martedì 27 ottobre 2009

Diversi. Ma più uguali degli altri


Pubblico questo articolo perché è bellissimo,ne sono contentissimo:è il risultato, anche, di tanti cattolichini,cristianini in genere perché islamici,ortodossi,indù e altri sono molto meno zucchero,miele coccole e peluche,noi stiamo qua a spaccare il capello in quattro per essere più leggeri possibile,loro,gay,musulmani e roba del genere hanno da parecchio cominciato a spaccarci...combattere le loro battaglie, è più elegante.
Noi siamo superiori,non c'immischiamo in queste cose,siamo troppo buoni,le lasciamo agli altri...Auguri ,buon riposo,il risveglio sarà brusco ma ci adegueremo anche a quello...buon riposo.

EGLI È QUI PERCHÉ SIANO SVELATI I PENSIERI DI MOLTI CUORI .


Così la rigida applicazione delle leggi contro l’omofobia ha reintrodotto di fatto il reato di opinione nel Regno Unito. Dove ormai la comunità gay è l’unica che può discriminare legalmente in base al “gender
di Rodolfo Casadei -TEMPI

Dipendenti pubblici licenziati, benemerite organizzazioni cattoliche dedite agli affidamenti e alle adozioni costrette a chiudere i battenti, pastori protestanti arrestati, madri in lacrime per il figlio affidato a una coppia gay. E una scia di cause legali che crea non pochi imbarazzi al sistema giudiziario britannico. L’applicazione delle leggi contro l’omofobia nel Regno Unito si sta risolvendo in una riduzione delle libertà di cui i cittadini godevano e in una reintroduzione dei delitti d’opinione nel paese un tempo famoso per la libertà di parola. Gli esempi si accumulano sempre più frequenti.
Denise Haye, 25 anni, era un’impiegata del distretto di Lewisham (Londra). Finito l’orario di lavoro surfando (autorizzata) su internet ha deciso di lasciare un commento in uno spazio apposito del sito del Movimento dei gay e delle lesbiche cristiani (Lgcm) nel quale ha citato i passi biblici che mettono in guardia dalle pratiche omosessuali. È stata denunciata ai suoi datori di lavoro dalla pastora lesbica Sharon Ferguson che si è sentita vittima di «un attacco personale senza provocazione». È stata prima sospesa e poi licenziata dall’ente pubblico per cui lavorava. Miguel Hayworth, 29 anni, è un pastore cristiano di strada. Lo scorso mese di agosto è stato minacciato di arresto dalla polizia di Manchester e poi arrestato e rilasciato su cauzione da quella di Maidstone (Kent) per aver citato nei suoi sermoni (autorizzati) sulla pubblica via brani della Lettera ai Romani e della prima Lettera ai Corinti critici nei confronti dei comportamenti omosessuali. Motivo: le sue parole avrebbero «incitato l’odio razziale e religioso».
Non va meglio a chi manifesta lealmente i propri scrupoli. Gary McFarlane, cristiano pentecostale, avvocato e tutor al Trinity Theological College di Bristol, era un counsellor di Relate, la più grande onlus britannica specializzata in problemi di relazioni familiari e di coppia. Dopo un corso di specializzazione in terapia psico-sessuale, ha fatto presente al proprio superiore che, pur avendo per anni fatto counselling anche a coppie omosessuali, avrebbe avuto problemi di coscienza ad occuparsi pure della loro terapia psico-sessuale. Il superiore ha fatto filtrare il colloquio ad altri elementi del personale, che hanno raccolto firme contro di lui in una lettera aperta in cui lo etichettavano come “omofobo” e lo invitavano ad andarsene. L’organizzazione lo ha poco dopo licenziato per «grave cattiva condotta» (motivazione poi bocciata dal tribunale, che però non ha ordinato la sua riassunzione). Sheila Matthews, pediatra cristiana e consulente medico della commissione della contea di Northamptonshire che decide sulle adozioni, aveva chiesto di potersi astenere dal voto nei casi in cui si doveva decidere l’assegnazione di bambini a coppie omosessuali. Il dirigente responsabile dei servizi per le famiglie e l’infanzia l’ha immediatamente rimossa dalla commissione. In seguito a una campagna di stampa la pediatra, che da cinque anni forniva i suoi servizi alla contea, è stata rimessa al suo posto ma senza più facoltà di voto su tutte le decisioni di adozione (non solo quelle relative a coppie omosessuali).
La vicenda più nota resta certamente quella delle undici agenzie cattoliche per l’assistenza alle adozioni: in base alle Sexual Orientations Regulations del 2007 devono prestare i loro servizi anche alle coppie omosessuali desiderose di adottare bambini oppure chiudere i battenti. Cosa che ha già fatto una di esse, la Catholic Children’s Society di Westminster. Catholic Care di Leeds e Father Hudson’s Society, invece, hanno tentato la via dei tribunali appellandosi all’articolo 18 della legge, che stabilisce che «una onlus può legittimamente riservare i suoi servizi solo a persone di un determinato orientamento sessuale se è stata istituita per fornire benefici a quel determinato gruppo». Una disposizione evidentemente pensata per permettere alle organizzazioni gay di non essere a loro volta accusate di discriminazione nei riguardi dei non omosessuali. Le agenzie cattoliche hanno cercato di usarla a loro vantaggio, chiedendo di poter modificare gli statuti per poter dichiarare che i loro servizi erano riservati alle coppie eterosessuali. Il Charity Tribunal ha respinto la loro richiesta: gay e lesbiche continueranno a essere i soli, nel Regno Unito, a poter legalmente praticare la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. Il tribunale ha inoltre stabilito che le due agenzie dovranno pagare 120 mila sterline (128 mila euro) di spese processuali: qualche mese prima il presidente della corte Alison McKenna aveva dichiarato che il Charity Tribunal avrebbe garantito «un accesso a basso costo alla giustizia». Nonostante la batosta finanziaria Catholic Care ha deciso di inoltrare ricorso alla Corte suprema, che si esprimerà nel marzo prossimo.«Ritardato» chi non si allineaUn altro tribunale dovrà decidere il destino della battaglia legale di un signora cattolica di Brighton contro l’assegnazione di un suo figlio di 10 anni in affidamento permanente a una coppia di omosessuali maschi che gestiscono un hotel in cui vivono. Vittima di un esaurimento nervoso da cui non si è più ripresa dopo la fine del suo matrimonio con un uomo violento, la donna ha accettato che il suo ragazzo andasse in affidamento temporaneo, ma quando questo si è trasformato in permanente ha manifestato la sua preferenza per coppie che fossero cattoliche o almeno eterosessuali. I servizi sociali hanno deciso diversamente. La Baaf, Associazione britannica per l’adozione e l’affidamento, ha rifiutato di commentare la vicenda. Sul suo sito internet, nel maggio scorso, i critici delle adozioni a coppie omosessuali sono stati definiti «omofobi ritardati». Dopo la protesta di associazioni di portatori di handicap la parola “ritardati” è stata rimossa dal sito. Sta di fatto che anche l’“omofilia” e la paura di essere etichettati “omofobi” possono giocare brutti scherzi: due anni fa un rapporto della onlus Kidscape ha affermato che abusi sessuali su 5 dei 18 bambini affidati nel giro di 15 mesi a una coppia gay di Wakefield, nello Yorkshire, sono stati scoperti tardivamente per motivi legati alla correttezza politica. Alcuni assistenti sociali erano convinti che una coppia di omosessuali maschi non presentasse rischi di pedofilia. Altri, secondo il rapporto, «avevano chiaramente paura di essere giudicati omofobi. Il timore di apparire discriminatori li ha indotti a non agire». La commissione per gli affidamenti di Wakefield aveva a suo tempo approvato senza esitazioni la richiesta dei due uomini (poi condannati a sei e cinque anni di prigione) di accogliere solo bambini maschi, perché i due non si sentivano in grado di accogliere bambine.

lunedì 26 ottobre 2009

Messaggio da Medjugorje del 25 ottobre 2009


"Cari figli, anche oggi vi porto la mia benedizione e vi benedico tutti e vi invito a crescere su questa strada che Dio ha incominciato attraverso di Me per la vostra salvezza. Pregate, digiunate e testimoniate con gioia la vostra fede, figlioli, e il vostro cuore sia sempre riempito di preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."

venerdì 23 ottobre 2009

Come siamo ridotti.....



