lunedì 25 febbraio 2013

Medjugorje,messaggio del 25/02/213

"Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera.Il peccato vi attira verso le cose terrene ma io sono venuta per guidarvi verso la santità e verso le cose di Dio ma voi lottate e sprecate le vostre energie, nella lotta tra il bene e il male, che sono dentro di voi. Perciò figlioli, pregate, pregate, pregate affinché la preghiera diventi gioia per voi e la vostra vita diventerà un semplice cammino verso Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

venerdì 22 febbraio 2013

Io naufrago,ancora aggrappato all' "anticristo" Silvio

Pubblico oggi questo post che avevo preparato settimana scorsa,la nota di mons.Crepaldi e l'editoriale de Il Timone mi hanno dato lo spunto e la conferma che non avessi particolarmente sbagliato impostazione.Condivido il loro sconforto e lo motivo violentemente ,cosa che forse a loro non è permessa:non c'è più il popolo cattolico, è stato o s'è declassato a "cristiano"....

"Sono contento che ci sia questa nuova tornata elettorale. tempo fa a pensarci mi veniva il mal di pancia. invece mi è data la possibilità di riflettere su come voglio essere uomo, davanti alle circostanze, a partire dalla mia esperienza di ...fede, ciò che ho di più caro. Non nuove leggi o nuovi parlamentari risponderanno a tutta l'attesa di pienezza che abbiamo, ma Cristo presente. Cristo mi rilancia nel desiderio di vivere adesso cercando tutto il bene possibile per tutti, la verità e la libertà: il rischio e la responsabilità sono miei, di me che ci sono (forse!) prima del 24 febbraio e che ci sarò (forse!!!) anche dopo. è comunque un nuovo inizio, e quindi non riesco ad asfaltare tutto sotto il cemento della sfiducia, della disillusione.La fede me lo impedisce, e gli amici che ho.Voterò dove mi sembrerà di poter percepire lo stesso respiro, la stessa fiducia, la stessa voglia di libertà. la stessa coscienza della positività del reale."

Questo scriveva oggi un mio grande amico su Facebook,io non so essere alto e profondo come lui,a fondo pagina riporto alcuni link di articoli letti recentemente che mi sono sembrati molto interessanti,allineato e coperto con Maurizio Lupi,grato per questo e per altro e per molto ancora a La nuova Bussola Quotidiana.
Detto questo proseguo a modo mio,per cominciare non considero Berlusconi origine del male,né del mondo,né dell'Italia e nemmeno di Arcore.Mi sento naufrago perchè il panorama politico è desolante e la prospettiva per il dopo elezioni non è per niente rassicurante in qualsiasi caso.
Riconosco a Berlusconi il genio e le capacità che gli hanno permesso di diventare,dal nulla,quello che è diventato,di aver riaperto l'esito di queste votazioni,ma vedere che la speranza è riposta in un uomo di 76 anni, che biascica mentre parla,sapendo che dietro di lui c'è il nulla o quasi fa veramente tristezza.Non m'importa molto delle fantasiose promesse fatte ,a 76 anni può starci il perdere il senso delle proporzioni a volte,quello che mi pare di vedere è che lui,il PDL,che è comunque una scatola semi vuota senza di lui,è l'estremo baluardo,precario e traballante contro i sinistri e contro l'arroganza supponente del nuovo messia disceso dalla Bocconi per ascendere alla Politica perchè se la fa lui è politica con la maiuscola,magari politica fatta sulla pelle dei sudditi che da tempo han perso in generale il ruolo di cittadini.Pochi giorni fa qualcuno ha iniziato ad usare sto spread come una clava contro Berlusconi,causa unica dei mali del mondo.A me pare che poche settimane fa un gioiello di Stato come Saipem abbia perso circa il 40% del proprio valore in un solo giorno a causa di conti truccati, pochi giorni dopo esplode la bomba Monte dei Paschi di Siena,che da "sempre" è banca rossa ma che non si deve dire perchè loro,i trinariciuti,hanno deciso che dobbiamo essere tutti scemi e che loro non avendo il peccato originale sono l'Italia dei giusti....e come dicevo prima,vinca destra o sinistra,saranno maggioranze così improbabili da rendere impossibile governare.La situazione economico finanziaria è già talmente instabile da reggersi a mala pena ,chissà se notizie del genere fanno bene o male alla nostra credibilità internazionale e chissà se queste bazzecole incidono o no sull'andamento dello spread...
Ma non serve che faccia l'avvocato del diavolo,pardon di Berlusconi,mi aggrappo a lui perchè coi sinistri mai,l'utile idiota lo facciano altri,di Monti temo l'ardore con cui sperimente le sue cure incurante dello stato del paziente,l'Europa è o era o avrebbe dovuto essere un bel progetto di unità,non è o non dovrebbe essere l'estremo potere centrale a cui sottomettere ogni libertà.Grillo? No grazie,se Berlusconi è ridicolo non vedo perchè dovrebbe essere affidabile il comico, telecomandato dal suo guru virtuale.Il centro? Non esiste centro,in un sistema bipolare gli schieramenti sono due,chi fa finta di stare al centro lo fa solo per vendersi al meglio,a prezzo maggiore.


