatto dare l’unzione del malato e ho iniziato a rendermi conto che forse il Signore la rivoleva davvero con sé. Credo di essere diventata “adulta” nel momento che mi sono arresa e affidata totalmente a Lui e a Maria e riuscendo a dire “Sia fatta la Tua volontà” e questo l’ho detto non perché sono pazza, ma per Grazia, come se le cose vere che nella vita mi erano state dette, fossero ritornate a galla nel mio cuore.
Non è magia: dall’estrema unzione in poi la mia bimba ha ripreso piano piano a vivere. E’ guarita, per miracolo non ha riportato danni cerebrali nonostante la mancanza di ossigeno (pensa che ancora porta le cicatrici sulla carne di dove i tessuti stavano andando in necrosi – stava veramente morendo..).
Ora frequenta l’università e spesso, quando la guardo, penso alla nostra pochezza e a quanto siamo “dimentichi” della Misericordia nelle nostre giornate. Continuerò a pregare in ginocchio Maria e Gesù per Caterina e per te e tua moglie. Vicina nella fede.

Ed ecco un’altra bellissima testimonianza, di un’altra mamma:

Carissimo Antonio,
purtroppo ho saputo solo oggi, da Radio Maria, di Caterina. Ho provato tanta compassione e dolore. Ho pensato a quando, due anni fa, io e mio marito eravamo nella stessa situazione.
Il nostro figlio, allora di 18 anni, era ricoverato in rianimazione, dopo un terribile schianto con lo scooter. Era in coma, con il dente dell’epistrofeo rotto (fa parte della prima vertebra, quella che noi persone comuni chiamiamo ‘l’osso del collo’), un trauma cranico frontale, la mandibola divisa in due, una gamba rotta, oltre a tanti altri traumi in tutto il corpo.
Per lui non c’erano speranze: era praticamente morto, ma se fosse sopravvissuto per lui ci sarebbe stata una paralisi totale ed il respiratore. Quella notte è stata l’inferno, ma grazie al Signore, la fede ha immediatamente illuminato la disperazione. Ho affidato al Padre, per mezzo della Madonna, Suo figlio.
Gli ho detto che è una sua creatura, che Lui ha dato a noi per crescerlo e curarlo. L’ho ringraziato per aver avuto in dono questo Suo figlio. Gli ho detto che per me, prima di tutto, veniva la Sua volontà: se il Padre avesse voluto portarlo in Cielo, chiedevo per noi il dono della Fede, per poter continuare a vivere e per crescere l’altra nostra bambina.
C’è stata una enorme catena di preghiera che ha avvolto tutto il mondo, proprio quasi come sta avvenendo per Caterina. Gli amici stazionavano fuori dalla Rianimazione giorno e notte: a noi il compito di trasmettere loro la fiducia nel Padre che ci ama e ci salva.
Eravamo sempre sorridenti e fiduciosi nella disperazione: grazie a Dio abbiamo vissuto questa grazia enorme. Ci siamo sentiti amati, accolti e curati da tanti Buoni Samaritani! Io sentivo Maria e Gesù sempre di fianco a me, come non mai: la loro Presenza è stata fonte di gioia nel buio di quelle giornate.
Ai medici disperati io rispondevo con una totale fiducia nel loro lavoro, li incoraggiavo dicendo che stavo pregando per loro, per le loro mani, perché il Signore li guidasse nel far rivivere nostro figlio.
Non voglio dilungarmi: potrei stare qui ore a parlare!
Nostro figlio è stato operato, il neurochirurgo gli ha messo una vite di alcuni cm nel collo, il maxillofacciale gli ha sistemato la mandibola, il cervello appare alle lastre con tutti i danni subiti… ma LUI E’ PERFETTAMENTE GUARITO!!! Dopo soli due mesi dall’incidente è stato dimesso anche dalla Riabilitazione Intensiva, anche se pensavano che sarebbe stato un periodo lunghissimo.
E’ perfettamente normale in tutto e per tutto, e bellissimo come prima!!!!!
Mentre era ancora in coma, avevo mandato tramite una conoscente che stava venendo a Firenze per un incontro con Marjia, una sua foto, che è stata benedetta dalla Madonna durante l’apparizione, insieme alla foto della ragazza che era nella sua stanza, in coma stazionario, per cui non c’erano speranze di ripresa essendo ormai così da oltre due mesi. I genitori della ragazza avevano perso le speranze e la fede… Ebbene, il mattino presto, dopo l’apparizione, mentre ero lì a vegliare, la ragazza si è svegliata e mi ha parlato!!!! Ora anche lei sta bene!
Antonio, non so perché ho sentito subito di doverti scrivere, così, di getto, senza pensarci troppo… forse perché ho provato il dolore indescrivibile tuo e di tua moglie, ho provato cosa significa dire “Signore, eccomi, prendi me!”. Forse perché desidero trasmettervi quanto è stata importante per me la certezza dell’amore del Signore, sempre.
Prego anche io per Caterina ogni momento, perché il Signore, Dio della vita, sia glorificato per tutto ciò che compie. Con tanto affetto e commozione,…

Ringrazio dal profondo dell’anima chi mi manda queste testimonianze così confortanti e tutti voi per quello avete fatto e per quello che vorrete e potrete fare per aiutarmi a ottenere dalla Madonna la grazia per Caterina. Certi che Lei, Salus infirmorum, che ha fatto accadere quel segno il giorno dopo la Sua visita, alla stessa ora, ascolta, protegge e soccorre i suoi figli!

Antonio Socci

Torno a graffiare,non vorrei pensaste che sono diventato buono

Volevo farvi credere di essere improvvisamente cambiato,un novello San Francesco (vi consiglio la lettura del libro di Franco Cardini,per avere un'idea meno da soap opera del santo) coi precedenti post,ma poi gli amici più grandi mi hanno dato a sveglia e sono tornato al loro fianco.Gli articoli seguenti,non interessano solo alcuni "intellettuali",non sono di "nicchia",sono una sfida,l'ennesima,all'intelligenza e libertà di ognuno.La cultura dominante invoglia ad allontanarsi dalla realtà così sporca, a rinchiudersi nelle proprie sacrestie particolari,a inventarsi isole felici fuori dal mondo.Cristo ha scelto d'incarnarsi,è entrato nella realtà,non ha vissuto i primi trent'anni alle terme a disquisire amabilmente e gli altri tre nel tempio coi migliori.Quindi fuori dalle tane,sporchiamoci le mani,il sale del mondo sia sale,non zuccherino per diabetici.


Le belle parole sul risorgimento che fanno a pugni con la realtà
Oggi alle 10.09
(Libero, 25-09-09)