Spot TV Macedone - Ministero dell'Educazione e Scienza. Campagna sociale (serie di spot) intesa a promuovere l'educazione.

Che bella la Chiesa quando si ricorda di fare il papà e non solo la mamma

Bertone e Bagnasco scrivono a don Farinella

Sul Giornale di oggi pubblico un articolo dedicato alle lettere che il Segretario di Stato Tarcisio Bertone e l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco hanno scritto - pubblicamente, sul settimanale diocesano “Il Cittadino” - a don Paolo Farinella, il prete genovese che nei mesi scorsi ha attaccato duramente il Papa dal pulpito ed è arrivato persino a strumentalizzare la Madonna, attribuendole una lettera con intenzione di voto in favore di Walter Veltroni alle politiche 2008. Bertone, con missiva datata 16 ottobre, chiede al sacerdote di cambiare atteggiamento, dopo che don Farinella lo aveva pesantemente attaccato per aver presenziato a fianco di Berlusconi all’inaugurazione della mostra “Il Potere e la Grazia”, a Palazzo Venezia, lo scorso 17 ottobre. Bagnasco accompagna la lettera di Bertone con una sua, datata 18 ottobre, e anch’essa pubblicata sul settimanale diocesano. Vorrei sottolineare la grande benevolenza con cui don Farinella è stato trattato e la grande libertà di cui ha goduto e continua a godere nella diocesi del presidente della Cei: aveva attaccato con estrema durezza dal pulpito, durante la messa domenicale, Benedetto XVI, affermando testualmente che “il Papa ha la mente offuscata dal potere” (fatto segnalato dai giornali), e non era successo nulla. L’anno scorso aveva usato la Vergine di Lourdes per far propaganda in favore del Pd (la Madonna di don Farinella invitava a votare Veltroni “turandosi in naso”), e non c’erano state prese di distanze pubbliche da parte delle autorità ecclesiastiche genovesi, preoccupate evidentemente di non creare un caso e di non dare ulteriore pubblicità alle provocatorie invettive del sacerdote. Non si dica poi che la Chiesa di oggi impedisce il dissenso…
dal blog di :Andrea Tornielli

giovedì 22 ottobre 2009

Mariaqueenofpeace

Vi anticipo un paio di video contenuti nella nuova webtv che sta nascendo e che non potrebbe chiamarsi in altro modo che Maria regina della pace,non credo sarà un doppione nè un alternativa,se MusicfromGod è idealmente uno strumento di lode questo vorrebbe più essere d'intercessione e ringraziamento alla Sua e nostra Mamma.





Quem é Esta que avança como Aurora.
Temível como exército em ordem de batalha.

Brilhante como o sol e como a lua.

Mostrando o caminho aos filhos seus.

Ah, ah, ah, minha alma glorifica ao Senhor.

Meu Espírito exulta em Deus, meu Salvador.

mercoledì 21 ottobre 2009

Il filosofo Mc Intyre ricorda come le comunità cristiane al crollo dell'impero romano smisero di puntellarlo e si misero invece a creare luoghi di vita più umana e positiva, non rassegnata alla barbarie.

Soltanto colui che si arrabbia senza motivo è colpevole; chi si adira per un motivo giusto non incorre in nessuna colpa. Poiché, se mancasse la collera, non progredirebbe la conoscenza di Dio, i giudizi non avrebbero consistenza ed i crimini non sarebbero repressi.

Ed ancor più: chi non si incollerisce quando lo esige la ragione, commette un peccato grave, poiché la pazienza non regolata dalla ragione propaga i vizi, favorisce le negligenze e porta al male, non soltanto i cattivi ma, soprattutto, i buoni.

(San Giovanni Crisostomo - Hom. XI in nath, 344-407)



«Soffrire con pazienza le ingiurie rivolte contro di noi è degno di lode; ma sopportare pazientemente le ingiurie contro Dio è il culmine dell’empietà»San Tommaso

lunedì 19 ottobre 2009

La tenerezza di Gesù nonostante....la pastorale.


P.MARCELO ROSSI

si ritira temporaneamente dalle scene per consiglio di Roberto Carlos.






RIO DE JANEIRO.Padre Marcelo Rossi conosciuto per le sue messe molto participate e per i CD che superano ogni record di vendita in Brasile, ha dichiarato che accoglierà il consiglio del cantante Roberto Carlos e non si presenterà in televisione fino a settembre quando lancerà il suo nuovo disco, per dedicarsi ai suoi lavori pastorali.

"Sono un sacerdote, non un artista", ha affermato Padre Rossi e ha riconosciuto che il suo amico Roberto Carlos aveva ragione quando gli consigliò di ritirarsi dalle scene pechè molte persone "confondevano la mia immagine con quella di una pop star" per il successo dei suoi dischi di ispirazione cristiana.

Roberto Carlos è uno dei cantautori più amati e conosciuti in Brasile e in molte parti dell'America Centrale e Latina. Fra i suoi successi internazionali figurano canzoni come "Un milione di amici",
"I'uomo che sa amare" e "Lady Laura". Nonostante, la sua canzone più famosa sia una canzone di ispirazione cristiana con la quale tanta gente si 'identifica, "Jesucristo".

Secondo Padre Rossi, il fatto di registrare dei CD non lo trasforma in un cantante che cerca l'attenzione dei mezzi di comunicazione. "Durante tutto l'anno, faccio tanto lavoro di evangelizzazione. I CD sono solo una maniera di portare la parola di Dio ai fedeli".





Padre Marcelo: cantante, ballerino, scrittore e ...sacerdote!



Si chiama Padre Marcelo Rossi, ed ha 31 anni. E' lui la nuova popstar del Brasile. Dice la messa a ritmo di aerobica, ed è divenuto profeta di un modo tutto nuovo di fare religione. La sua missione è quella di sconfiggere la concorrenza nel nome di Gesù Cristo Nostro Signore e per conto della Chiesa cattolica romana, ovvero gli odiati pastori evangelici della Igreja Universal do Reino de Deus, che vantano più di sei milioni di adepti in 46 paesi. Infatti in Brasile, la setta Igreja Universal, può contare su 2000 templi, una ventina di stazioni radio, un network televisivo, e decine di deputati in parlamento. Per assicurare la pace eterna, ai fedeli chiedono una tassa fissa, regolare, un decimo di stipendio, ogni mese e per sempre, con la garanzia che un domani riceveranno la Grazia. La setta, inutile dirlo, continua a crescere nonostante gli svariati scandali che non sono riusciti ad intaccare la fede dei suoi seguaci. Padre Marcelo rappresenta quindi la risposta della Conferenza episcopale brasiliana, partita tre anni fa, all'aggressività degli evangelici. Ed è per questo che Padre Marcelo sta ovunque, scrive libri, registra cassette, video, Cd, predica alla radio, in tv e via Internet. E' riuscito a creare anche un'impresa a gestione familiare che vende tutto ciò che riguarda il divino: rosari, crocifissi, candele e medagliette. Gli introiti, assicurano i fedeli, vengono utilizzati per la manutenzione di un santuario. A chi lo giudica un po' troppo scatenato, il sacerdote risponde che "le messe avevano bisogno di un soffio di aria nuova, rispettando comunque sempre la liturgia". Infatti oltre alle prediche che sono rapidissime per non annoiare, meno di cinque minuti la loro durata, Padre Marcelo canta e balla. Per adesso le stramberie di Padre Marcelo sono accettate dalla gerarchia religiosa, probabilmente perché la perdita dei fedeli a causa delle sette evangeliche è stata enorme.

Beatrice Bernabei/GRTV



Si fa presto a dire amore

L'indivisibile amore..

Giunge notizia dal Brasile di una Messa record a San Paulo. Due milioni e mezzo di fedeli brasiliani hanno partecipato alla messa per i defunti celebrata nell'autodromo di Interlagos, dal sacerdote carismatico brasiliano Marcelo Rossi (nella foto), famoso come cantante di canzoni religiose e per le sue Messe aerobiche. Alla Missa pela Vida (Messa per la Vita) hanno partecipato in veste di cantores i maggiori nomi della musica sertaneija (country brasiliano). «Abbiamo trasformato in allegria e salute quello che prima era tristezza - ha detto padre Marcelo - La gente sta ritornando alla religione».

giovedì 15 ottobre 2009

Un sogno?