http://www.tempi.it/caffarra-cari-fedeli-ecco-quali-sono-gli-orientamento-per-il-voto?fb_action_ids=524633760892698&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%22524633760892698%22%3A145884808904177%7D&action_type_map=%7B%22524633760892698%22%3A%22og.likes%22%7D&action_ref_map=[]

http://www.ilsussidiario.net/News/Politica/2013/1/31/CL-e-POLITICA-Lupi-Pdl-caro-Sansonetti-ecco-perche-sto-con-Berlusconi/359141/

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-bagnasco-spiazzai-cattolici-adulti-5690.htm#.UQeGXbwsBPM.facebook

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-allarme-cattolici-negoziabili-5720.htm

giovedì 21 febbraio 2013

L'artroscopia ...della Madonna

Non sono il tipo che sta a vedere segni dappertutto, ma quando mi hanno comunicato che l'operazione sarebbe stata il prossimo 25 un pò ho esultato del resto le possibilità che cadesse proprio su quel giorno erano solo del 3.57 % .Qualche giorno fa il prericovero,sei ore investite,due per il viaggio di andata e ritorno ,quattro per le pratiche burocratiche e le necessarie visite ed esami.Tutto procedeva nella noiosa routine,non eravamo ancora ai livelli di "Arcipelago gulag" ma cominciavo a disperare,poi la luce!L'anestesista!Che splendida anestesista,come mi farei anestetizzare volentieri...comunque,del resto anche la Madonna non era una racchietta qualsiasi,anche la bellezza ha il suo bel perchè.Entro nello studio,domande di prassi ,poi lo spiraglio, mi dice che dorme pochissime ore per notte,io penso immediatamente a Rino (Fisichella,si mons.Fisichella,come siete formali..),alla nuova evangelizzazione,cosa farei se non avessi la nuova evangelizzazione,è come una di quelle palline antistress,(sto scherzando)le dico che anch'io faticavo a dormire a causa di troppi film visti in gioventù,che non era il caso di guardare ,e di qualche amico che, strada facendo ho incontrato e che non ha certamente contribuito a rasserenarmi,poi ho deciso di affidarmi alla Madonna e adesso mi addormento ogni sera recitando Ave Maria una via l'altra,anche nei momenti peggiori ho sempre dormito serenamente o quasi.Lei,l'anestesista, è anche laureata in psicologia,si apre,non pensate male,magari!Mi racconta che collabora ufficialmente con un paio di sacerdoti esorcisti che le sottopongono i casi dubbi,io trasecolo,ma è possibile?Ancora? Non ne uscirò mai...Le dico che a Pasqua dovrei essere a Medjugorje e scopro che è anche medjugorjana pur non essendoci ancora potuta andare.Il tempo passa e fuori la gente aspetta,ma dentro il tempo è quasi sospeso,che incontro straordinario.Veniamo interrotti dall'ingresso di una sua collega,saluto, lei mi presenta alla collega e le dice riferendosi a me:"vedi questa è una persona speciale" e l'altra le risponde: "l'avevo capito subito dalla faccia e dagli occhi".Io mi sto per gasare tantissimo ma un pensiero mi riporta alla realtà...sono due donne,non gli hanno creduto gli apostoli e non comincerò certo io adesso.Prima di uscire mi fa firmare un modulo,sopra la mia firma c'è la sua....si chiama Maria!
Saluto ed esco serbando tutte queste cose nel mio cuore,come fa il mio cuore quando serba tutte queste cose ? Ve lo faccio sentire,buon ascolto.





Tranquilli torno coi piedi per terra,la fuori si torna in trincea ed è un ambientino che non mi dispiace ma a cui si addice più questo suono.Buona vita!


mercoledì 20 febbraio 2013

Dottrina sociale della Chiesa,Magistero? Siamo troppo intelligenti non c'interessano

Contro i cattolici che hanno svenduto i “principi non negoziabili” in cambio di qualche poltrona