Ma quanto sono belle le belle parole! Bisogna ammetterlo: le belle parole sono musica per le nostre orecchie. E Circe era un pericolo molto serio per Ulisse! Dunque: vanno ancora di moda le espressioni suadenti da tanti decenni in voga per definire il nostro Risorgimento: moralità, costituzione, libertà, lotta all’oscurantismo e al dogmatismo, libera chiesa in libero stato. Nei nostri giornali è tutto un fiorire di bei ricordi. E, quando non ci si abbandona al come eravamo (sottinteso bravi), l’attacco personale è sempre a portata di mano e sempre efficace: “Angela Pellicciari è una studiosa seria ma anche molto militante”. Di qui al parogone con Ahmadinejad il passo è breve ed obbligato. A suggerirlo è un giornalista carico di anni e di imparzialità professionale.Possibile? Sì. Qualche tempo fa’ sono stata accusata di filonazismo ed oggi, in stretta continuità, si passa all’analogia con chi l’olocausto continua a negare. Viene da chiedersi: chi difende il Risorgimento non ha altri argomenti da utilizzare? Da parte mia continuo testardamente a raccontare fatti. Non parole. Questi giorni, per esempio, viene ricordata la massima cavouriana (che cavouriana non era, ma del cattolico conte di Montalembert) “libera chiesa in libero stato”. Nessuno la contesta. Ma nessuno spiega nemmeno come sia stato possibile che, in nome della libera chiesa, il Regno di Sardegna prima ed il Regno d’Italia poi, abbiano soppresso tutti gli ordini religiosi, ne abbiano incamerato (derubato) i beni ed abbiano ridotto frati e monaci a mendicanti senza casa, senza libri, senza lavoro. In nome di quale libertà Cavour ha proibito la circolazione delle encicliche di Pio IX? Che libertà è quella degli articoli 268, 269 e 270 del codice penale piemontese che comminano multe e carcere ai sacerdoti che osano mettere in dubbio i dogmi della libertà liberale? Tanto per citarne uno, l’articolo 268 punisce “severamente i sacerdoti pei peccati di parole, d’opere e di omissioni, che commettessero contro la libertà. Al sacerdote che pronuncia in pubblica adunanza un discorso contenente censura delle istituzioni e delle leggi dello Stato duemila lire di multa e due anni di carcere… Al sacerdote che coll’indebito rifiuto dei propri uffizi turba la coscienza pubblica o la pace delle famiglie, duemila lire di multa e due anni di carcere”. Come si risolve una contraddizione tanto stridente: come conciliare il desiderio manifesto di annientare la chiesa col proposito dichiarato di difenderne la libertà? Per capire come l’élite liberale sia riuscita nella quadratura del cerchio, basta analizzare il discorso che Carlo Cadorna fa alla Camera subalpina il 20 febbraio 1855. Cadorna, a nome della maggioranza di governo, sta illustrando le ragioni che inducono a sopprimere, in nome della libertà, 35 corporazioni religiose del cattolico Piemonte.Cadorna parte dalla causa prima: Dio. E’ per volontà divina, sostiene, che esistono sia il potere spirituale sia quello temporale. Quale la differenza? Semplice: al potere spirituale compete l’autorità sull’anima, vale a dire sui “pensieri, le aspirazioni e le credenze”, tutto il resto appartiene al potere temporale che, a volte, ed erroneamente, Cadorna confonde col potere materiale. Messe così le cose la conseguenza è ovvia: tutto ciò che si vede è di competenza dello stato, quanto non si vede (l’anima per l’appunto) di competenza del papa. E pertanto, stabilisce Cadorna, le proprietà della chiesa “non divengono spirituali per ciò solo che sono destinati al culto”. I beni della Chiesa insomma sono a buon diritto beni che, in quanto visibili, appartengono a pieno titolo allo Stato che può disporne a piacimento.Il Corriere del 18 settembre titolava a tutta pagina: “Quel sogno fallito di Cavour/ La separazione fra stato e chiesa, che lui avrebbe voluto, viene tradita da 150 anni”. Bellissime parole. Belle parole davvero!

Angela Pellicciari


Calabria
Ieri alle 22.27

Rino Camilleri

Interventi musulmani sulle coste italiane nel solo XVI secolo: «1501, riduzione in schiavitù degli abitanti dell’isola di Pianosa; 1516, sbarco a Lavinio, dove lo stesso papa Leone X riuscì a sfuggire miracolosamente alla cattura; nel 1530 Kair ed-din detto Barbarossa, bey di Algeri e alleato di Francesco I, assaliva e devastava le coste tirreniche del Reame (di Napoli, ndr); 1534, sbarchi a Cetraro e San Lucido di Calabria, in vari luoghi del golfo di Napoli, a Sperlonga e a Fondi, nel Lazio; 1543, sbarchi a Messina e Reggio; 1544, in Liguria e a Talamone in Toscana; riduzione in schiavitù degli abitanti di Castellamare di Stabia e Pozzuoli; 1550, saccheggio di Rapallo; ancora nel 1550 un Mustafà, nel 1552 Sinan pascià attaccavano Reggio (…) e Draut raìs bruciava San Lucido; 1551 e 1552, saccheggio di Augusta; 1554, a Vieste, sulla costa pugliese, furono catturati 6mila abitanti; 1555, saccheggio di Paola; 1558, riduzione in schiavitù degli abitanti di Sorrento; 1560, sbarco a Villafranca, dove il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, rischiò la cattura; era presa e distrutta Cariati, e il suo vescovo catturato; tra il 1561 e il 1565 saccheggio di Porto Maurizio, Antignano, Celle, Albissola; 1566 sbarchi a Ortona e Vasto, in Abruzzo. Le incursioni dei Turchi e Barbareschi dovevano continuare anche dopo Lepanto (…). Nel 1590 era bruciata Bovalino; nel 1594 il pascià Cicala (…) distruggeva dalle fondamenta Reggio (…). Nel 1625 bruciava Gioia, nel 1636 Nicotera. Nel 1644 e ’45…». Eccetera. Quella che avete letto è una mezza pagina di Controstoria delle Calabrie (Rubettino) di Ulderico Nisticò. Lo consiglio, e non solo ai lettori calabresi.


Cittadinanza agli immigrati: perché Fini sbaglia

Ieri alle 9.13
Una nota di Massimo Introvigne

Il dado è tratto. Dopo tanti annunci, venti deputati finiani – insieme a trenta dell’opposizione – hanno presentato una proposta di legge che permette agli extracomunitari di diventare cittadini italiani dopo soli cinque anni di residenza, passando un test d’integrazione. La proposta piace a tanta sinistra. Ma è sbagliata. Avrebbe i suoi principali effetti su circa un milione d’immigrati musulmani. Altri extracomunitari sono statisticamente minoritari o, come i cinesi, preferiscono tenersi la cittadinanza del Paese di origine.Non sarà politicamente corretto, ma è dunque dei musulmani – e di religione – che si deve parlare. I deputati che ci raccontano che la proposta sulla cittadinanza è laica e la religione non c’entra ingannano se stessi e gli elettori. Oggi i musulmani cittadini italiani sono meno di diecimila. Molti sono fasulli: sono italiani che hanno finto di convertirsi all’islam per potere sposare donne musulmane – cui diversamente i consolati dei Paesi di origine avrebbero negato le carte – ma si sono dimenticati della conversione dopo il matrimonio. Con la nuova legge i cittadini italiani musulmani passerebbero potenzialmente da qualche migliaio a centinaia di migliaia. Siamo pronti a questa radicale modifica della nozione di cittadino italiano? Non lo siamo. Nessuno lo è. Nessuna civiltà nella storia è riuscita a fronteggiare senza esserne distrutta l’acquisizione come cittadini in così poco tempo di così tante persone portatrici di una cultura e di una religione sia radicalmente diverse sia forti. Diverso era il caso dei barbari dell’antichità, che portavano in Europa eserciti forti ma una cultura debole; o degli irlandesi e italiani emigrati in passato negli Stati Uniti il cui cattolicesimo era diverso dal protestantesimo maggioritario in America ma non così radicalmente diverso com’è l’islam rispetto alla mentalità italiana di oggi. Ci raccontano che negli Stati Uniti i musulmani diventano cittadini con una norma simile a quella di Fini e si integrano senza problemi. Ma i cittadini musulmani di origine straniera in America sono due milioni. Se ce ne fossero in una percentuale sul totale della popolazione simile a quella degli immigrati islamici in Italia sarebbero quaranta milioni, non due, e neppure l’esperienza americana riuscirebbe ad assimilarne così tanti.C’è un’altra ragione più profonda per andare con i piedi di piombo sulla cittadinanza. Per difendere la propria cultura e integrare nuovi cittadini bisogna, almeno, volerlo. Non è affatto sicuro che l’Italia di oggi abbia le idee chiare su quale cultura voglia difendere e proporre agli immigrati. Quale sarà il contenuto del “test d’integrazione civica”? Le radici cristiane dell’Europa o la mentalità di “Repubblica”? Senza dimenticare che in Gran Bretagna e Francia fior di terroristi arrestati mentre preparavano attentati erano cittadini che avevano passato a pieni voti i test d’integrazione, della cui serietà si può dunque dubitare.Infine una domanda. Gli amici del presidente Fini chiedono più democrazia in Italia. I sondaggi ci assicurano che la grande maggioranza degli italiani non vuole l’accesso facile alla cittadinanza per gli extracomunitari. Ignorare l’opinione della maggioranza degli elettori è per caso una nuova forma di democrazia?