Gli esercizi di Nuovi Orizzonti mi hanno fatto veramente male,non sopportavo certe cose,poi o loro e il loro modo di cantare,ballare e suonare o rinunciavo alla verità che Chiara,Mirko,Marcolone mi hanno preso cuore e cervello.Adesso vado giù di testa per questa gente che canta e loda in semplicità, insieme, come fratelli.Il sogno è riuscire a fare in Italia quello che si vede nei video,se Dio vuole...


martedì 13 ottobre 2009

Sesso: Intervista a Fabrice Hadjadj


So che è lungo,nemmeno troppo,ma leggetelo, è quasi poesia, c'è tutta la luce della Chiesa!


tratto da:Tempi,07/10/2009


Parla il filosofo francese che invoca una nuova Mistica della carne contro ogni riduzione dei rapporti a “masturbazione assistita”: «Il tecnicismo e la morale borghese rinchiudono il desiderio sessuale nel preservativo. È la Chiesa l’unica a non aver paura di liberarlo fino in fondo»

Leggi: La preghiera di Camillo Langone sul Foglio

di Rodolfo Casadei
Conversare con Fabrice Hadjadj, l’autore di Mistica della carne. La profondità dei sessi, è un’esperienza di grande piacevolezza intellettuale. Attraverso il suo linguaggio sempre lucido si ha l’impressione di sentirsi trascinati contemporaneamente nel profondo degli argomenti e verso l’alto, ben al di sopra del ronzio pseudo-pansessualista. Trentotto anni, francese, nato da genitori ebrei di origini tunisine e convinzioni maoiste, ama presentarsi come un «ebreo di nome arabo e di confessione cattolica». Al cattolicesimo è approdato dopo una giovinezza trascorsa tra l’ammirazione degli ideali rivoluzionari della Comune di Parigi e l’immersione nella lettura dei grandi nichilisti del Novecento. Ha scelto di battezzarsi e diventare cattolico alla soglia dei trent’anni e se gli domandi perché l’ha fatto replica divertito: «Sono io che mi chiedo: perché non l’ho fatto prima? ». Fabrice Hadjadj insegna in un liceo e nel seminario diocesano di Tolone, ma è soprattutto un filosofo, una specie di Nietzsche cattolico, autore di una decina di libri in forma di saggi e drammi teatrali. Ecco una sintesi della conversazione.


«La nozione di educazione sessuale è problematica, perché la sessualità implica l’esperienza del desiderio e del suo eccesso. Il desiderio sessuale non si educa così come ci si educherebbe alla matematica: non è una semplice forma di istruzione. Si tratta di un desiderio che ci fa sentire non più padroni di noi stessi. Questa esperienza di spossessamento chiede di essere vissuta pienamente, e qui si innesta l’esigenza dell’educazione nel senso di un “accompagnamento” del desiderio. Ma non per contenerlo, spezzarlo, diminuirlo, anzi: per andare fino in fondo. Invece oggi ci sono due modalità di praticare l’educazione sessuale fra loro opposte, ma entrambe sbagliate.
 La prima è la presentazione della sessualità secondo una modalità tecnica, centrata sui temi del rischio per la salute e della pianificazione familiare, per cui nei licei si dice: “Guardate che attraverso il sesso si trasmettono malattie e si possono verificare gravidanze”. La gravidanza è messa da subito sullo stesso piano delle malattie a trasmissione sessuale, e perciò si consiglia il preservativo. Il dono della vita è messo sullo stesso piano di una minaccia di morte, è visto come una malattia. Di conseguenza l’educazione sessuale consiste nello spiegare come si applica un preservativo, come si prende la pillola anticoncezionale o la pillola del giorno dopo, eccetera. Ma questa non più è sessualità, è qualcosa dell’ordine di una masturbazione con partner, di una masturbazione assistita.
L’uomo è intrappolato dentro al suo stesso piacere, non incontra nessuno, non è in una relazione sessuale che presuppone l’apertura dell’uomo a una donna che desidera a tal punto che gli pare di vedere in lei la strada della sua vita. 
La sessualità è ridotta a un atto consumistico che deve essere gestito secondo una modalità tecnica. Dicendo ai ragazzi: “Fate quel che volete, però proteggetevi”, si trasmette l’idea che il cuore della sessualità non è l’incontro, l’unione, la comunione, ma la preservazione. Infatti la parola ultima è: preservativo. Ciò significa che l’amore viene pensato in termini di preservazione, che la sessualità viene pensata in termini di protezione di sé. Tutto è centrato su di sé, sul proprio piccolo piacere: ci si serve dell’altro come di una cosa. Pasolini ha ben compreso e denunciato questa distruzione della sessualità da parte del consumismo. Dall’altra parte c’è un’educazione sessuale concepita secondo una modalità morale estrinseca. Cioè da una parte si colloca il desiderio sessuale, dall’altrala morale che viene a fare ostruzione. La morale borghese taglia la strada alla sessualità perché la considera come qualcosa di pericoloso in sé. E quindi cerca di controllarla. Dice che ci vuole il sentimento, il rispetto dell’altro, eccetera. Come se, appunto, la sessualità fosse pericolosa in sé e bisognasse aggiungervi qualcosa che in essa non è già presente. La morale non è pensata a partire da ciò che il desiderio sessuale in quanto tale esige per essere se stesso, ma a partire da qualcosa di esterno che viene a contenere tale desiderio. Dunque da una parte abbiamo il tecnicismo, dall’altra il moralismo, ed entrambi sono inefficaci nell’educare i giovani. I quali, quando gli si dice: “Facendo sesso proteggetevi”, tendono a rispondere: “Sì, ma se tanto devo morire e dopo non c’è nulla, perché devo proteggermi? Che cos’è questo aggeggio da buon piccolo borghese, per preservarsi? Dobbiamo morire! Che ci importa dell’avvenire? Tanto vale andare al massimo, bere, ubriacarsi, farsi tante donne. Mi dite che l’Aids uccide, ma io sono comunque destinato a perire, e allora perché dovrei stare nei ranghi?”. Quando gli adolescenti reagiscono al tecnicismo e al moralismo in questo modo, sono in realtà più profondi degli adulti. Dietro una rivolta come questa, anche quando non è esplicitata, ci sono una profondità e un’esigenza di senso che né il tecnicismo né il moralismo possono dare».


Il contrario della repressione


«Lo scopo di una vera educazione sessuale, a mio parere, deve essere l’affermazione del desiderio sessuale fino in fondo. E del resto è quello che dice anche la Chiesa. La Chiesa non proibisce certo il sesso, non è repressiva, al contrario: è favorevole al sesso fino alle estreme conseguenze, non con un piccolo preservativo che mi protegge, o con un lieve sfregamento che mi procura un lieve piacere e poi me ne vado di corsa. No: fate pure, ma portate l’esperienza alle sue estreme conseguenze. La morale della Chiesa non è contro il sesso, è la liberazione sessuale che è contro il sesso, perché lo riduce a un atto di consumo. La Chiesa è per la pienezza della sessualità».



Il dualismo dell’omosessualità


«Quando dico sessualità penso alla sessuazione: l’uomo e la donna, il maschile e il femminile. La Chiesa rigetta l’omosessualità semplicemente perché non si tratta di vera sessualità. Dire omosessualità è come dire “cerchio quadrato”: se i due hanno lo stesso sesso, viene meno l’ordinazione reciproca dei due sessi. Se la vostra sessualità non è aperta alla fecondità, di cosa state parlando? Prendete in mano il primo manuale di zoologia che trovate, e scoprirete che la sessualità è legata alla questione della fecondità, della procreazione. Attenzione, quando dico che l’omosessualità non è una sessualità io non discrimino: non sto proponendo giudizi di valore, il mio intento non è prescrittivo, ma descrittivo. Anche i greci ritenevano che la pederastia non era sessualità, e proprio per questo la consideravano superiore. Per loro era una realtà spirituale, qualcosa che aveva a che fare con l’emulazione virile ed era legata alla loro visione dualista del rapporto fra anima e corpo. 
Chiamare sessualità qualcosa che non lo è sarebbe una contraffazione. E questo è importante anche per coloro che vengono definiti omosessuali, chiamati a prendere coscienza che il loro desiderio non è propriamente sessuale. Essi in realtà fanno un uso non sessuale delle loro parti sessuali. Non è perché le parti sessuali entrano in gioco che si è obbligati a definire ciò sessualità: io posso, se voglio, ficcare il mio pene in una porta, ma quel che faccio non è sessualità. Non sono necessariamente atti sessuali tutti gli atti che io posso fare con le mie parti sessuali. Se vivo l’amore e la comunione in opposizione al dato fisico del mio corpo, vivo una situazione schizofrenica, dualista. La Chiesa insiste sull’unità di carne e spirito, di anima e corpo. Nessuna posizione al mondo è più unitaria di quella della Chiesa. Essa dice: siete liberi di fare quel che volete, ma vi ricordiamo soltanto che se andate in quella direzione, vi sarà una rottura della vostra unità personale, questa rottura noi la chiamiamo peccato».