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febbraio 20, 2013Giampaolo Crepaldi
Nota dell’arcivescovo di Trieste sulle prossime elezioni politiche. Il governo Monti, le indicazioni della Chiesa, i forum di Todi, i settimanali diocesani e i comportamenti “sorprendenti” di certi cattolici
Pubblichiamo la dichiarazione dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân sulle prossime elezioni politiche, a firma dell’arcivescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi
TRIESTE, 19 Febbraio 2013 - Un diffuso malessere
Davanti all’impegno civico, morale ed anche religioso del voto elettorale alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 molti cattolici provano sentimenti di confusione e di sconforto. Mai come in queste elezioni l’elettore cattolico, consapevole della posta in gioco e desideroso di applicare gli insegnamenti della Chiesa, si è trovato smarrito davanti ad un quadro politico che non lo soddisfa e nel quale i principi che egli ritiene fondamentali rischiano di smarrirsi. Lo sconforto è un sentimento umano che in certe situazioni è comprensibile, ma che deve essere vinto dalla fede, dalla speranza e dalla carità cristiane. Vogliamo fare alcune considerazioni sia per prendere atto dei motivi profondi di questo sconforto, sia per indicare una ripresa da attuare a cominciare dal 26 febbraio prossimo.
Con l’inizio del governo tecnico presieduto da Mario Monti nel novembre 2011 poteva iniziare oggettivamente un periodo di decantazione politica. Poteva essere il momento giusto per iniziare un’opera di chiarimento dottrinale e di riorganizzazione pratica dentro il mondo cattolico, in modo tale da affrontare le successive elezioni politiche di fine legislatura con una prospettiva praticabile e non disorientante.
L’urgenza di un simile percorso era resa evidente da due dinamiche di ampia portata. Da un lato l’acutizzarsi della crisi finanziaria ed economia, che era all’origine del governo Monti stesso e della inusitata prassi istituzionale che lo aveva costituito, la quale richiedeva da parte della cultura cattolica che si rifà in modo convinto alla Dottrina sociale della Chiesa uno sforzo originale di riflessione.
Dall’altro la chiara percezione, suffragata da ingenti pronunciamenti del Magistero, che la crisi era antropologica e richiedeva di insistere sulla centralità dei principi non negoziabili. Sul piano culturale era un’occasione molto opportuna per disporre una proposta culturale organica incentrata sui principi non negoziabili di cui bisognava dimostrare anche la capacità di illuminare gli aspetti di politica economica e sociale necessari per affrontare la grave emergenza della recessione e della disoccupazione. Questo, purtroppo, non è stato fatto e tale carenza è all’origine del disorientamento e della delusione di molti cattolici.
Non sono mancati gli orientamenti del magistero
Bisogna chiedersi se siano mancati gli orientamenti magisteriali e di pensiero necessari a farlo, se siano mancate invece le occasioni, o se sia mancata la volontà. Bisogna riconoscere che non sono mancati né gli orientamenti magisteriali né le occasioni. Le occasioni sono state sprecate dentro logiche tattiche limitate.
Con la convocazione di Todi 1 (17 ottobre 2011) era iniziato, forse non nel migliore dei modi, ma era iniziato un percorso di riflessione, che è poi continuato con Todi 2 (21-22 ottobre 2012) ed infine si è concluso piuttosto miseramente con l’annullamento del previsto Todi 3. Le occasioni, come si vede, ci sono state.
Quanto al magistero, oltre al grandioso patrimonio del più recente magistero pontificio, in questa difficile fase non sono mancate le precise indicazioni del cardinale Bagnasco, presidente dei Vescovi italiani. Proprio a Todi 1 egli aveva tenuto un discorso formidabile che, anche da solo, avrebbe potuto costituire la base di partenza per un cammino comune di chiarimento finalizzato alle elezioni di fine legislatura. Tra le altre cose il cardinale Bagnasco aveva detto che il bene comune non è un mucchio di valori e di principi senza un loro ordine intrinseco. Ce ne sono alcuni di primaria importanza, che servono a dare luce a tutti gli altri dato il loro carattere architettonico. Questi principi sono i cosiddetti “principi non negoziabili”.
Bisogna riconoscere che questo importante discorso del Cardinale non è stato assunto come punto di partenza e di riferimento per il lavoro successivo e le stesse conclusioni di Todi 1 si sono concentrate sui problemi politici del momento, in particolare sul passaggio al nuovo governo tecnico. Un lavoro più approfondito è stato fatto a Todi 2, da cui era emerso il manifesto “Una buona politica per tornare a crescere” che aveva avuto importanti adesioni. Ma a Todi 2 il quadro era già compromesso in quanto erano risultati evidenti due limiti, che poi emersero con sempre maggior forza man mano che la situazione politica declinava verso le elezioni.
I cosiddetti principi non negoziabili non vennero assunti come “principi” ma come “valori” e collocati, quindi, in un paniere allo stesso titolo di altri valori da perseguire politicamente. In questo modo essi perdevano la loro capacità di illuminare l’intero progetto politico e, soprattutto, perdevano il loro valore discriminante e di demarcazione tra un impegno politico che si potesse chiamare cattolico e uno no, si riducevano a valori che potevano esserci o anche non esserci e che potevano essere combinati o scambiati con altri valori. Non essendo stato precisato il quadro teorico, mentre le tensioni politiche si facevano più aspre, anche il quadro delle adesioni al percorso di Todi cominciò ad incrinarsi, fino a dissolversi in prossimità di Todi 3.