Messaggio del 25 settembre 2009


Cari figli, insistentemente lavorate con gioia sulla vostra conversione. Offrite tutte la vostre gioie e tristezze al mio cuore Immacolato cosicchè vi possa guidare tutti al mio Figlio prediletto affinchè nel suo cuore troviate la gioia. Sono con voi per insegnarvi e guidarvi verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

venerdì 25 settembre 2009

Marija da Caterina con la Regina del Cielo



24 settembre 2009


Oggi, nel primo pomeriggio, Caterina avrebbe dovuto laurearsi in Architettura. Aveva passato tutta l’estate sulla tesi…. Ma non è il momento dello struggimento. Siamo in battaglia e come soldati bisogna stare all’istante presente, senza nostalgie.
Dobbiamo combattere con e per Caterina. Come lei sta facendo: ieri è stato evidente. Ha fatto altri “piccoli” passi che in realtà sono grandi scalate, come il fatto di respirare da sola…
Ieri era anche la festa di padre Pio: avevo chiesto al Padre un bel regalo per Caterina. Ne è arrivato uno inimmaginabile e grandioso: la visita della Regina del Cielo. Sì, sono certo che la Madonna è sempre lì con lei, ma ieri in modo speciale quegli “ojos de cielo” che Caterina canta con tanta passione (l’avete sentita), l’hanno teneramente abbracciata…
In breve: in mattinata mi telefona Marija Pavlovic (una dei sei veggenti di Medjugorje), nostra grande amica che già da giorni prega per Caterina, e mi dice che – per una serie di circostanze – può venire a Firenze e vorrebbe far visita a Cate proprio nell’ora della quotidiana apparizione.
E’ arrivata, abbiamo partecipato alla messa e poi è andata da mia figlia con mia moglie, mentre noi, con gli amici di Cate, recitavamo il rosario fuori. La Madonna è venuta, stava in cima al letto, dietro la testa di Caterina. L’ha benedetta e ha benedetto Alessandra e Marija che ha chiesto il miracolo della guarigione per Caterina.
La Madonna ha ascoltato e ha iniziato a pregare. Ci ha fatto capire col suo gesto che bisogna affidarsi totalmente a Lei e pregare ancora. E noi instancabilmente continuiamo…
Ce l’hanno insegnato i santi. San Francesco di Paola ha detto: “E’ cosa certa quel che vi dico: tutto ciò che chiedete nella preghiera abbiate certezza che è già vostro perché così dovrà avvenire per volere della Madonna”.
E alla mistica Maria Valtorta – che fra l’altro è sepolta proprio alla S.S. Annunziata, a Firenze – è stato detto: “Io vi dico: abbiate una fede sconfinata nel Signore. Continuate ad averla nonostante ogni insinuazione e ogni evento, e vedrete grandi cose quando il vostro cuore non avrà più motivo di sperare di vederle…”.
Penso che in questi giorni ci stia facendo capire molte cose preziose. Anzitutto che la vera malattia è quella di noi sani quando siamo lontani da Dio. Gesù ha bisogno che qualcuno lo aiuti a portare su di sé il male degli uomini. Per sanarli.
Noi cristiani che siamo parte del Suo Corpo, offrendoGli le nostre sofferenze e le nostre vite lo aiutiamo in questo. Io sono pieno di stupore e commozione per le tante persone che mi hanno scritto che offrono le sofferenze delle loro diverse prove e malattie… E’ stupore e commozione per l’abbraccio del popolo cristiano…
Una mail che ho ricevuto dice:
“Caterina senza fare nulla muove il mondo. Tutto quello che ci comunichi è un grande miracolo che accade davanti ai nostri occhi. Gesù è qui ora e possiamo vedere la Sua Gloria attraverso la fede del suo popolo. Caterina è i nostri figli e tu e Alessandra siete noi. Continuiamo a Pregare Maria perché Gesù guarisca la vostra e nostra Caterina. Un grande abbraccio. A. T. ”.
Penso anche io che attraverso la sofferenza muta di Caterina, che commuove tanti cuori, la Regina del Cielo stia guarendo tante persone e sono certo che, con l’aiuto delle nostre preghiere e dei nostri digiuni, stia facendo grandi cose. Guarirà anche Caterina, facendola svegliare dal coma e facendola tornare a cantare la bellezza di Dio.
Fra le migliaia (letteralmente) di mail che mi arrivano e a cui tento di rispondere come posso, ne trascrivo una, di una mamma, che dice tutte queste cose:
Cara famiglia che stai soffrendo in un modo tanto simile alla mia, nelle due settimane di coma profondo della mia piccola Elena, una città intera ha pregato per lei. Amici e conoscenti, miscredenti e persone lontane da Dio si sono inginocchiate nelle tante veglie notturne organizzate per la mia piccina. Hanno strappato a Dio una promessa che ora si sta compiendo.
Noi, in sala rianimazione, abbiamo sollecitato continuamente Elena pregando su di lei a voce alta, cantando i canti della messa domenicale che lei, anche se piccolissima, aveva ascoltato, facendole ascoltare tanto Mozart.
Un cervello che dorme va risvegliato! Le ho raccontato tutto quello che avevamo fatto insieme e le ho descritto tutte le cose belle che avremmo fatto ancora e tutte le meraviglie del creato che avrebbero visto i suoi occhi una volta guarita.
Si é svegliata. A dispetto delle sue condizioni definite gravissime. Il Signore ci ascolta. Anche Caterina vi sta sentendo come la mia piccolina. Anche la miocardiopatia dilatativa gravissima, di origine non virale e ancora oggi inspiegabile, si è risolta e il cuoricino di Elena batte senza bisogno di aiuto.
Coraggio, non pensate al domani, vivete giorno per giorno la vostra battaglia e il Signore vi darà forza e pace proprio come a noi.
Continuiamo a pregare per Caterina.
Alessandra.
Queste sono le bellissime testimonianze che mi state dando e che trascrivo qui perché penso possano essere di aiuto per molti. Mentre vi abbraccio tutti ringraziandovi per tutto quello che fate.
Tanti sono rimasti commossi nell’ascoltare “Ojos de cielo” cantata da Caterina con il coro Foné, degli universitari di CL. Nei prossimi giorni cercherò di mettere qui nel blog altri loro canti. Spero che sentire la sua voce e quella dei suoi amici sia un piccolo ringraziamento per le vostre preghiere e le vostre offerte di digiuni. Ma sono certo che la più grande ricompensa vi arriverà dal Cielo…
Antonio Socci

giovedì 24 settembre 2009

Grazie agli amici di Nuovi Orizzonti!!!!!!

Grazie a Chiara Amirante senza lei non esisterebbe tutta sta roba da matti,santi matti che si chiama Nuovi Orizzonti,grazie a Mirko:la luce,l'esempio,lui Mirko.Grazie a Marcolone,Mirko e Marcolone i santi scendono sulla terra e sono miei amici.Grazie ad Alessandra e Roberto a tutto il cenacolo di Como per la bellezza assoluta.Grazie a Nicola per l'amicizia e disponibilità a Medjugorje,a Daniel per la dolce semplicità,ad Alex perché è un grande si vede subito,poi adesso ha la morosa...Grazie a Don Giulio bello come il sole,grazie a don Davide perché da lui a Erba,l'anno scorso, è partito tutto,grazie a tutti i ragazzi della comunità di Trento,ad Alessandra,Davide,GianLuca,Eros,Walter,Crescenzo(preghiamo per la sua guarigione),Ronald,Daniele e mi perdonino gli altri che dimentico.Grazie ad Alice occhi così sono un anticipo di Paradiso,grazie a don Sergio,a Sara, a chi ho conosciuto agli esercizi.Grazie a chi sto conoscendo a Concorezzo,grazie a Laura,se Mirko e Marcolone sono fratelli lei è una sorella è "la mia insegnante di sostegno",grazie ai suoi genitori e al suo Alessandro ,per avermi fatto sentire a casa mia a casa loro.
Io mi metto al vostro seguito,anche un po' a distanza,ancora non credo di essere parte della vostra storia, eppure voi siete già adesso un pezzettino della mia storia.Nuovi Orizzonti mi fa ancora un po' "paura" ,come quando è nato il mio primo figlio,avevo paura a tenerlo in braccio per paura di fargli male.