L’esperto che uccide l’incontro


«La questione centrale della sessualità è la comunione feconda entro la quale i corpi esprimono quel che le anime vivono. Di fronte a un tema del genere, come può la posizione dell’“esperto” non essere quella di uno che impone una riduzione tecnica? L’incontro umano contiene qualcosa che mi sfugge. L’idea stessa che si possano fare previsioni in materia di incontro ci immette in una logica di calcolo del rischio estranea all’essenza dell’incontro. Non ci sono più l’uomo e la donna che si incontrano per vivere qualcosa di unico. È esattamente quello che troviamo in 1984 di Orwell: anche lì ci sono gli esperti che organizzano tutto. E poi c’è un momento in cui l’eroe del racconto sfugge alla presa dello Stato totalitario: è quando si trova da solo con una donna nella foresta, e lei si spoglia davanti a lui. In quel momento è fuori dalla logica degli esperti, non c’è nessuno che gli dia indicazioni e gli ingiunga come deve comportarsi. 
Bisogna accettare che nell’ambito della sessualità non esistono gli esperti. Altrimenti si finisce nel tecnicismo e nell’ingiunzione sociale. La seconda cosa da dire riguardo agli “esperti” che entrano nelle scuole, è che questo fatto pone un altro problema: rende impossibile agli adolescenti la sessualità come scoperta. Quello che predomina è un massiccio discorso entro il quale i gesti del desiderio sono ridotti a delle pratiche. E perciò a delle tecniche: c’è la fellatio, c’è la sodomia, c’è il rischio dell’Aids. E questo è veramente terribile, perché all’essere in un incontro e nei gesti del desiderio all’interno di un incontro, si sostituisce l’induzione di comportamenti. E anziché essere con l’altro e vivere con l’altro, si cerca di conformarsi a una normatività fatta di norme sessuali, o meglio pseudo sessuali, che vengono imposte alla persona: voi dovete fare così e cosà, se non fate così sbagliate. Questo è pericoloso perché non si è più nella scoperta dell’altro e nel movimento del desiderio, si è in qualcosa che è intrusione: l’intrusione di una serie di norme e inoltre l’intrusione dell’industria del lattice, dell’industria farmaceutica, eccetera. Per cui è vietato inquinare i fiumi, ma è lecito inquinare le giovani donne con prodotti chimici: devono prendere pillole, pastiglie, eccetera. La tecnica interviene in tutti i rapporti, e questo distrugge completamente il desiderio. Alla fine si fa sesso ugualmente, per divertirsi un po’, ma faticosamente, con infinite reticenze, in modo meschino, cercando di rubacchiare qualche nuovo trucco dal Kamasutra. Che infelicità! Il cattolico, invece, è il vero edonista. Ha la sua donna e va fino in fondo. Non passa tutto il tempo a chiedersi: “Oh, cosa succederà adesso? Che rischio sto correndo?”. E se il seme che ha immesso nella donna gli torna indietro sotto forma del viso di un figlio, la gioia è ancora più grande. Il piacere sessuale non sta solo nell’atto carnale, è anche la gioia di vedere il volto del proprio figlio: è piacere sessuale anche quello. L’atto carnale ha un’intensità di piacere molto forte e molto breve, poi c’è una caduta, tutta l’esperienza lo dice. Ma la gioia per l’arrivo di un figlio è un piacere che non si spegne». 



Il femminismo non è femmina


«Oggi la sessualità è sempre concepita in modo fallico. La dimensione femminile della sessualità tende a scomparire. Anche il femminismo, in gran parte, si è dispiegato come rivendicazione di valori maschili da parte delle donne. Non si è ancora visto un femminismo che affermi i valori femminili contro il machismo. C’è stata piuttosto un’interiorizzazione del machismo da parte delle donne, attraverso l’idea che l’uguaglianza è tutto. Ma nell’atto carnale il tempo e lo spazio maschili non sono gli stessi del tempo e dello spazio femminili. L’uomo è in uno spazio che è quello dell’esteriorità: l’uomo penetra, genera ma fuori di sé, compie un atto all’esterno di sé. La donna, invece, è nello spazio dell’interiorità: riceve l’uomo, lo accoglie in sé ed è in grado di accogliere un essere umano intero dentro di sé. La donna è abitabile, cosa che non vale per l’uomo. Perciò il femminile implica l’affermazione che nella sessualità non c’è solo la vagina, c’è anche l’utero. Nei settimanali patinati c’è tantissimo sul sesso della donna, ma non c’è niente sull’utero. La cosa interessante è questa: quando domina la concezione fallica e anche il femminismo è fallico, la donna è percepita come ridotta alla vagina o al clitoride, ma l’utero scompare. Questo è molto interessante: l’isterectomia è la condizione, per così dire, del femminismo odierno.


Per quanto riguarda il tempo, l’uomo si colloca in un tempo corto dentro all’atto carnale. Il suo desiderio sorge immediato, mentre nella donna, si sa, ci vuole più tempo. In seguito, il tempo dell’uomo è quello dell’eiaculazione, dell’orgasmo. Mentre per quanto riguarda il tempo della donna, c’è un tempo femminile lungo, che è quello della gestazione. Nella donna c’è un seguito all’atto sessuale. Che consiste nel portare in sé un figlio, cosa che l’uomo non può fare. Oggi questo spazio dell’interiorità, questo tempo della gestazione, è stato spezzato e anche la donna vuole essere nell’esteriorità, col suo clitoride fra le gambe che tiene il posto del fallo, e nel tempo breve, che coincide con l’ossessione dell’orgasmo. Ma l’orgasmo non è essenziale per l’atto sessuale! Può esserci comunione fra i due anche senza orgasmo. Al limite, un fallimento rispetto all’orgasmo, addirittura rispetto alla penetrazione, può essere un momento di comunione più profonda fra gli sposi all’interno del dramma di quel fallimento. 
Si tratta di richiamare l’autentica sessualità femminile per ritrovare un equilibrio. Occorre ritrovare il vero maschile e il vero femminile: il maschile che è rivolto al femminile, il femminile che è rivolto al maschile. In modo che la donna orienti anche l’uomo verso il tempo lungo e l’interiorità. Questo femminismo della femminilità è una necessità. Quel che viene chiamato educazione sessuale in realtà è l’affermazione massiccia del fallico. Non solo è distruttivo, non solo fa della donna una preda dell’uomo, ma ne fa un sotto-maschio. Una specie di maschio difettoso che squilibra tutta la società». 