Che le indicazioni magisteriali non siano mancate in questa fase che va dal giuramento del governo Monti alle elezioni di fine legislatura, nemmeno nella più recente fase preelettorale, è dimostrato dall’alto valore del discorso del Cardinale Bagnasco al Consiglio permanente della CEI del 28 gennaio 2013. Qui il cardinale non solo ribadisce la dottrina dei principi non negoziabili, ma ne propone anche una articolazione etico-politica molto utile a chiarire le urgenze del momento. Leggendo però questo discorso non si può evitare di notare la sua lontananza dalla concreta prassi di molti uomini politici cattolici, che ormai si erano allocati politicamente in modo anche decisamente difforme rispetto alle indicazioni del cardinale Bagnasco.
Comportamenti sorprendenti
Abbiamo assistito ad una vasta gamma di comportamenti sorprendenti: chi si è candidato in partiti che contengono nel loro programma punti indubbiamente lesivi della legge morale naturale e della stessa salvaguardia della identità della persona; chi ha utilizzato gli incontri di Todi per ritagliarsi una posizione politica personale; chi ha immediatamente messo da parte i principi non negoziabili non appena ha visto la possibilità di aggregarsi ad un contenitore ove erano presenti anche forze laiche o laiciste con cui bisognava combinarsi; chi ha iniziato una lotta contro altri cattolici presenti nel suo stesso partito; chi ha utilizzato l’appartenenza a movimenti ecclesiali per lanciarsi in politica dentro raggruppamenti che avrebbero portato avanti istanze contrarie all’ispirazione del movimento ecclesiale originario. Ne è conseguito un quadro disorientante e deludente.
Sul piano teorico c’è stato chi ha detto che i principi non negoziabili sono importanti ma non urgenti, chi ha affermato che essi non devono essere presenti in un programma di governo ma devono essere affrontati in Parlamento, chi ha negato che esista una “dottrina” dei principi non negoziabili, chi ha messo in dubbio che esista un elenco preciso di tali principi, chi ha continuato a chiamarli “valori”, chi ne ha aggiunto altri di proprio conio a quelli elencati da Benedetto XVI, chi ha sostenuto che essi limitano l’autonomia dei laici in politica e quindi sarebbero addirittura contrari al Vaticano II, chi ha detto che non rispettano la laicità della politica, chi ha detto che non esistono principi non negoziabili in quanto l’annuncio cristiano è da farsi sempre dentro una situazione, chi ha detto che al massimo essi servono ad una convergenza dei cattolici in Parlamento ma non sono discriminanti per la scelta del partito di appartenenza e così via.
Si sono ripercossi su questo tema i soliti grandi temi teologici che stanno dividendo da tempo il mondo cattolico, che il magistero pontificio ha già chiarito ma i cui chiarimenti stentano a filtrare nel corpo ecclesiale a causa di una sorda opposizione. Gli strumenti di informazione cattolica, come per esempio i Settimanali diocesani, hanno spesso dato voce a tutte le posizioni, oppure si sono astenuti limitandosi a sottolineare il dovere del voto o ha chiedere “dialogo, condivisione e sobrietà” e in questo modo hanno accentuato il disorientamento dei fedeli.
Un grave pericolo
In questi ultimi mesi numerosi Stati si sono decisamente incamminati sulla strada di leggi tragicamente lesive della dignità della persona, del matrimonio e della famiglia. Il riconoscimento giuridico del “matrimonio omosessuale” è un fatto dirompente dato che apre alla possibilità della filiazione, non solo tramite adozione ma soprattutto tramite inseminazione artificiale. Coloro che usufruiranno di queste leggi saranno una minoranza ma il cambiamento culturale sarà travolgente: si va incontro al rischio di perdere il senso della paternità e della maternità e di considerare la filiazione un fatto tecnico che apre la strada a forme di violenza inaudita. Ebbene, mentre questa valanga travolgente si abbatte sulla natura umana, i cattolici italiani si sono divisi sulle tattiche di piccolo cabotaggio, hanno messo da parte le indicazioni del magistero, non hanno saputo individuare le vere emergenze e hanno escogitato i più sottili sofismi.
Esiste la concreta possibilità che nel prossimo Parlamento i cattolici siano pochi e divisi e che venga a mancare un pur piccolo nucleo che possa essere punto di riferimento riconoscibile per la difesa dei principi connessi con la natura umana. C’è la concreta possibilità che nel giro di pochi mesi, nella prossima legislatura, vengano approvate a raffica leggi che importino anche in Italia la devastata situazione dell’Inghilterra o della Francia: che il limite dei tre embrioni previsto dalla legge 40 venga sfondato, che diventi possibile divorziare con una mail; che la pillola abortiva RU486 sia data in mano alle ragazzine come l’aspirina; che un bimbo possa avere 6 genitori, che sia possibile partorire a pagamento per conto terzi, che il giudice decida di affidare un bimbo a due omosessuali e così via.
Serve un nuovo inizio
Difficile, davanti a questo quadro possibile, non parlare di grave inadeguatezza dei cattolici italiani in questa ultima fase della vita politica italiana. Questa fase che doveva essere di decantazione della politica e avrebbe dovuto favorire un chiarimento e una convergenza dei cattolici è stata sprecata. Il disorientamento e la delusione esprimono la diffusa percezione di questa occasione perduta. Non rimane che pensare al 26 febbraio, il giorno dopo le elezioni. Bisognerà ricominciare a lavorare in un senso molto diverso. Per questo ci siamo attardati sull’analisi di questo ultimo periodo, perché possa scaturire dal 26 febbraio qualcosa di veramente nuovo. Il nostro Osservatorio è a disposizione a collaborare con chiunque voglia unirsi a noi in questo sforzo.
+ S.E. Mons. Giampaolo Crepaldi
Presidente dell’Osservatorio
tratto da Zenit.org