Grazie a voi perché nel momento più buio della mia vita,appena tornato da Medjugorje la Madonna mi ha regalato Marjia Pavlovic e Chiara Amirante a Sassuolo e lì Chiara mi ha conquistato,poi la testimonianza di Mirko, dopo averlo sentito avevo scritto una mail agli amici e l'avevo chiamata I morti risorgono e quando poi mi sono ritrovato tra i morti era impossibile smentire quell'evidenza.La compagnia di tutti voi mi ha aiutato a guardare gli inferi in cui sono caduto come una possibilità di rinascita e non come l'ennesima botta,poteva essere definitiva.La storia è proseguita ed ora mi ritrovo a guardare quelli che credevo fossero gli zeri del mondo come esempi,i miei maestri,i miei Gisi(l'angelo custode di Stellina ne Il regno della gioia).A tutti loro,voi,me dedico questi due video,no i video no,sono bruttini,dedico le canzoni,la musica,le voci,le parole dicono meglio,molto meglio dove sta il mio cuore.Con voi e per voi,il vostro,nostro triplice grido Allelu...jjjjaaaa!!!!!Allelu..jjjaaa!!!!Allelu...jjjaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!GRAZIE!

Buona giornata, con questa lode nel cuore.

Ti lodo Signore per la bellezza che non fai mancare alla mia giornata,per le prove con cui purifichi il mio cuore e gli fai gridare il desiderio di trovare pace in Te.Lode a Te per il dono di questa ricchezza di canti che sono preghiera, che mi strappano dal mondo dalle sue preoccupazioni per implorare la Tua venuta nel mio cuore e nel mondo schiacciato dal proprio male,dal male imposto,dal mio proprio male.Grazie per la bellezza con cui percuoti il mio essere perché riconosca la Tua presenza al mio fianco.

SHALOM JERUSALEM,GRANDE ES TU FIDELIDAD,SHALOM JERUSALEM

mercoledì 23 settembre 2009

Caterina. Siamo al momento cruciale


Posted: 22 Sep 2009 03:26 AM PDT

Ieri Caterina ha recuperato piena autonomia cardiaca (questi medici sono veramente bravissimi). Nei prossimi giorni si spera che possa recuperare anche l’autonomia respiratoria, ma ogni passo sembra aver bisogno delle nostre lacrime e delle nostre suppliche (e vi ringrazio dal profondo del cuore di quello che tutti voi state facendo!!!).Quando è tornata dalla sala operatoria, ieri sera, aveva le mani e i piedi un po’ gonfi e così una guancia e un occhio. Ma non molto. Poverina, è veramente crocifissa, tante sono le ferite e le sofferenze atroci di questi giorni. Ma resta sempre bella come il sole. Incredibilmente bella. Quella sua bella fronte, quelle belle labbra vermiglie come rose, quella sua lunga chioma scura riccioluta…Cosa provano una madre o un padre di fronte a una figlia distesa su un letto, immobile, nell’impotenza di svegliarla non si può dire. L’angoscia e la paura di quello che potrebbe essere non hanno limiti e bisogna subito rifugiarsi nel presente e nell’implorazione alla nostra buona Madre, che può tutto e che ci ama. Guardare la nostra bimba così è come trovarsi davanti al tabernacolo, nell’adorazione eucaristica, ma anziché nel pane e nel vino è in un volto, il volto della figlia che ami, che il Signore ti sta di fronte…Da oggi cominciamo a farle sentire la musica, quella musica che lei tanto ama. Tutto può accadere: che si risvegli e torni fra noi, sana e bella come prima, o che….. non oso dirlo.Non so veramente perché tutto questo stia accadendo. Vedo attorno a me cose immense che Dio sta compiendo: persone che intenerite dalla vicenda di Caterina addirittura ritornano a Dio, che ricominciano a pregare e perfino a digiunare, altre che offrono le loro sofferenze…Signore se la sofferenza di Caterina e la nostra che ti offriamo, abbracciate dalla Tua, ti serve a guarire tante vite, ti lodiamo, commossi e stupiti. E ti imploriamo, ti supplichiamo: consenti ora alla Tua e nostra Madre di guarire Caterina.Non potete immaginare quanto ci ha commosso scoprire un altro piccolo dettaglio della vita di Caterina, qua a Firenze, con gli amici con cui vive questa bellissima esperienza cristiana. Vi ho già detto che per lei il coro degli universitari di Comunione e liberazione (il Coro Foné) è una cosa importantissima perché cantare è qualcosa di vitale per lei, è il modo con cui esprime ciò che sente nella profondità della sua anima. Ebbene, nel concerto di Natale alla S.S. Annunziata, Caterina eseguì come voce solista un canto spagnolo dedicato alla Regina del Cielo intitolato “Ojos de cielo”.Una sua amica ci ha dato la traduzione di quella parole e ancora una volta i nostri occhi si sono riempiti di lacrime. C’è come il presagio di quello che sarebbe accaduto e il grido di Caterina che sia Lei, la nostra amata Maria, a risvegliarla e riportarla alla vita. Ecco quelle parole tradotte: Occhi di cieloSe guardo il fondo dei tuoi occhi tenerimi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.Mi si cancella il mondo e scopro il cieloquando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.Occhi di cielo, occhi di cielo,non abbandonarmi in pieno volo.Occhi di cielo, occhi di cielo,tutta la mia vita per questo sogno…Se io mi dimenticassi di ciò che è verose io mi allontanassi da ciò che è sinceroi tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,se io mi allontanassi dal vero.Occhi di cielo..Se il sole che mi illumina un giorno si spegnessee una notte buia vincesse sulla mia vita,i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.Occhi di cielo… Come si fa a non piangere?!!! … E ora, se volete, potete sentire come canta la mia Caterina: è sua la voce solista. Oh Madre mia, permettile di tornare a cantare per Te !!!
Ascolta il brano “Ojos de cielo” http://www.antoniosocci.com/wp-content/uploads/2009/09/canto_caterina.mp3

Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci

martedì 22 settembre 2009

In cordata verso il Cielo...silenzio,Mistero e desiderio di pace.

Ve lo regalo, io oggi sono scarico senza forza,il buon Dio mi ha fatto trovare questo brano pieno di silenzio,Mistero e pace e desiderio ,non ho altro ve lo dono.Io oggi sono così.


non c'è pace senza giustizia e allora che la potenza e la dolcezza di questo canto commuovano il Cielo, così pesantemente stanco e torni a donare pace alla Gerusalemme che è il nostro cuore perché il nostro cuore torni ad essere pace per chi il Cielo ci mette vicino.Non è sempre tempo di combattere ed è inutile combattere se non per la pace,la Sua pace.......Shalom Jerusalem

domenica 20 settembre 2009

Le condizioni di Caterina Socci


domenica 20 settembre 2009

Questa mattina l'amico e giornalista Antonio Socci ha diffuso un messaggio sulle condizioni della figlia Caterina, in lotta tra la vita e la morte a causa di un inspiegabile arresto cardiaco. Rinnoviamo l'invito alla preghiera rivolto a tutti i lettori de ilsussidiario.net.