Maternità, l’immagine dell’etica


«C’è stata un’epoca in cui la maternità è stata concepita come qualcosa che non atteneva alla libertà della donna. Ella era colei che portava in sé l’erede dell’uomo, ovvero i futuri cittadini: Marianna madre in affitto, incubatrice dei cittadini. La Francia ha conosciuto un intenso natalismo dopo la sconfitta di Sedan nel 1870. Si diceva: “I tedeschi sono più numerosi di noi, fate più figli per la Francia”. Che è come dire: producete carne da cannone, fate figli per lo Stato, per la gloria della nazione. Questo non è riconoscere la maternità come l’avvenimento radicale di un’accoglienza nei confronti di una nuova persona che entra nel mondo, da accogliere per se stessa. Il natalismo ha confiscatola maternità, dunque per reazione la donna ha voluto emanciparsi. Ma bisognava emanciparsi dalla confisca della maternità da parte dell’uomo e dello Stato, non dalla maternità come tale, come è invece avvenuto. Poiché la maternità è una possibilità propriamente femminile, pensare il femminile in opposizione alla maternità come fanno certe femministe è arrivare alla distruzione della donna. E di conseguenza alla distruzione dell’uomo. Perché appunto noi uomini abbiamo bisogno della donna per aprirci al mistero dell’interiorità, della gestazione, della pazienza, del portare l’altro per metterlo al mondo. Quando cerca di definire che cos’è la responsabilità verso l’altro, Emmanuel Levinas propone un’espressione e un’immagine: portare l’altro. E dice: è il femminile che manifesta questo. L’etica ha la sua immagine più forte nella maternità, che è il luogo concreto della responsabilità.
L’accoglienza del figlio per se stesso equivale all’espressione “fare dei figli per Dio”. Perché la sessualità in ultima analisi mira a questo: aumentare il numero degli Eletti; e il desiderio sessuale che ci trascina fuori da noi stessi è ultimamente un’astuzia di Dio. È Dio che chiama, questo è il senso profondo della sessualità. Non si fanno figli per lo Stato, o per noi stessi, o per l’autorealizzazione della donna. Si fanno figli per la vita eterna».

Uomo e animale o animale e uomo o sono la stessa cosa!?


ESSENZIALI!!!!!!!!!!!!!!!

Ancora spunti da Fb.

Ho sempre vissuto nel mio mondo incantato,vorrei sapere quando e dove,oggi m'è capitata una cosa insolita,una domanda: "vorrei proprio sapere quali sono questi parecchi diritti che abbiamo noi uomini a differenza degli animali..."Pensavo fosse la domanda scema della solita signorina sentimentale e poverina,ma poco dopo un'altra signorina sentimentale e poverina è tornata all'attacco, con la stessa richiesta di precisazioni, già precedentemente date seppur in modo ermetico.In questi casi fatico moltissimo a trattenere le parole e l'ironia,ma quello che mi sembra torni sempre è dove siamo noi?Dove sono i cattolici,che ne è del sale della terra?Allargo un po' il tiro e chiudo da dove ho iniziato.Tra gli amici ho vari sacerdoti,gruppi di preghiera e simili,molte cose sono preziose,dovessi fare una statistica credo che l'ottanta per cento sono riflessioni spirituali senza guida,cioè riflessioni pubblicate e lasciate a se stesse,i commenti normalmente sono cazzate di tutti i generi.Grazie a Dio poi c'è un venti per cento,forse,di gente ben piantata coi piedi per terra e cerebrodotata.

Tutti a parlare di dio e spirito vario e i commentini sono tutti :grazie perché mi arricchisci dentro,che bei pensieri che ci fai fare,come dovremmo essere tutti più buoni.......Macchisenefrega di dio e spiriti vari ma c'è una Chiesa?C'è un magistero?C'è una dottrina sociale cattolica?C'è una cosa che si chiama obbedienza che non è soggettiva e che spesso è un ancora di salvezza?Io sono un po' un cane, ma a forza di parlare di dio, di spirito,di fare gruppi di preghiera all'aria fritta nessuno sa più cos'è il Credo,nessuno direbbe più di credere al Credo,già al Dio Padre onnipotente avremmo dei dubbi,creatore del cielo e della terra evidentemente non è vero c'è stato il big bang,e in Gesù Cristo suo unico figlio da qua non ne usciamo più,nato da Maria Vergine: se era vergine... e via di questo passo.....anzi no fino alla fine.Risuscitò da morte anche alcuni teologi dicono che probabilmente è un modo di dire figurarsi se la gente ci crede,credo la santa Chiesa cattolica ci sarebbe da morire dal ridere sulle reazioni a questa cosuccia contenuta nel Credo,la remissione dei peccati intesa come confessione è discutibile ognuno si confessa da solo non c'è bisogno del prete,la risurrezione della carne per forza c'è la reincarnazione e sulla vita eterna si qualcosa deve esserci dopo....

Allora è possibile partendo dall'oggi non dalla Genesi dire in modo essenziale ,per non fare confusione,cosa sta al cuore della fede e come la fede implichi scelte concrete quotidiane?Che non si può dire che per essere una famiglia basta volersi bene,poi si sia uomini e donne,donne e donne,uomini e uomini,uomini e animali o animali e uomini e lo stesso basta non fare del male agli altri...Si può dire che prima di fare gli ecumenisti sarebbe il caso di conoscere il proprio credo e sono palle che le tre religioni monoteistiche sono quasi la stessa cosa perché entrambe credono in un unico dio?Si può dire con tutta la carità del mondo,che per la Chiesa omosessualità è un peccato perché un atto contro natura ed è considerato abominio nella Bibbia?

Io non ne posso più di sentire che san Francesco era un pacifista col pallino degli uccellini,che padre Pio era un santo ma la Chiesa è uno schifo,che siamo tutti figli di dio e quindi va tutto bene perché dio è buono,che Giovanni Paolo II° era un grande,Benedetto XI° un discutibile antipatico, a me sembra che il mondo sia una cosa il cristianesimo un'altra,lasciamo che i morti seppelliscano i loro morti.Tutti a rincorrere tutti,a evangelizzare ,ma fatti evangelizzare prima tu poi se sarà il caso vai.Da nessuna parte nella Bibbia c'è scritto che Gesù è venuto a portare il pacifismo spirituale e materiale,il risultato di tutte ste menate è che poi ci si chiede ma che diritti abbiamo noi più degli animali...?Francamente a volte quasi quasi me lo chiedo anch'io.

Buon riposo...

venerdì 9 ottobre 2009

Angela Pellicciari: reato di omofobia?

Abbiate pazienza,avrò il dente avvelenato,capisco che la cosa ha origini lontane e complesse forse,ma la mia storia in CL mi ha reso un pochino reattivo su certe questioni.Comunione e liberazione viene normalmente criticata per essere troppo politicizzata,la critica viene di solito da chi non conosce CL,da chi è troppo cattolico per scendere nelle "cosucce"politiche,da chi è troppo santo per coinvolgersi là dove volenti o meno si decide la sorte di tutti.Io credo,ma è solo un'opinione mia,che sia ora di piantarla,sempre che non sia tardi, ne ho il sospetto,di fare i vergini, di lasciar correre tutto,di dire ma si in fondo anche lì c'è del buono.Chissenefrega!!Cosa sta a cuore a noi?Bella domanda,bisognerebbe prima saperlo.Ci sta a cuore la Chiesa? Si ? La Chiesa ha una dottrina sociale,interessa? E'mia opinione che la stragrande maggioranza di quelli che ancora sono chiamati cattolici, siano così indaffarati con l'ecumenismo inteso in tutti i sensi,da perdere di vista cosa sono,da dove nascono.Oggi un' "amica" di fb, conosciuta da pochissimo ha pubblicato nel giro di poche ore una citazione di sai baba e qualcos'altro di ce ghevara,alla prima le ho chiesto d'informarsi prima su chi fosse sai baba,risposta:le parole per me hanno un significato e di chiunque siano se per me vanno bene,vanno bene.Quando ho visto poco dopo il ce è scattato in automatico il cartellino rosso,eliminata.Mancanza di carità?Può essere ma a tutto c'è un limite,alla confusione pretesa no."Voi chi dite che io sia?" Dalla risposta le conseguenze....



Oggi alle 20.49
Giro questa lettera del "Comitato Verità e Vita", associandomi alle preoccupazioni che esprime, come cittadino democratico, medico specialista ed elettore di centro-destra (almeno finora). NON E' ACCETTABILE CHE IL NOSTRO MINISTRO CARFAGNA, CONVERGA SUL PIANO CUTURALE E POLITICO con l'on. Concia, che in questa come in altre occasioni si pone come catalizzatore di un'ideologia che pretende di stravolgere la realtà e la verità, sul piano legislativo, scientifico, etico e del buon senso. Mi chiedo quali possano essere i più nascosti scopi di questa rivoluzione culturale, che persegue e prosegue con tutta evidenza, quella sessantottina, dietro un paravento costituito da un ambiguo egualitarismo. VOGLIAMO TROVARCI ANCHE IN ITALIA MINISTRI DELLA CULTURA COME QUELLO FRANCESE, DICHIARATAMENTE GAY ( e questi sono fatti suoi) MA ANCHE PEDOFILO, CHE HA PUBBLICATO NEL 2005 UN LIBRO SUI SUOI VIAGGI TURISTICI PER LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DI MINORENNI ? A forza di non discriminare nessuno in Olanda il partito politico dei pedofili c'è già. A tutti un invito a vigilare su come si esprimeranno i nostri parlamentari, sul progetto di legge che pretenderebbe di istituire il REATO DI OMOFOBIA (neologismo sul piano linguistico e concetto inesistente in psichiatria), re-istituendo di fatto il REATO DI OPINIONE. Fin dalle prossime elezioni regionali potremmo far loro sentire il NOSTRO PARERE... Estote parati.