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Cattolici 2.0

Il titolo è forse eccessivo ma rende l'idea,comunque sia vi propongo un paio di applicazioni per cellulare che ho da poco scoperto,francamente non avevo nemmeno idea di cosa fosse un'applicazione o un app come sembra si dica.Casualmente sono arrivato su Google play e ancor più casualmente ho trovato le due app che vi propongo,sono uno spettacolo,gratuite e cattolicissime.

Il seguente è il link del rosario con audio:voci parzialmente personalizzabili,in italiano,inglese e spagnolo.Molto ben fatto sia come grafica che per i contenuti seri e ampi.
https://play.google.com/store/apps/details?id=app.rosario.it&feature=related_apps#?t=W251bGwsMSwxLDEwOSwiYXBwLnJvc2FyaW8uaXQiXQ..



Quest'altro è il link per il Vangelo quiz (tendenzialmente odierei queste cose ma questa merita),io lo uso con i bambini,ma ammetto che certe cose non le conosco nemmeno io ed è un buon ripasso.Sono serie di dieci domande con tre possibilità di risposta e valutazione finale a seguito di ogni risposta c'è il relativo brano di Vangelo.Vedere i bambini che ci giocano,"rubandomi" il cellulare è confortante.
https://play.google.com/store/apps/details?id=appinventor.ai_marcello_p71.VangeloQuiz&feature=more_from_developer#?t=W251bGwsMSwxLDEwMiwiYXBwaW52ZW50b3IuYWlfbWFyY2VsbG9fcDcxLlZhbmdlbG9RdWl6Il0.

domenica 17 febbraio 2013

Il papa? Chissenefrega, meglio chitarrine e spettacolini

Riporto l'ultimo articolo di Antonio Socci,interessante come sembra ma quello che m'interessa di più è quello che dice Benedetto XVI  e lo evidenzierò ,so che non serve a niente ma mi è di conforto ciò che dice.

GRANDI MANOVRE DEL CONCLAVE. IL PAPA TEME I MEDIA (LA TRISTE LEZIONE DEGLI ANNI DEL CONCILIO)

16 febbraio 2013 / In News
E’ possibile che Benedetto XVI tema l’interferenza dei mass media sul prossimo Conclave? Vuol mettere in guardia la Chiesa e specialmente i cardinali dal rischio che siano questi pervasivi strumenti a influenzarli nelle scelte decisive che devono fare?
La domanda sorge considerando gli straordinari interventi che in queste ore sta ci regala Benedetto XVI quasi a voler preparare spiritualmente i porporati alla scelta migliore.
Mi riferisco in particolare alla sorprendente conversazione di giovedì scorso con i parroci romani, durante la quale ha denunciato, pur col suo stile mite, gli effetti devastanti che i media hanno prodotto al tempo del Concilio sulla Chiesa.