Cari amici, anzitutto ancora un immenso grazie per le vostre preghiere e la vostra vicinanza. Vi abbraccio uno ad uno. Ieri abbiamo appreso che anche l’ipotesi di miocardite di origine virale, come causa dell’arresto cardiaco del 12 settembre, è venuta meno dalle analisi. Quindi non c’è praticamente alcuna causa (si parla di aritmia fatale) ed è come se davvero il Nemico avesse potuto stritolarle il cuore. Per questo c’è bisogno dell’aiuto del Cielo. Io penso sia già un miracolo della nostra buona Madre, per le nostre preghiere, che dopo un po’ il cuore abbia ripreso a battere. Ma adesso, per vincere la notte del coma, permetterle di risvegliarsi e tornare sana fra noi, c’è bisogno di aiutare la Santa Vergine a completare il suo miracolo. E’ stata la Madonna stessa, a Medjugorje, a spiegarci come fare: “Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua” (21 luglio 1982). Ci ha insegnato come ricevere tutte le grazie con queste parole: “Pregate! Pregate! Quando vi dico questa parola voi non la comprendete. Tutte le grazie sono a vostra disposizione, ma potete riceverle solo attraverso la preghiera” (12 agosto 1982).
E come ottenere la guarigione dei malati: “Per la guarigione dei malati è necessario una fede salda, una preghiera perseverante, accompagnata dall’offerta di digiuno e sacrifici. Non posso aiutare coloro che non pregano e non fanno sacrifici” (18 agosto 1982). Io abbraccio con decisione ed entusiasmo questa strada, implorando la Madonna di permettere a Caterina di tornare a cantare le sue lodi, con la sua bellissima voce e di permettere a me di raccontare in tutto il mondo le Sue meraviglie. Se potete aiutatemi, convertiamoci! Così, chiedendo la guarigione di Caterina otterremo anche la nostra.

Grazie. Vi voglio bene.

Antonio

http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=38247

Addio o arrivederci,...sfida alla libertà



Arriva il momento in cui i bambini devono crescere,in cui si deve decidere da che parte stare e spesso non è il momento adatto,non si è pronti,si deve tagliare il cordone e camminare da soli.Forse per te amica mia è arrivato il momento,io non posso andare oltre la tua libertà e non posso legare la mia al tuo delirio.Obbedirò a chi mi è padre ma:"qui finisce il mondo la nostra complicità l'amore si arrende,vincere senza più regole senza onestà ti offende....."
Buon viaggio,hai Il regno della gioia,leggilo ma la Madonna diceva...la vostra libertà è il vostro più grande limite. Di fronte alla tua libertà ....finisce il mondo ,la nostra complicità.......

Non meritiamo la felicità, insoddisfatti sempre la vita se c'è è una stagione qualunque.
Riposa sogno, non svelarti più
non puoi bruciarti anche tu
La rabbia oramai ha chiuso gli occhi e la mente
Com'eri importante.

Qui finisce il mondo, la nostra complicità
l'amore si arrende
Vincere senza più regole
senza onestà, ti offende.

Resti lì indeciso, sospeso sopra di noi
nè ali nè vento
Ecco il grande sogno schiacciato dalla realtà
Un po' di pietà...

Addio poeti, artisti e navigatori, umanità a colori
Almeno voi abbiate giorni migliori.

Qualcuno dica no, qualcuno si impegni
che è poi la verità a nutrire i sogni
Più fantasia così non ti spegni.
Qualcuno lo insegni.

Io non ti ho venduto, io non ti tradirei mai
amico assoluto
Vieni da lontano che Cristo ti dedicò
il suo accorato saluto.

E per tutti i figli che non ti accendono più
la nostra preghiera
Che la fatica possa stanarci e portarci da te... ancora!
Vola... Vola...
Nè orgoglio nè paura..

Torna prepotente intrigante, armi ne hai
Sei nato vincente
Sfidaci a combattere il buio dentro di noi
a uscire dal niente

Scalda questi venti di pace e sincerità
di musica nuova
Per raccontarci un sogno sospeso, lasciato a metà
Un uomo lo sa che esiste un disegno

Incontriamoci là
All'alba di un sogno...

sabato 19 settembre 2009

Caterina (3) : c’è un mistero…


Questo spazio è tutto e di più per un amico,oltre che uno dei pochi scrittori cattolici italiani,a cui pochi giorni fa è capitato quello che nessun padre vorrebbe mai gli capitasse:sua figlia Caterina,ventiquattrenne, da cinque giorni a seguito di un inspiegabile arresto cardiaco è entrata in coma.Dalle parole di Socci traspare il dramma che sta vivendo e di più l'umanità grande di un uomo grande grande.Li affidiamo anche alle vostre preghiere.