Silvio Fontanini , medico neuropsichiatra inf. e psicoterapeuta.

Inizio messaggio inoltrato:

Giunge la notizia che il 12 ottobre alla Camera dei Deputati verrà discusso il progetto di legge che vuole stabilire il reato di omofobia in Italia. Se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, diverrebbe perseguibile penalmente - anche con il carcere – chi semplicemente definisse l’omosessualità come una “malattia”. Così, ad esempio, potrebbe essere considerato reo di omofobia chi difende la superiorità della condizione e delle unioni eterosessuali rispetto a quelle omosessuali, oppure chi, in coscienza, si ostina a dichiarare che i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso sono atti moralmente riprovevoli i quali non contribuiscono né alla crescita del singolo né al progresso della società e conseguentemente non meritano alcun riconoscimento giuridico. Per non parlare poi di quanti asserissero pubblicamente che a due persone dello stesso sesso non dovrebbe essere consentito sposarsi e a maggior ragione adottare bambini. Anche queste in teoria potrebbero essere considerate affermazioni di superiorità, ovvero incitamenti alla discriminazione per motivi “fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Non si salverebbero, ovviamente, né la Bibbia, né molto meno il Catechismo, che definiscono gli atti di omosessualità come peccato “contro-natura” e come “intrinsecamente disordinati”…
La concreta applicazione di tale reato sconterebbe altresì i limiti e le strumentalizzazioni cui la genericità del concetto di “omofobia” dà luogo. Basti pensare che un’istituzione autorevole come il Parlamento Europeo (cui le ultime riforme del Trattato hanno attribuito in non pochi settori autentici poteri “legislativi”) ha adottato nel 2006 una Risoluzione sulla omofobia in Europa, la quale ha equiparato l’omofobia – genericamente definita come “paura e avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio” – a fenomeni per nulla assimilabili come “il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e il sessismo”. Vengono equiparati così anche gli atti di violenza “fisica, morale e psicologica”, perpetrati da privati contro gay e lesbiche, con la decisione di taluni Stati europei di non dare riconoscimento giuridico alle coppie omosessuali o di introdurre modifiche costituzionali volte a impedire matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Secondo il Parlamento Europeo, dunque, le politiche degli Stati-membri, dirette a difendere l’istituto matrimoniale e familiare - così come ereditato dal diritto romano e dalla tradizione cristiana - sarebbero anch’esse espressione deplorevole di una società “omofoba” che va rieducata ai valori della “omofilia”, se necessario attraverso lo strumento della repressione penale di ogni possibile forma di dissenso.
La discussione alla Camera, prevista per il prossimo 12 ottobre, sarà dunque un momento importante di quella tremenda lotta per la libertà contro il totalitarismo democratico e ideologico e contro le lobbies di potere, che vogliono ridisegnare la vita degli uomini sulla terra secondo lo spirito dell’Anticristo.
Se il reato contro l’omofobia, che l’allora premier D’Alema tentò invano di imporre nel novembre 1999, fosse varato dal Governo di centro-destra, sarebbe un grave scandalo e un’occasione di profonda riflessione, specialmente per l’elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell’aberrante principio del “politicamente corretto”.
Regina del Santo Rosario, prega per noi!
Cordiali saluti.
Giuseppe Biffi

giovedì 8 ottobre 2009

Scoperte sensazionali riguardo il mantello dell'immagine della Vergine di Guadalupe



Mi ha molto colpito questo resoconto, perché in modo diverso,ma più potente e oggettivo, per quanto lontano e si sa lontano dagli occhi lontano dal cuore,continua la serie degli ultimi post:che tesori di evidenza abbiamo e ignoriamo!
Il don Gius parlava di chernobylizzazione dell'io,il disgregamento della personalità,secolarizzazione,nichilismo,relativismo hanno fatto danni pazzeschi l'aria,e non a causa delle polveri sottili,è diventata irrespirabile,la cultura del dubbio blocca qualsiasi mossa e certezza.La Madonna,Maria,entra a gamba tesa:ventotto anni di apparizioni a Medjugorje,Fatima,Lourdes,Guadalupe...Civitavacchia?Risultato(esagero un po' ma non troppo)il nulla apparentemente almeno.Anche noi tentenniamo,invece di essere compatti contro l'avversario,siamo sperduti in mille particolarismi di cui siamo gelosi,risultato il mondo non ci conosce, ne sente,sovrastato dal rumore creato ad arte.Qualcuno diceva(s.Agostino?)Vita homini militia est,il francese non è il mio forte...All'attacco,Dostojevski diceva:la bellezza salverà il mondo.Dichiariamo guerra al mondo,esportiamo la bellezza in tutti i suoi aspetti,esportiamo Maria!

giovedì 24 settembre 2009 alle ore 16.18


E' veramente incredibile quello che la scienza ha scoperto su questa tilma, che avrebbe dovuto distruggersi dopo 20/30 anni!

1. Studi oftalmologici realizzati sugli Occhi di Maria hanno scoperto che avvicinando loro la luce, la retina si contrae e ritirando la luce, torna a dilatarsi, esattamente come accade a un occhio vivo.

2. La temperatura della fibra di maguey (ricavata da una pianta) con cui è costruito il mantello mantiene una temperatura costante di 36.6 gradi, la stessa di una persona viva.

3. Uno dei medici che analizzò il manto collocò il suo stetoscopio sotto il nastro con fiocchi che Maria ha intorno alla vita (segnale che è incinta) e ascoltò battiti che si ripetevano ritmicamente, contò 115 pulsazioni al minuto, come per un bebè nel ventre materno.

4. Non si è scoperto nessun tratto di pittura sulla tela. In realtà, a una distanza di 10 centimetri dall'immagine, si vede solo la tela cruda: i colori scompaiono. Studi scientifici non riescono a scoprire l’origine della colorazione che forma l’immagine, né la forma in cui la stessa è stata dipinta. Non si riscontrano tracce di pennellate né di altra tecnica conosciuta. Gli scienziati della NASA affermarono che il materiale che origina i colori non è nessuno degli elementi conosciuti sulla Terra.

5. Si è fatto passare un raggio laser lateralmente sopra la tela, e si è evidenziato che la colorazione non è né al dritto né al rovescio, ma che i colori fluttuano a una distanza di tre decimi di millimetro sopra il tessuto, senza toccarlo. I colori fluttuano nell’aria, sopra la superficie del Mantello.

Ti sembra sorprendente? Allora sorprenditi ancor più con queste altre scoperte:

6. La fibra di maguey che costituisce la tela dell'immagine, non può durare più di 20 o 30 anni. Vari secoli fa si dipinse una replica dell’immagine su una tela di fibra di maguey simile, e la stessa si disintegrò dopo alcuni decenni. Mentre, a quasi 500 anni dal miracolo, l’immagine di Maria continua a essere perfetta come il primo giorno. La scienza non si spiega l’origine dell’incorruttibilità della tela.

7 Nell’anno 1791 si rovescia accidentalmente acido muriatico sul lato superiore destro della tela. In un lasso di 30 giorni, senza nessun trattamento, se ricostituì miracolosamente il tessuto danneggiato.

8. Le stelle visibili nel Manto di Maria riflettono l’esatta configurazione e posizione del cielo che il Messico presentava nel giorno in cui avvenne il miracolo.

9. All’inizio del secolo XX, un uomo nascose una bomba ad alto potenziale in un arredo floreale, che collocò ai piedi della Tela. L’esplosione distrusse tutto ciò che era intorno, meno la Tela, che rimase in perfetto stato di conservazione.