IL PRECEDENTE

Rileggiamo le sue parole:
Vorrei adesso aggiungere ancora un terzo punto: c’era il Concilio dei Padri – il vero Concilio –, ma c’era anche il Concilio dei media. Era quasi un Concilio a sé, e il mondo ha percepito il Concilio tramite questi, tramite i media. Quindi il Concilio immediatamente efficiente arrivato al popolo, è stato quello dei media, non quello dei Padri.
E mentre il Concilio dei Padri si realizzava all’interno della fede, era un Concilio della fede che cerca l’intellectus, (…) il Concilio dei giornalisti non si è realizzato, naturalmente, all’interno della fede, ma all’interno delle categorie dei media di oggi, cioè fuori dalla fede, con un’ermeneutica diversa.
Era un’ermeneutica politica: per i media, il Concilio era una lotta politica, una lotta di potere tra diverse correnti nella Chiesa. Era ovvio che i media prendessero posizione per quella parte che a loro appariva quella più confacente con il loro mondo”.
Il Papa ha pure ricordato quali erano (e sono) i caposaldi ideologici dei media:
“C’erano quelli che cercavano la decentralizzazione della Chiesa, il potere per i Vescovi e poi, tramite la parola ‘Popolo di Dio’, il potere del popolo, dei laici (…). Naturalmente, per loro era questa la parte da approvare, da promulgare, da favorire.
E così anche per la liturgia: non interessava la liturgia come atto della fede, ma come una cosa dove si fanno cose comprensibili, una cosa di attività della comunità, una cosa profana (…).
Sacralità quindi da terminare, profanità anche del culto: il culto non è culto, ma un atto dell’insieme, della partecipazione comune, e così anche partecipazione come attività. Queste traduzioni, banalizzazioni dell’idea del Concilio”, ha aggiunto il Pontefice “sono state virulente nella prassi dell’applicazione della Riforma liturgica; esse erano nate in una visione del Concilio al di fuori della sua propria chiave, della fede.
E così, anche nella questione della Scrittura: la Scrittura è un libro, storico, da trattare storicamente e nient’altro, e così via”.
Ed ecco il bilancio tragico che il Papa ha tirato:
“Sappiamo come questo Concilio dei media fosse accessibile a tutti. Quindi, questo era quello dominante, più efficiente, ed ha creato tante calamità, tanti problemi, realmente tante miserie: seminari chiusi, conventi chiusi, liturgia banalizzata … e il vero Concilio ha avuto difficoltà a concretizzarsi, a realizzarsi; il Concilio virtuale era più forte del Concilio reale”.
Naturalmente il Pontefice ha concluso proclamando il fallimento del “Concilio dei media” e ha sottolineato che “la vera forza” e il “vero rinnovamento della Chiesa” si trovano nei testi del Concilio autentico. Perciò ha incitato a non scoraggiarsi: “insieme andiamo avanti con il Signore, nella certezza: Vince il Signore!”
Tuttavia fa impressione quella diagnosi (“tante calamità, tanti problemi, realmente tante miserie: seminari chiusi, conventi chiusi, liturgia banalizzata”).

MAGISTERO PARALLELO

Il discorso del Papa ricorda precedenti analisi di grandi personalità cattoliche, come il cardinale De Lubac che parlava di “magistero parallelo”, a proposito di certi teologi e intellettuali.
O la famosa pagina di monsignor Luigi Maria Carli, secondo il quale al Concilio si è poi accompagnata “l’attività del cosiddetto ‘paraconcilio’, cioè di quell’ambiente di persone e di idee che, dopo aver cercato di influire sul Concilio mentre esso si svolgeva, è rimasto in piedi anche a Concilio finito, ingrandendosi e direi quasi istituzionalizzandosi.
Questo paraconcilio, con le sue vittorie e le sue sconfitte, con le sue soddisfazioni e le sue insoddisfazioni, con i suoi propositi e i suoi spropositi” concludeva Carli “è quello che anima la crisi attuale e contrappone la sua opera alla serena fruttificazione delle idee seminate dal Concilio. Il paraconcilio, pretendendo di essere l’autentica vestale dello spirito del Concilio, deve necessariamente abusare dei testi conciliari. Ma di quali mai santissime cose l’uomo non è capace di abusare?”.
E’ facile riconoscere in questo identikit l’intellettualismo progressista che imperversa sui media. Ma rispetto alle denunce di De Lubac e Carli, il discorso di Benedetto XVI, giovedì scorso, ha sottolineato soprattutto l’azione perniciosa dei media, gli stessi che potrebbero interferire nelle scelte del prossimo Conclave.

CHI ELEGGE IL PAPA?