Posted: 18 Sep 2009 02:00 PM PDT
Cari amici, fratelli miei,
i prossimi giorni per Caterina saranno quelli cruciali: la verifica neurologica ci darà qualche risposta che potrebbe essere terribile sull’esito del coma. Per questo vi prego in ginocchio di intensificare il vostro aiuto di preghiera…
Intanto voglio confidarvi una cosa. Stamani sono andato alla S.S. Annunziata. Forse qualcuno di voi sa perché… Nel settembre 2004, quando ho accompagnato a Firenze Caterina diciannovenne a fare l’esame di ammissione ad Architettura, accadde…. Beh, trascrivo qui sotto l’articolo che scrissi sul “Foglio” su quel giorno per me struggente …
.. ieri è accaduto un evento insignificante per voi, ma non per me. Mia figlia primogenita fu una bambina riccioluta, oggi diciannovenne è una scura bellezza da profetessa biblica, una voce superba quando – al pianoforte – canta “Bring me to life” degli Evanescence o, a due voci con sua sorella, “Nothing else matters” dei Metallica. Ieri mattina l’ho accompagnata a Firenze dove inizia l’università e dove quindi vivrà.
E mentre correvamo sul crinale delle colline di San Donato, la dolce valle di San Gimignano ai nostri piedi, pensavo: “ma quando e come e perché sei cresciuta così? Eri piccola ieri e stamani ti sei alzata e sei una principessa.
E’ un imbroglio! Non mi hai dato il tempo neanche di trattenerti, di fermare il tempo come un Faust innamorato e incatenarti alla tua adolescenza. Neanche mi sono accorto che diventavi grande, bestia che sono”.
Ecco, ho pensato: l’ho già persa. Sì, tornerà a casa (anche spesso, spero), ma ha la sua vita, soprattutto ha il suo destino e non sono io, non è casa mia. Dice mia moglie: “che pizza che sei! Mica è morto nessuno. E poi Firenze è dietro l’angolo”.
Non è vero, non è questione di chilometri: la vita se ne va. Ogni giorno tutto se ne va. Anche se non ce lo diciamo: “Ma chi ci ha rigirati così/ che qualsia quel che facciamo/ è sempre come fossimo nell’atto di partire? Come/ colui che sull’ultimo colle che gli prospetta per una volta ancora/ tutta la sua valle, si volta, si ferma, indugia,/ così viviamo per dir sempre addio” (Rilke).
C’est la vie. E, nella malinconia, lo struggimento dei quarantenni, quello che Péguy definiva “il loro segreto”: desiderare la felicità dei figli e sperare che l’impossibile per loro avvenga. Così arrivo a Firenze: i viali, via Capponi, di colpo una quantità di ricordi che si affastellano fra quelle strade. Le avventure e le facce dei tanti amici dei miei 20 anni che tutte assieme stanno sotto il nome “Comunione e liberazione”.
Ad aspettare Caterina ci sono altre facce giovani che accolgono le matricole organizzando per loro dei preziosi precorsi per i test di ammissione. Altre facce, ma la stessa storia, lo stesso timbro umano, la stessa cordialità, lo stesso nome e la stessa avventura. Quando chiedo a mia figlia se è persuasa, lei mi risponde con una disarmante felicità.
Io che sto fuori dall’ “organizzazione” e tiro sassi alle finestre credo che siano la meglio gioventù.
Giro l’angolo e mi trovo in piazza della Santissima Annunziata. Vado ad “affidare” mia figlia e il suo destino alla Regina del cielo: che la tenga lei sotto il suo mantello. Mi accorgo solo allora che quei ragazzi sono la sua risposta, sono come il concretissimo lembo del mantello di Maria, il suo abbraccio materno che raggiunge mia figlia. La sua tenerezza.
Poi mi colpisce una coincidenza. Esco dalla SS Annunziata e mi trovo davanti l’immensa cupola del Brunelleschi che – secondo Irving Lavin – rappresenta il grembo di Maria gravido di Dio: “nel ventre tuo si raccese l’Amore…”. Poi mi volto ancora e trovo San Marco, il convento domenicano dove è vissuto La Pira che faceva uno strano sillogismo: “Firenze è il centro del mondo, San Marco è il cuore di Firenze e il cuore di san Marco è l’Annunciazione del Beato Angelico. Dunque l’Annunciazione è il cuore del mondo”.
Insomma dovunque la gloriosa bellezza di Firenze mi parla di Colui che sta per arrivare e di Colei che lo porta in grembo. Non di un passato …gli amici di mia figlia sono sedotti da Qualcuno che è già tra loro come “il più bello tra i figli dell’uomo”. Vuoi vedere la faccia di un cristiano?
Sta in un altro verso di Rilke: “Così sempre distratto d’attesa,/ come se tutto t’annunciasse un’amata”.
Mentre ci penso, lunedì mattina, mi arriva un sms di padre Tiboni, missionario (ciellino) in Uganda, che dice: “oggi è san Giovanni Battista. Come lui il nostro unico lavoro è testimoniare la presenza di Cristo”. Coincidenza. San Giovanni è il protettore di Firenze: riconobbe Colui che stava arrivando fin dal seno di sua madre. Gli bastò sentire la voce di Maria che lo portava in sé. Era Lui “il mondo nuovo che sta iniziando” (Agostino). E Giovanni se ne accorse.
Vi sembra una piccola cosa quella che ho visto ieri, in poche facce di giovani fiorentini? Beh, tutto cominciò a Nazaret, un borgo sperduto, in un povero tugurio abitato da una sconosciuta fanciulla…
Questo scrivevo in quel settembre 2004… Ora capite perché stamani sono andato alla S.S. Annunziata e in lacrime le ho chiesto di ridarmi la nostra principessa guarita… L’avevo affidata alle Sue mani di Madre, al Suo mantello…
So che Lei non abbandona mai i suoi figli, ma so che in questo momento, per qualche misterioso motivo, devo implorare con tutte le mie forze e con tutti i miei amici il Suo soccorso…
Un ultimo dettaglio. La Chiesa della S.S. Annunziata è quella dove ogni anno Caterina, con il coro degli universitari di Comunione e Liberazione, faceva il concerto di canti per le tende di Natale dell’Avsi. Sono venuta a sentirla anche lo scorso Natale. Lei andava pazza per il canto e per il coro e ci teneva tantissimo che andassi a sentirla. Ha una voce bellissima.
Anno scorso ha cantato da solista, durante la Via Crucis di Cl la laude “Voi ch’amate lo Criatore”, che è il pianto di Maria sul Figlio morto… Ha cmmosso tutti per la sua intensità. Io ho implorato la Vergine Santa di far risuonare ancora a lungo il canto di Caterina che dà voce al suo pianto di Madre…
Infine ricordavo in particolare un canto che Cate interpretava da solista all’ultimo concerto. E’ un canto bellissimo, spagnolo, che cantato da lei incantava tutti… Io non conoscevo la sua traduzione. Oggi, con mia moglie, per caso l’abbiamo letta e siamo scoppiati in lacrime. Eccola:
“Riu riu chiu, canta l’allodola: Dio protesse dal lupo la nostra agnellina; il lupo rabbioso la volle sbranare, ma Dio onnipotente la seppe difendere….”
Ho come la sensazione che quel lupo rabbioso (che è il Nemico di Dio) avesse un conto aperto con me e mi abbia voluto annientare colpendo Caterina, il mio stesso cuore. Signore Gesù, tu che sei buono e puoi tutto, ti imploro, difendila tu la mia fanciulla, manda Tua Madre a guarirla, pronuncia ancora una volta per la mia Caterina, il tuo “Talita Kum”, “agnellino, alzati!”…

Antonio Socci

venerdì 18 settembre 2009

Hina e le altre ragazze uccise in nome della sharia

Avevano appena iniziato a vivere, i familiari le hanno uccise. Hina Saleem venne sgozzata e sepolta nell’orto di casa, presso Brescia. Con la testa rivolta verso la Mecca e il corpo avvolto in un sudario. Hina aveva rifiutato un matrimonio forzato voluto dal padre. L’altroieri, a Pordenone, Sanaa Dafani è stata accoltellata a morte dal padre in un bosco, mentre era in compagnia del fidanzato, un italiano. Una relazione bandita dai suoi genitori di origini marocchine. Non si sa nemmeno quanti siano esattamente i delitti d’onore in Europa. In gergo islamico si chiama “Jarimat al Sharaf”. Spesso queste esecuzioni religiose vengono derubricate sotto la voce “violenza domestica”.
Nella moderna Istanbul, che preme per entrare in Europa, si conta un delitto d’onore a settimana. A Gaza dall’inizio dell’anno dieci donne sono state uccise in nome della sharia (una palestinese è stata sepolta viva dal padre). Accade anche in mezzo a noi, a Milano, a Parigi, a Berlino, a Londra. Il settimanale tedesco Der Spiegel scrive che almeno cinquanta donne musulmane in Germania sono state vittime di un delitto d’onore. A Londra almeno dodici ogni anno. A queste vanno aggiunte le “vergini suicide”, le ragazze che si tolgono la vita per sfuggire a un matrimonio forzato. A Derya, 17 anni, la sentenza di morte è arrivata via sms: “Hai infangato il nostro nome, ora o ti uccidi o ti ammazziamo noi”. In Europa risultano “scomparse” migliaia di ragazze musulmane, spesso cittadine europee. Ne spariscono decine al mese, tutte allo stesso modo: partono per un viaggio all’estero e sui banchi di scuola o sul posto di lavoro non tornano più. Downing Street stima che ogni anno avvengono tremila matrimoni forzati. In Francia 60mila adolescenti sono minacciate dai matrimoni forzati.
Un recente rapporto compilato dal Consiglio d’Europa e redatto dal parlamentare inglese John Austin avverte che “l’uccisione di donne da parte dei membri della famiglia per proteggere il loro ‘onore’ è più esteso in Europa di quanto si pensi”. Sono tante le “colpe” delle vittime dei delitti d’onore: il rifiuto di indossare il velo islamico, l’inclinazione a vestire all’occidentale, a frequentare amici cristiani (fino a convertirsi a un’altra fede) o avere amici non musulmani, la volontà di studiare o leggere libri “impuri”, di cercare il divorzio, di essere troppo “indipendente” o moderna. In Inghilterra Rukhsana Naz è stata uccisa perché aveva rifiutato un matrimonio combinato. In Svezia Fadime Sahindal è stata uccisa a colpi di pistola perché si era avvicinata alla cultura occidentale. All’inglese Heshu Yones hanno tagliato la gola perché aveva un fidanzato cristiano. “Troppo occidentale”, avevano detto della francese Sohane Benziane. E’ stata torturata e bruciata viva. Stessa fine per l’olandese Maja Bradaric, perché flirtava con un ragazzo su Internet. Una ventina di coltellate hanno spezzato la vita di Sahjda Bibi, anche lei aveva rifiutato un matrimonio forzato. In Germania Hatin Surucu è stata giustiziata con un colpo alla nuca perché si rifiutava di indossare il velo. Un’altra tedesca, Morsal Obeidi, di appena sedici anni, è stata uccisa perché “voleva essere troppo libera”.
Lo scorso luglio, nel cuore di Londra, c’è stato uno dei più feroci delitti d’onore. Alle due del mattino un gruppo di musulmani trascina per strada un ragazzo di origine asiatica proveniente dalla Danimarca. Lo pugnalano due volte alla schiena, lo colpiscono alla testa con dei mattoni, gli versano acido solforico sul corpo e in gola. La sua “colpa” era stata quella di frequentare una coetanea britannica di origini pachistane e di religione musulmana. La polizia ha evitato per miracolo che la ragazza subisse la stessa sorte. La stessa polizia che ogni anno tratta la “scomparsa” e la morte, in circostanze simili, di un centinaio di ragazze di religione islamica. Due anni fa, sempre a Londra, Mohammed Riaz, di origini pachistane, bruciò vive la moglie e le sue quattro figlie dopo averle chiuse in casa. Riaz trovava ripugnante il fatto che la figlia volesse diplomarsi o potesse rifiutare il matrimonio combinato. Ciò che lo spinse ad appiccare l’incendio, scrive il Telegraph, fu soprattutto il fatto che le donne avevano servito alcolici durante una festa per il figlio, malato di cancro terminale. E’ in questo mondo di sottomissione e fanatismo domestico, segnato spesso dall’escissione del clitoride, che germina l’odio islamista. Singolare che le vite di queste ragazze ci interessino quando è già troppo tardi.