10. La scienza scoprì che gli occhi di Maria possiedono i tre effetti di refrazione dell’immagine di un occhio umano.

11. Nelle pupille di Maria (di soli 7,8 mm) si sono scoperte minute immagini umane, che nessun artista avrebbe mai potuto dipingere. Sono due scene e si ripetono in tutte e due gli occhi. L’immagine del vescovo Zumárraga negli occhi di Maria fu ingrandita mediante tecnologia digitale, e ha rivelato che nei suoi occhi è ritratta l’immagine dell’indio Juan Diego, che apre la sua Tilma davanti al vescovo.
La misura di questa immagine? - la quarta parte di un milionesimo di millimetro.

È evidente che tutti questi fatti inspiegabili ci siano stati dati per una ragione: volevano catturare la nostra attenzione. Per finire considera tre fatti in più:

1. "Guadalupe" significa nell’idioma indigeno: “schiaccia la testa al serpente". È appunto il vangelo nella Genesi 3:15: Maria, vincitrice del maligno.

2. L’immagine è una pittura identica al dettaglio dell’Apocalisse 12: "apparve nel cielo un grande segnale, una donna avvolta nel sole, con la luna sotto i suoi piedi.”

3. La Vergine ha un nastro con dei fiocchi sul ventre, è “incinta“ per indicare che Dio vuole che Gesù nasca in America, nel cuore di ogni Americano.

martedì 6 ottobre 2009

...da non crederci!(Facebook2)


Ero certo che fosse Sergio Cammariere,pensavo che Alessandra avesse messo su fb un video di Cammariere,l'ho ascoltato ed era insolitamente esplicitamente cristiano ed ho pensato:però devo rivalutarlo è un grande.Poi ho letto musica di Alessandra de Luca e testo di Beny Conte ed ho pensato azz! Questi scrivono per Sergio Cammariere.C'è voluto l'intervento della voce di questo video,Beny Conte,per svegliarmi e capire che ero fuori strada.Per voi magari sarà normale, ma il tutto è successo su fb, mi spiace ripetermi ma "per caso" ,io facevo altro e loro pure,a me non sembra normale che succeda ma Alessandra de Luca ignoravo chi fosse e non l'ho cercata e lei non ha cercato me.Ci siamo un po' incontrati,anche Lozio ci accomuna,e in poche settimane mi ha regalato, ci ha regalato due splendidi canti e video,non credo non mi aspetto che la media rimanga questa,ma è ancora quello che dicevo nell'ultimo post,io sento un video e penso a Sergio Cammariere,questo vuol dire che il canto è di ottima qualità,ma ignoravo, di fatto ancora ignoro, chi sia Alessandra de Luca e Beny Conte.E' assurdo,se sono così bravi perché devono rimanere semi sconosciuti,solo perché parlano di Dio?Ma allora diamo fuoco ai cattolici,diamoci fuoco perché abbiamo dei tesori e non c'interessano e poi ci sentiamo fuori gioco,incredibile!E io continuo a chiedermi,magari capita anche a voi,ma perché sempre io di mezzo,cosa vuole il buon Dio da me,mi sta dando il centuplo,in mazzate e grazia quindi posso ipotizzare che mi darà il Paradiso,ma perché a me,cosa posso fare io per Lui,come gli rispondo,ma forse la risposta è Lui è per me: Il SOLE NELL'ABISSO.


P.S.


Per chi non lo sapesse Il sole nell'abisso è un libro di Chiara Amirante(fondatrice di Nuovi Orizzonti)


lunedì 5 ottobre 2009

SAN FRANCESCO, QUELLO VERO(Facebook1)


Sono grato ad un nuovo amico di Facebook,che mi ha dato questa sua nota che da tempo cercavo.La cosa per me più bella è che l'ho arruolato tra gli amici dopo una "discussione" un po' rude ,come piacciono a me,che ha sostenuto con un tizio che si definisce cristiano e che è parecchio protestante come posizioni invece,un cattolico "adulto"?L'amico è neocatecumenale,è bellissima 'sta cosa perché pur avendo e avendo avuto strade diverse e diversissime,parliamo la stessa lingua,questo testimonia che al di là delle strade, conta la serietà con cui si sta davanti all'Amato.
Non sono io cattivo o intollerante,detesto le balle,ma sembra che anche san Francesco non fosse poi così tenero.

Oggi alle 22.36
Francesco d'Assisi ci è troppo prezioso per lasciarlo ai faciloni, ai disinformati, quando non ai falsari. Di recente, uno che conosce bene il santo "vero", quello della storia e non del mito che oggi circola, ha reagito con la passione che gli è propria. Ha detto dunque Franco Cardini, il medievista, lo storico delle crociate («E Francesco d'Assisi - ricorda - è il prodotto più rappresentativo ed ortodosso della Chiesa delle crociate») che quel grandissimo «non è affatto il personaggio che generalmente ci viene presentato adesso. Non era il precursore dei teologi della liberazione. Né tantomeno fu l'araldo di un cristianesimo dolciastro, melenso, ecologico-pacifista: il tipo che ride sempre, lo scemo del villaggio che parla con gli uccellini e fa amicizia con i lupi. Gli voglio troppo bene, a Francesco, per vederlo ridotto così dai suoi sedicenti seguaci. No, Francesco era ben altro». Il problema è importante: ancor oggi (anzi, forse oggi più che mai) la straordinaria figura del figlio di Pietro Bernardone esercita un fascino unico sugli uomini di ogni razza, di ogni fede, di ogni incredulità. Ma, spesso, il "loro" Francesco non è mai esistito. A lui credono di rifarsi adepti e proseliti di molte ideologie e utopie contemporanee, sospette e magari dannose sotto le nobili apparenze. È nel suo nome che si parla di uno "spirito d'Assisi" che ha spesso l'aria di uno spirito di pseudo ecumenismo "da otto settembre", da "tutti a casa". Discorsi che, se li sentisse, indurrebbero il santo a riconvocare quel suo "pugile di Firenze". Sentite, infatti, che cosa si racconta nella «Vita seconda» di Tommaso da Celano: «Come ogni animo ripieno di carità, anche Francesco detestava chi era odioso a Dio. Ma fra tutti gli altri viziosi, aborriva con vero orrore i denigratori, e diceva che portano sotto la lingua il veleno, col quale intaccano il prossimo (...). Un giorno udì un frate che denigrava il buon nome di un altro e, rivoltosi al suo vicario, frate Pietro di Cattaneo, proferì queste terribili parole: "Incombono gravi pericoli sull'Ordine, se non si rimedia ai detrattori. Ben presto il soavissimo odore di molti si cambierà in un puzzo disgustoso, se non si chiudono le bocche di questi fetidi. Coraggio, muoviti, esamina diligentemente e, se troverai innocente un frate che sia stato accusato, punisci l'accusatore con un severo ed esemplare castigo! Consegnalo nelle mani del pugile di Firenze, se tu personalmente non sei in grado di punirlo". Chiamava "pugile" fra Giovanni di Firenze, uomo di alta statura e dotato di grande forza». Né, quelle, erano minacce a vuoto, visto che quel fra Giovanni, entrato nell'Ordine e in fama di sante virtù, non esitava a rimettersi, su comando, in azione. E i pugni sapeva usarli in tal modo sui confratelli riottosi che il Salimbene, nella sua «Chronica», non teme di chiamarlo «spietato carnefice». Ammetterete che un simile "fioretto" (taciuto anche da molti storici perché non si inquadra nel loro schema) fa a pugni - è davvero il caso di dirlo... - con l'immagine di un santo tutto svenevole dolcezza.Quanto a certo ecumenismo, quello inteso come resa o dimissioni, il Francesco "vero" vi ha altrettanto poco a che fare. Dopo la conversione, tutta la sua vita è segnata dall'ansia non di «dialogare» accademicamente con i musulmani, ma di «convertirli» a Gesu Cristo. Più volte tenta di giungere in Oriente con lo scopo esplicito di conseguirvi il martirio: non vi andava, dunque, per diffondervi idee ireniche, ma per predicarvi il Vangelo in modo così esplicito da meritare la morte dagli infedeli.Del resto, i primi martiri dell'epoca francescana sono san Daniele e i suoi compagni, trucidati in Marocco poco dopo la morte del santo perché, malgrado gli avvertimenti delle autorità islamiche, non vollero saperne di «dialogo» e tentarono di convertire chi capitava loro a tiro, predicando in italiano e in latino, visto che non conoscevano nulla degli idiomi locali...Quanto a Francesco stesso, dopo due tentativi infruttuosi, riesce finalmente a giungere in Oriente: e vi riesce nel 1219, al seguito della quinta crociata. Il Serafico "crociato"? «Avrà preso certamente le distanze da quei sanguinari predoni, quei sedicenti cristiani, così lontani dal futuro ‘spirito di Assisi'!», si affrettano a esclamare i nuovi benpensanti.[...]Autore: Vittorio MessoriFonte: Vittorio Messori, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell'avventura umana, Paoline, Milano 1992, p. 164-167