Benedetto XVI dunque cerca di difendere la Chiesa Cattolica dalla “chiesa catodica”. Ma come si può temere una simile “interferenza”, obietterà qualcuno, se i credenti sostengono che è lo Spirito Santo a eleggere i Successori di Pietro?
Diversamente da quanto molti pensano (e scrivono) a eleggere il Papa, per la dottrina della Chiesa, non è affatto (automaticamente) lo Spirito Santo, ma sono gli uomini, vestiti di porpora, che si trovano riuniti nella Cappella Sistina.
Papa Benedetto lo sa bene: lo Spirito Santo, che viene invocato in Conclave, dà la sua ispirazione, ma poi i prelati sono liberi di ascoltarlo o invece di far prevalere altri loro interessi. Per questo San Vincenzo di Lérins diceva che “Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge”.
Poi, una volta eletto regolarmente, qualunque Papa, per la dottrina cattolica, riceve l’assistenza straordinaria dello Spirito Santo. Dio saprà scrivere diritto anche su righe storte.
Ma gli errori degli uomini di Chiesa e le resistenze all’ispirazione divina, anche nella scelta dei pontefici, provocano comunque guai immensi, tragedie e sofferenze, per la Chiesa e per il mondo.
Come appare chiaro dalla storia della Chiesa stessa e da alcuni pontificati che ben difficilmente si possono considerare “decisi” dallo Spirito Santo.
Non a caso un grande principe della Chiesa (e valentissimo teologo) come il cardinale Siri, proprio nell’omelia dei novendiali per la morte di Paolo VI, nel 1978, rivolgendosi ai cardinali elettori, che presto si sarebbero riuniti in Conclave, disse: “mi pare doveroso che io mi rivolga ai Venerati Confratelli del Sacro Collegio e ricordi loro come il compito al quale ci accingiamo non sarebbe decorosamente accolto dicendo: ‘ci pensa lo Spirito Santo!’. Ed abbandonandoci senza lavoro e senza sofferenza al primo impulso, alla irragionevole suggestione”.
Come le facili suggestioni mediatiche. Colpisce e commuove rileggere adesso quella straordinaria omelia del cardinal Ratzinger alla Messa “Pro eligendo romano pontefice” del 18 aprile 2005, la stessa in cui denunciò la “dittatura del relativismo” che è il grande dramma di oggi e che suscitò il dissenso di tanti media.
Il suo pontificato sta in queste parole:
l’amore, l’amicizia di Dio” disse Ratzinger “ci è stata data perché arrivi anche agli altri. E dobbiamo portare un frutto che rimanga. Tutti gli uomini vogliono lasciare una traccia che rimanga. Ma che cosa rimane? Il denaro no. Anche gli edifici non rimangono; i libri nemmeno.
L’unica cosa, che rimane in eterno, è l’anima umana, l’uomo creato da Dio per l’eternità. Il frutto che rimane è perciò quanto abbiamo seminato nelle anime umane – l’amore, la conoscenza; il gesto capace di toccare il cuore; la parola che apre l’anima alla gioia del Signore.
Allora andiamo e preghiamo il Signore, perché ci aiuti a portare frutto, un frutto che rimane. Solo così la terra viene cambiata da valle di lacrime in giardino di Dio”.

Antonio Socci
Da “Libero”, 16 febbraio 2013

venerdì 15 febbraio 2013

I miei regali...soliti


http://www.gesuemaria.it/chi-siamo.html

Oggi vi regalo questo sito che ho conosciuto, indirettamente, grazie alle dimissione di Benedetto XVI. Un amico ha condiviso su Fb un documento di padre Giulio Maria Scozzaro,l'ho letto ed ero sorpreso dalla nettezza delle sue parole,non sottoscriverei per intero il suo pensiero ma mi ci trovavo essenzialmente d'accordo.Ho chiesto ad un amico fidato se lo conoscesse e che tipo fosse,l'amico ha garantito ed ho fatto una piccola ricerca per saperne di più,l'esito è il sito che vi propongo di cui metterò un banner sul blog.Il sito è molto ben fatto e completo,spirituale e dottrinale,puntuale e preciso,l'unico neo,ma non lo è riguarda l' "hobby" di padre Giulio,che tanto per cambiare è il solito,non ce ne uscirò mai...:esorcista.L' "hobby" come l'ho definito è una santa missione ed ho una stima altissima di chi è chiamato a questo servizio,però o si decidono a prendermi in "cura" o qualcuno prima o poi dovrà pur spiegarmi perché li trovo tutti io....Comunque sia a tanta gente sarà utile consultare le informazioni contenute quindi:Padre Giulio ben venuto a bordo!