di Giulio Meotti, Il Foglio, 16 settembre 2009

....ma tranquilli,dormiamo sereni non è ancora tardi,non è ancora la nostra ora,siamo tutti fratelli,vogliamoci bene,beviamoci su....

martedì 15 settembre 2009

Pubblicità o sfida? Amore per la bellezza!

Non sono solito insistere, soprattutto su cose che mi vedono in qualche modo "protagonista",ma in questo caso credo che sia proprio Lui il protagonista e allora non mollo di un millimetro.Questo post è solo per raccontarvi la gioia e lo stupore che il buon Dio mi dona da quando mi ha messo in mente di realizzare questo strumento semplice ma straordinario che è MusicfromGod,la mia webtv,quella di punta perché ce ne sono altre due ma non ci sto troppo lavorando.Normalmente la sera dopo aver messo a nanna i bimbi quando non c'è da uscire,giro un po' su internet, che è si un potenziale disastro, ma è altrettanto una possibilità gigantesca di evangelizzazione di se stessi e degli altri,amici o sconosciuti che siano.Per "caso" tempo fa mi sono imbattuto in un video di un canto che mi strapiace del RnS,anche il video mi piaceva molto e da lì col tempo,passo passo ho scoperto che la bellezza non ha confini.Ci sono bellissimi canti e video in quasi tutte le lingue,ma non m'interessava e non m'interessa la multiculturalità,è stato sempre per "caso" che dall'Italia sono passato agli Stati Uniti,alla Spagna,Brasile e sud america,Armenia e qualcosa di simile,Medjugorje,Israele,Francia e c'è anche qualcosa di nordico.Più crescevano i video più mi rendevo conto che pur nella semplicità dei mezzi stava prendendo forma qualcosa che non c'era,uno strumento nuovo, ricco,educativo.Uno strumento per la preghiera,non credo sia un azzardo affermarlo,uno strumento di lode,in quasi tutti i video ci sono i testi tipo karaoke perché è importante poter cantare,dar lode a Dio onnipotente che trova tutti i modi per raggiungerci e lo fa sempre,quasi sempre,con gratuità.In casa mia guardiamo MusicfromGod durante la cena,come nei conventi leggono brani della Bibbia o altro,da noi si guardano e si ascoltano canti cristiani che sarebbero comunque belli se anche non lo fossero,i bambini anche così imparano ad amare Gesù e a sentirlo parte reale della vita e noi diventiamo più consapevoli che non è da sfigati essere cristiani ma, anche se le forze sono sproporzionate, è da sfigati non essere cristiani, perché non si è educati a riconoscere la bellezza e ad amarla, ma solo ad usarla ad appropriarsene se si è in grado di poterlo fare, altrimenti c'è anche la rabbia per qualcosa di bello che è fuori portata.Non c'è pubblicità nei video o comunque nella tv,non ci guadagno soldi,mi ci guadagno pace e spero Paradiso,vi invito e sfido a guardare qualche video,come in tutto bisogna un po' educarsi,ma è veramente semplice in questo caso e poi a non ringraziare il buon Dio per questi regali che ci fa.Fatemi sapere,c'è la possibilità di lasciare commenti,usatela.


Consigli tecnici,sono in prevalenza canti di lode,non sono adatti ad essere ascoltati mentre si guarda il tg,hanno un minimo di bisogno di essere ascoltati e guardati perché facciano "male" o bene al cuore.Essendo video hanno bisogno di una buona connessione internet,a salti si apprezzano veramente poco e si loda di meno,almeno io.Scaricare file contemporaneamente può influire sulla velocità del collegamento e rendere difficilissima la visione dello spettacolo.
La sfida è lanciata sarei sorpreso dal perderla.

venerdì 11 settembre 2009

11 settembre 2001 e i partigiani di Ttroia


2 Maggio 1945,sono passati 64anni,ma sembra ieri, ci sono ancora i partigiani,quelli rossi perchè gli altri li hanno fatti fuori prima e dopo la guerra,scusate non dovevo dirlo è politicamente scorretto ma credo che mi scapperà altre volte.Ogni anno c'è il giorno della "memoria":una parte della memoria.Trasmissioni sulla Shoah,sul nazismo,il comunismo...scusate mi è scappato.Viviamo fermi a sessantaquattro anni fa,ci si scazzotta ancora per sessantaquattro anni fa,come mai?Forse perchè tenere l'attenzione, fissa, lontano nel tempo permette, a chi è scaltro, di manovrare comodamente nel presente.Oggi è una data che a me non va nemmeno di ricordare,perchè è il solito bla bla retorico,a nessuno interessa nulla né delle torri gemelle,né delle circa tremila vittime.Ttroia del titolo è un riferimento al cavallo di Troia e alla mamma di tanti idioti che si sveglieranno,forse,quando sarà tardi e costringeranno gli altri a pagare comunque un prezzo altissimo alla loro imbecillità.Il rischio, ma è più di un rischio ormai, è che si commemori l'11 settembre,anche quasi tutti uniti,ma fate il piacere...,perchè è passato, mentre non ci sia e non ci sarà nessun giudizio sul presente.Ricordo il "compianto" card.Biffi (è vivo e sta bene grazie a Dio)compianto perchè s'è dimesso per limiti d'età cinque anni fa,disse al Meeting di Rimini, che se serviva manodopera estera era consigliabile che fosse proveniente da culture integrabili:sudamericani,filippini,gente dell'est,gente con, di fondo, la stessa cultura cristiana piuttosto che popolazioni islamiche o altro,che per loro natura tendono a fare mondo a se.Apriti cielo,gli è arrivato addosso di tutto,la sua affermazione era semplicemente ragionevole.Riporto adesso alcuni stralci di articoli recenti, che il buon Rino Camilleri,Massimo Introvigne e altri mi hanno dato la possibilità di leggere,il 2001 è lontano, guardiamo all'oggi che forse si è ancora in tempo.In questo caso il riferimento nel titolo è al famoso cavallo.