sabato 3 ottobre 2009

L'indignato speciale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Come capita spesso il buon Dio mi fa dei regali e io ve li giro,questa sera,per caso,ma giuro è per caso mi sono imbattuto nei Maranathà Singers,mai sentiti,ne saputo chi fossero.Io vi regalo tre loro video,sono i primi tre che ho trovato,a parte In his time,i video non sono male.Ascoltandoli,ma come ascoltando Lilly Goodman,Marcela Gradara,hermana Glenda,Martin Valverde,Don Moen,Paul Wilbur,gli Hillsong,mi chiedo ma se questi cantassero di donne, per non entrare in particolarismi anatomici,o cazzate varie,sarebbero in testa alle classifiche di vendita mondiali,parlano di Gesù,della Bibbia e noi ,almeno noi,cattolici non li conosciamo.C'è una letteratura cattolica splendida e non la conosciamo,ma non per dovere,chi se ne frega,ma perchè è la migliore,poi ci leggiamo,anzi vi leggete,anzi meglio spero,si leggono il codice da vinci...da sberle!Ci sono giornalisti e studiosi cattolici bravi e affascinanti per le loro conoscenze,ma nessuno li ascolta nè conosce,poi alla prima pirlata c'è lo sbandamento perchè non si sa cosa fare che giudizio dare.Le parrocchie sono in crisi perchè non sanno come attirare la gente e tenersi i giovani e s'inventano piani pastorali decennali fallimentari,ma ci sono movimenti e associazioni che funzionano benissimo,fate spazio a loro,s'inventano le cena Alpha e altre strategie per fare,per provare a fare, quello che esiste già,quello che fino a prova contraria è lo Spirito Santo che fa già.Io,ma prima di me in tanti, dico ma non è più semplice e bello guardare la realtà ed abbracciarla?Sorella povertà,la chiamava san Francesco ed era anche la povertà di spirito quella che ti fa dire c'è uno bravo lo seguo,non m'invento niente per diventare bravo,lo seguo..
Non mi sono perso, è per dire che sembra spesso che essere cristiani tutto sommato sia da sfigati,ma certo che lo è, abbiamo in mano un Ferrari e guidiamo come avessimo la 500,fiato alle trombe,abbiamo gli strumenti e le possibilità ancora per un po',non abbiamo le capacità,è come se non sapessimo più parlare,andiamo da chi parla bene a imparare.Io non sono nessuno,ho messo su questo blog per noia quasi e il buon Dio gli ha dato vita,c'è tanta gente che lo segue(timida?),per caso quasi ho fatto come altri una webtv,ma la webtv l'ho trovata per caso,non ho mai pensato di farla,ma il buon Dio le ha dato vita e sono davvero convinto che sia un valido strumento,è 20a su 837 canali,su Facebook,cerco di tenere basso il numero degli amici perché non amo il casino, ogni tanto qualcuno lo elimino eppure crescono,cresce la gente bella che è in grado di guidare gli altri.Un paio di settimane fa,mi ha scritto Alessandra de Luca che è la coautrice di Infinitamente grazie,io pensavo che fosse una mitomane e ho chiesto a padre Pierre Aguila che è l'autore del testo ed è tra gli amici di fb se la conoscesse e mi ha confermato che è lei.Alessandra mi ha scritto perché ho messo su youtube un video con Infinitamente grazie, cantato agli esercizi e lei ne è stata commossa e per regalo mi ha mandato un video, del canto, che immediatamente ho messo sulla webtv.Se ste robe capitano a me che sono nessuno,certo è tutta grazia,cosa potete fare voi che siete mille volte meglio di me, chissà cosa state già facendo.Francesco la mia Chiesa cade a pezzi.....

Per questo e per tutto il resto:lode,onore e gloria a te Signore Gesù!Allelu...jjjaaa!!Allelu...jjjaaa!!!Allelu...jjjaaa!!!!!!!!!

venerdì 2 ottobre 2009

Messaggio del 02/09/09 (Mirjana)


“Cari figli, mentre vi guardo, il cuore mi si stringe dal dolore. Dove andate, figli miei? Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi? Vi giustificate col peccato e vivete secondo esso. Inginocchiatevi sotto la croce e guardate Mio Figlio. Lui ha vinto il peccato ed è morto affinché voi, figli miei, viviate. Permettete che vi aiuti perché non moriate, ma viviate con mio Figlio per sempre. Vi ringrazio!”.

giovedì 1 ottobre 2009

Rino Cammilleri: Pandolfi



Massimo Pandolfi, caporedattore de “Il Resto del Carlino”, è stato intervistato da Antonio Gaspari di Zenit.org sul suo libro La vita in gioco. Eluana e noi (Ares) presentato al Meeting il 25 agosto 2009. Contiene documenti inediti, valutazioni medico-scientifiche, contributi d’opinione, interviste e racconti di persone che si sono risvegliate dopo quasi vent’anni di coma. Alcuni stralci: «Credo che sulla vicenda di Eluana siano state dette tante, troppe bugie. Ad un certo punto è passato il messaggio che i sadici saremmo noi, ‘ostinati’ difensori della vita, e i buoni tutti quelli che volevano accompagnare Eluana alla fine del suo calvario. Eluana non era una malata terminale, ma una grave disabile. Eluana non era attaccata a macchinari strani e veniva nutrita, idratata e pulita come capita alle persone non autosufficienti (…). Purtroppo il caso singolo di una persona (Beppino Englaro) che ha fatto questa scelta è diventato una sorta di bandiera etica e mediatica per molti. Ma la realtà è un’altra! (…) ma ci avete fatto caso, dal 25 giugno 2008 (giorno del decreto della Corte d’Appello di Milano che autorizzava la sospensione dell’idratazione e nutrizione artificiale di Eluana) non c’è stato un disabile-uno che abbia provato a seguire questa strada giudiziaria, che dopo quel precedente poteva anche essere molto agevole. Perché? Non sarà che forse le reali esigenze dei disabili e dei loro familiari sono ben altre rispetto a quelle ossessivamente sbandierate da radicali, radical-chic e ‘Ignazi Marino’ vari nei mesi scorsi? (…) c’è una società nichilista che pretende - ed è questo l’aspetto drammatico - che certe persone a un certo punto della loro esistenza si tolgano di torno. Diventano scomode o sono scomode in partenza, d’impiccio. Si è cominciato con i bambini da ammazzare prima di far nascere (aborto: primo omicidio legalizzato della storia moderna), poi siamo arrivati a malati e disabili, presto chiuderemo il cerchio con gli anziani. (…) nel 99.9% dei casi le esigenze di queste persone non sono quelle che sono purtroppo state sbandierate per mesi anche da noi giornalisti. Questa gente (e i loro familiari) non chiede-chiedono di morire ma semplicemente di trovare dei buoni motivi per continuare a vivere».

Figlio



Renato mi ha fatto questo regalo,non conoscevo questa canzone,Renato è una buona parte di me e io mi concedo un po' di poesia per i miei bimbi .A volte sono un po' duro con loro, ma poi mi sciolgo e loro, che lo sanno, vengono da me e mi cantano Abbà Padre per farsi togliere la punizione.Sono così belli,insieme uno appoggiato all'altro per farsi coraggio per cantare e ridono perché sanno che hanno già vinto.Vi voglio bene bimbi miei,detesto il casino che fate ma ormai è anche quello parte di me,apprezzo il silenzio di quando non ci siete ma dopo un po' diventa morto,vi dedico questa canzone di Renatino perché sa dirvi più e meglio quello che siete per me e per mamma.Non approfittatevene però,siete belli come il sole perché siete voi, perché vi abbiamo voluto bene e vi abbiamo insegnato a volervene,non tradite la bellezza che avete negli occhi e nel cuore.Il video la canzone è per te Riccardo,è per te Marco ed è per te Francesco.Grazie.