mercoledì 13 febbraio 2013

Benedetto XVI e poco altro...forse ci siamo



Ho letto molto in questi giorni dalle dimissioni di Benedetto XVI, ho letto e condivido,in parte almeno,le richieste di silenzio e preghiere.Certamente è un grande atto di libertà,di umiltà fatto per amore della Chiesa ,ma non sono convinto sia tutto così liscio,il gesto non è così liscio.Il gesto, lo dice il papa stesso, è molto grave.
Certo ci vuole forza per riportare la nave sulla giusta rotta e se chi ti sta accanto in larga parte,spinge per rotte alternative più che per seguire Pietro,allora capisco,posso provare a capire, che ci sia bisogno di un capitano più "rude".Ma la Chiesa non la guidava lo Spirito Santo? Perchè se il criterio adottato (età e forza fisica,sorprendentemente anche spirituale) è valido per il capo lo è tanto più per il pretino di montagna e per chichessia.Non mi quadra,semplice dietrologia,non lo so,non credo mi pare di essere in ottima compagnia.Ma leggete i link riportati sono molto più chiari e competenti di quanto non possa essere io.
Dimenticavo,in molti si divertono a "leggere" segni vari,da nessuno o quasi ho letto l'interpretazione di questo segno:
Rimane valida e ottima l'indicazione a pregare per il papa attuale,futuro,per la Chiesa e per tutti noi.
Non praevalebunt !!!
Grazie Santo Padre!
http://www.lanuovabussolaquotidiana.it/it/articoli-dimissioni-del-papa-evento-apocalittico-5787.htm
http://www.sentinelledelmattino.org/blog/2013/02/il-papa-e-sempre-il-papa/
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/2/11/DIMISSIONI-PAPA-Che-la-sua-decisione-sia-la-nostra-speranza/362612/
http://www.tempi.it/blog/non-perdetevi-dietro-a-opinioni-inutili-per-capire-il-gesto-del-papa-rileggete-cosa-ha-detto-venerdi#.URpnS1rm6JA
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2013/2/11/DIMISSIONI-BENEDETTO-XVI-Blondet-la-profezia-del-Papa-Nero-Rileggiamo-invece-i-segreti-di-Fatima/362686/
http://www.ilsussidiario.net/News/roma/2013/2/12/DAL-VATICANO-Il-Papa-non-va-in-pensione-e-scommette-su-ciascuno-di-noi/362873/
http://www.corrispondenzaromana.it/considerazioni-sullatto-di-rinuncia-di-benedetto-xvi/
http://www.antoniosocci.com/2013/02/quando-nel-settembre-2011-seppi-delle-dimissioni-e-perche-oggi-quelle-inquietanti-profezie/

mercoledì 6 febbraio 2013

La sacralità "atea" ed il giovanilismo dissacratorio

Ho scoperto da poco questo brano di Jordan Rudess,anche tastierista dei Dream Theatre,che non mi sembra sia un gruppo rivolto alla terza età,sentite la sacralità,oserei dire la capacità di "introdurre al Mistero" presente in queste note,composte per ricordare le vittime dell'11 Settembre 2001




E com'è forte e personale e dolcissima la nostalgia di questa canzone o mimetica preghiera di un cuore forse cieco, o meglio, forse accecato dalla stanchezza.Nostalgia dell'Amore :...da quando non mi copre il tuo sguardo,...il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo amore
siamo orfani ora ,...e sono giorni che cammino senza meta portandoti nel cuore.

Io non lo conosco ma mi affascina la dolce,disillusa forse,brama d'Infinito di quest'uomo.



Ti prego chiamami tesoro adesso
mentre piove e l'aria è fredda e ogni goccia d'acqua che mi sta bagnando mi parla un po' di te
sono giorni che cammino senza meta portandoti per mano
se anche torneremo uguali a prima non importa
se dovrò mandarmi in cenere per ritornare a vivere
La pioggia mi feriva e non avevo più parole ora è diventata neve e cade morbida..
E io sono quello a cui fai accender sigarette e sono quello per cui le hai accese tu
Il sano non crede al malato e si annoia alla malattia
se avevi dei ricordi ora ora son passati a me e sono nudo per strada da quando non mi copre il tuo sguardo
E nuda è la strada e i binari e le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo sguardo
Siamo orfani ora
io te e la strada se non si divide
il buio si tradira' sempre la luce
Io te e la strada se non si divide
il buio si tradira' sempre la luce
E nuda è la strada e i binari e le insegne e nuda sei tu
il mondo ora è nudo se non lo copre il tuo amore
siamo orfani ora
Siamo orfani ora io te
e la strada se non si divide il buio si tradira' sempre la luce
Ti prego chiamami tesoro
adesso mentre piove e l'aria è fredda
e sono giorni che cammino senza meta portandoti nel cuore

Ah!Già vi chiederete cosa c'entrasse la seconda parte del titolo,lasciamo perdere chi segue da tempo questo blog e chi mi conosce sa dove volevo andare a parare e non mi va e forse non è nemmeno il caso di ritornarci,così presto almeno.

sabato 2 febbraio 2013

Medjugorje,messaggio del 02/02/2012

"Cari figli, l'amore mi conduce a voi, l'amore che desidero insegnare anche a voi: il vero amore. L'amore che mio Figlio vi ha mostrato quando è morto sulla croce per amore verso di voi. L'amore che è sempre pronto a perdonare e a chiedere perdono. Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l'amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero amore. Consacratemi i vostri cuori ed io vi guiderò. Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio. Non temete per voi stessi. Mio Figlio non dimentica nelle difficoltà coloro che amano. Sarò accanto a voi. Pregherò il Padre Celeste perché la luce dell'eterna verità e dell'amore vi illumini. Pregate per i vostri pastori perché, attraverso il vostro digiuno e la vostra preghiera, possano guidarvi nell'amore. Vi ringrazio".