sabato 13 marzo 2010

Punjab: domestica cristiana bruciata viva per impedirle di denunciare uno stupro

12/03/2010 12:17

PAKISTAN

di Fareed Khan

Kiran George ha riportato ustioni sull’80% del corpo ed è morta dopo due giorni di lenta agonia. La ragazza è stata violentata dal figlio del padrone musulmano. Quando ha minacciato la querela, il giovane l’ha uccisa. In un secondo episodio una folla di musulmani ha incendiato una casa cristiana e bruciato copie della Bibbia.
Lahore (AsiaNews) – Una ragazza cristiana è stata violentata e bruciata viva dal figlio del padrone musulmano, presso il quale lavorava come domestica. La giovane è morta ieri in ospedale, dopo due giorni di agonia, per le ustioni riportate sull’80% del corpo. Il fatto è avvenuto in una cittadina del Punjab e presenta dettagli analoghi alla triste vicenda di Shazia Bashir, la 12enne cristiana violentata e uccisa da un potente avvocato di Lahore; un crimine ancora oggi impunito.

Kiran George lavorava per una famiglia musulmana di Sheikhupura, cittadina del Punjab. La giovane è morta ieri al Mayo Hospital di Lahore, dove era ricoverata dal 9 marzo scorso in gravissime condizioni. A scatenare la follia omicida del figlio del datore di lavoro la minaccia di una denuncia per violenza sessuale.

Mohammad Ahmda Raza avrebbe stuprato la ragazza cristiana che, in un primo momento, si era confidata solo con le amiche nel timore di perdere l’impiego. Le condizioni di estrema povertà nelle quali versa la famiglia di origine, avevano indotto la giovane a rimanere in silenzio. Quando Kiran George ha minacciato il proprio aguzzino di raccontare la vicenda alla polizia, il giovane le ha sbarrato la fuga chiudendo la porta di casa, l’ha cosparsa di benzina con l’aiuto della sorella e le ha dato fuoco.

Il padrone musulmano, invece di portare la ragazza in ospedale, ha chiamato i genitori dicendo loro che i vestiti si erano incendiati mentre puliva la cucina. Kiran George ha vissuto due giorni di lenta agonia; prima di morire, però, ha raccontato l’intera vicenda alla polizia che ha aperto un fascicolo di inchiesta sul giovane.

Sempre nel Punjab una folla di musulmani ha svaligiato e incendiato l’abitazione di una famiglia cristiana. L’assalto è avvenuto il 10 marzo scorso a Narang Mandi, cittadina del distretto di Sheikhupura. A scatenare la rabbia degli estremisti, che avrebbero bruciato anche alcune copie della Bibbia, il presunto coinvolgimento di un cristiano nell’assassinio del figlio di un latifondista della zona.

Peter Jacob, segretario esecutivo di Giustizia e pace della Chiesa cattolica pakistana (Ncjp), conferma ad AsiaNews che “la casa di una famiglia cristiana è stata incendiata” come vendetta perché “un giovane avrebbe ucciso un musulmano”. L’attivista cattolico chiarisce che l’indagato, Yasir Abid, è “sottoposto al regime di custodia cautelare”. La vittima è figlio di un latifondista musulmano del villaggio di Kirtu Pandori, nell’area di Narang Mandi.

Le famiglie cristiane denunciano “l’incendio deliberato” di alcune copie della Bibbia custodite all’interno delle abitazioni. La polizia ha avviato le indagini e valuterà se aprire un fascicolo di inchiesta anche per il reato di blasfemia. In questo caso, spiega Peter Jacob, la magistratura “non agirà in base alla sezione 295-B del codice penale pakistano”, che prevede pene fino all’ergastolo per chi dissacra il Corano, ma non contempla i libri sacri di altre confessioni religiose.

“Siamo contro le leggi sulla blasfemia – conclude l’attivista di Ncjp – e questo vale a prescindere dal testo sacro o da chi si è reso colpevole del crimine”. Tuttavia egli auspica “indagini approfondite” e la punizione di chi “ha incendiato la casa della famiglia cristiana”.


Commento mio:

Queste cose forse succedono davvero,ma non sono un problema,i problemi sono altri,comunque sono rari episodi,dobbiamo essere noi ad essere buoni (o buonisti?)(perchè Kiran George e Shazia Bashir erano evidentemente cattive....) e così anche loro diventeranno buoni e vivremo tutti in pace mano nella mano.Mi chiedo solo,mi chiedo anche,ma quanti saranno ancora tutti sti rompiballe di cristiani. che in un modo o nell'altro vengono ammazzati,oppressi,torturati(...),perché finché ce ne sono non ci sarà mai pace,perché il problema sono loro,sono loro che pretendono di esistere e gli altri giustamente gli danno fuoco.Speriamo che li facciano tutti fuori al più presto, così nel mondo regnerà la pace e vivremo tutti felici e contenti forse anche tutti vestiti di rosa.
Una volta questi fratelli li chiamavano martiri e venivano onorati,adesso non esistono e se proprio devono esistere sono un fastidio, per i cristiani paciarotti prima di tutto,sono implicitamente politicamente scorretti,facendosi ammazzare "obbligherebbero"noi a prendere posizione e magari a sporcarci le mani,non sia mai.Certo se due idioti,si fanno la gita in Mauritania,come fosse Stresa,e vengono sequestrati sempre dai soliti due o tre cattivi che episodicamente qua e là inciampano in un sequestro possibilmente con decapitazione finale,senza per questo dover appartenere a nessuna religione,ci mancherebbe,(le vittime sono cristiane i carnefici..non c'entra la religione,mai,mah)allora bisogna impazzire per andare a liberarli,magari sacrificare altre persone e pagare soldoni per liberare gli idioti in gita.Se invece non sono idioti ma cristiani e non sono due, ma duemila,due milioni o duecento milioni,allora non è più così urgente intervenire,sono tappezzeria,meglio commuoversi per i bambini che muoiono di fame,fa tanto più buono,mette un po a posto la coscienza o quel che ne è rimasto e non ci sporchiamo le mani.Se avete un famigliare,un amico in ospedale,che fate gli dite la preghierina e fanculo o fate l'impossibile per essergli fisicamente accanto e se la povera infermiera sbaglia un prelievo al bimbo siete pronti a ringhiare per il dolore inflitto al cucciolo,se capitasse di peggio ribaltereste l'ospedale e il mondo per avere "giustizia".Però avete ragione perché a pensarci bene probabilmente se capitasse qualcosa di spiacevole ad un amico, già la reazione sarebbe allentata,se poi l'amico è un conoscente o poco più...questi qua sono a qualche centinaio o migliaio di chilometri non vale la pena inquietarsi,diciamo la preghierina e fanculo.Che questo sia il relativismo di cui spesso parla il Papa?Relativismo?Troppo complicato,diciamo la preghierina e tiriamo su il piumone,buonanotte.Ma chi ce lo fa fare....

p.s.

Metterò nel blog il link ad ASIANEWS e Aiuto alla Chiesa che Soffre,perchè io sono un pirla con la fissazione di queste cose,ma sembra esserci altra gente,seria,che ha a cuore questi fratelli.

Mi scuso per i "francesismi" usati troppo spesso,non ho il sangue freddo e ste cose mi fanno imbestialire,non sono ancora abbastanza "cristiano" per essere relativista,nichilista e cinico,io reagisco.

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