Immigrazionismo

giovedì 20 agosto 2009 alle ore 18.29
Quando una parola in sé neutra comincia a prendere la desinenza –ismo cominciano i guai. Il sociologo Massimo Introvigne, sul sito del Cesnur (luglio 2009) ha recensito un libro del giornalista americano (Financial Times) Christopher Caldwell: Reflections on the Revolution in Europe. Immigration, Islam, and the West (Penguin, Londra 2009). Val la pena di riprenderlo perché una volta tanto un giornalista straniero trascura “papi” Berlusconi e si occupa di cose serie. Cioè, del suicidio europeo per mano degli immigrazionisti di sinistra (preti compresi) e di destra (tra i quali Caldwell inserisce Gianfranco Fini). L’immigrazionismo di sinistra vuole che «per fare ammenda del passato coloniale» e del neo-imperialimo delle multinazionali «l’Europa debba tollerare dagli immigrati comportamenti che non sopporterebbe mai dai suoi cittadini». L’immigrazionista di destra invece richiede il rispetto della legge. Ma «un immigrato che non mette bombe nelle metropolitane, non brucia le automobili del quartiere e non picchia i poliziotti –ma nello stesso tempo vive e pensa secondo valori antitetici a quelli europei– è veramente una risorsa per l’Europa oppure rimane un problema?». Problema aggravato, per dirla tutta, dai musulmani. «La Gran Bretagna riceve mezzo milione di nuovi immigrati extra-comunitari ogni anno» e già vi operano un’ottantina di «corti islamiche» autorizzate a risolvere controversie tramite la sharìa. In Norvegia si è addirittura verificato un caso di integrazione alla rovescia: tutte le allieve di una scuola hanno messo il velo, convinte di essere più carine.... Problema nel problema sono i musulmani, difficilmente assimilabili: «nessuna civiltà nella storia è riuscita a fronteggiare senza esserne distrutta l’arrivo in così poco tempo di così tante persone portatrici di una cultura e di una religione sia radicalmente diverse sia forti». Per giunta, l’Europa «è talmente immersa nel relativismo da non avere affatto le idee chiare su quale cultura voglia difendere e proporre agli immigrati.

Danimarca

sabato 22 agosto 2009 alle ore 19.08
L’agenzia «Corrispondenza romana» del 25 luglio 2009 ha ripreso un interessante articolo comparso su «Euronews» di maggio. Riguarda il libro dello psicologo danese Nicolai Sennels: Tra i criminali musulmani, l’esperienza di uno psicologo a Copenaghen, uscito in febbraio. Sennels ha lavorato a lungo nel carcere di Copenaghen , nel quale il 70% dei detenuti è costituito da islamici. Lo psicologo è finito nei guai (se insisterà sulle sue posizioni verrà licenziato) perché in Danimarca si può dire solo che le cause dei problemi di integrazione sono la povertà, la polizia, i danesi e i politici, ma non che c’entrano la cultura e la responsabilità personale. Già, perché Sennels si è accorto che i musulmani interpretano la nostra mania del dialogo come una debolezza. E che è il comportamento antisociale a rendere poveri, non viceversa: «L’idea che il comportamento della gente sia determinato dalla quantità di denaro sul conto in banca è un punto di vista estremamente limitato». La Banca nazionale danese ha pubblicato un rapporto da cui emerge che un islamico costa allo Stato mediamente sui 300mila euro in aiuti sociali (sussidi alla disoccupazione, interpreti, classi speciali nelle scuole, poliziotti supplementari…). Con questo denaro, dice Sennels, «potremmo aiutarli a condurre una vita felice in un Paese musulmano, evitando loro di doversi integrare in una società che non comprendono e che, di conseguenza, non possono accettare». Tutto ciò, mutatis mutandis, può essere applicato tranquillamente anche al nostro, di Paese, che però di handicap ne ha due: il politically e il clerically correct. Da questo punto di vista sta meglio di tutti la Svizzera, dove ci sono pochissimi comunisti e pochissimi preti.
La strana sfida di Chavez: convertire gli indigeni venezuelani all’islam di Massimo Introvigne ("Libero", 9 settembre 2009)
....Arianna oggi però per Chavez si chiama Ahmadinejad. In America Latina, grazie al patrocinio di Chavez, l’Iran è sempre più presente. Con forniture di armi ai governi più ostili agli Stati Uniti, con accordi economici e ora anche con la propaganda religiosa. Lontano dai riflettori, Chavez ha chiuso una vasta area tribale del Venezuela abitata da indiani goajiros ai cattolici e ai protestanti e ci ha fatto entrare solo missionari musulmani sciiti addestrati dall’Iran. Le missioni, ben finanziate, funzionano – un’intera tribù, i Wayuu, si sarebbe convertita – e l’Iran può sventolare le prime fotografie di donne indios venezuelane velate come fossero a Teheran. I maschietti, invece, si fanno chiamare “Hezbollah Venezuela” e insieme al Corano mostrano il kalashnikov. Israele sospetta che alcuni di questi neo-convertiti siano dietro a un tentato attentato alla sua ambasciata a Caracas.

Torno io e chiudo:ACCOGLIENZA,tutti ,quasi tutti,si rincoglioniscono con questa parola ACCOGLIENZA,aaahhh!!!l'ho detta anch'io due volte,aaahhh!!! I miei figli vanno, con fatica nostra,ad una scuola privata,ci sono lotte assurde contro le scuole private,perchè sono dei ricchi,palle,perchè la stragrande maggioranza sono cattoliche.Ricordate l'anno scorso credo, la storia della scuola coranica a Milano,non so come sia finita,ma scommettiamo che hanno avuto la loro scuola,trovata dal comune,pagata con le nostre tasse,dubito coi loro soldi e a cui nessuno si permette di dire niente e parificata magari?Proviamo a farlo con una scuola cattolica?
A Roma ,se non sbaglio c'è la moschea più grande d'E..,anzi d'europa,proviamo a fare una chiesa,una chiesetta,una porzione della Porziuncola di san Francesco alla mecca?Quante moschee ci sono in tutta Italia e centri cul-turali islamici,e quante chiese ci sono in tutto il medio oriente,per chiese s'intende accessibili liberamente..Viale Jenner è diventato un problema per il comune e la provincia di Milano,bisogna trovargli uno spazio adatto dove pregare,non è che si possono risolvere il problema tornandosene a casa o trovandosi un luogo adatto e pagandoselo come facciamo tutti,non manca molto che si facciano un partito e ci impongano la sharia,burqua e roba simile.Io chiedo a chi mi sta leggendo,ma voi in casa vostra accogliete la gente come capita,o solo se è possibile e a certe condizioni,in bagno vanno prima loro?Nel letto dormite voi e i vostri figli o la vostra famiglia dorme nella vasca perchè c'è l'accolto o gli accolti,ma quanti ne accogliete poi?A cena mangia l'ospite e se avanza mangiate voi e per quanto va avanti sta storia?
E l'ACCOGLIENZA(l'ho detta tre volte,aaahhh!!!!)in casa vostra la concordate?Perchè se io a casa mia accolgo la biondona non so se a mia moglie sta bene e se mia moglie accoglie il 25enne palestrato vado in crisi io,se poi biondona e palestrato sono un pò invadenti o proprio a casa loro va a finire che qualcuno deve uscire,non sia che debba uscire io o mia moglie.........chi ha orecchie per intendere intenda,tra un pò in tenda.
Qualche settimana fa avrei voluto andare con la famiglia qualche giorno in Trentino da amici splendidi che fanno accoglienza e di cui ho una stima immensa,ho chiamato e mi hanno detto che non avevano posto,che posso andare da loro "quando voglio" ma che non avevano posto in quei giorni.Si dovrà dire che non sono accoglienti o che si accoglie quando si può e a certe condizioni,potevano dirmi di si e metterci a dormire in cantina pur di accoglierci,ma a me sembra più giusto come hanno fatto loro,non c'è posto,sarà per un'altra volta.Amici come prima,più di prima.Fosse stata emergenza ci avrebbero accolti,ma non è sempre emergenza.
Dimenticavo,"buon" 11 settembre,mah...!
Allego un link utile per capire come si attacca,distorcendo la realtà, la Chiesa usando le sue stesse parole,occhio cattolici,occhi e orecchie aperti.http://www.we-are-church.org/it/attual/NSC_Biffi.htm ...riguardo ai fratelli musulmani mi torna in mente la mamma a cui mi riferisco nel titolo.
p.s.

Massimo rispetto per chi ha combattuto per liberare l'Italia,molto meno per chi l'ha fatto per altri scopi.