mercoledì 22 febbraio 2012

Intervista a don Gabriele Amorth - 13


Domanda: Le famiglie di oggi sono in forte crisi: divisioni, tradimenti... Lei pensa che
queste divisioni siano opera del demonio o del comportamento, del modo di pensare, del carattere delle persone?

Don Amorth: Non c'è dubbio che siano opera del demonio, ma realizzata con il consenso umano. Il demonio non potrebbe fare niente senza il nostro consenso. Voi vedete che la gente non va più in chiesa, va dai maghi, dai cartomanti, frequenta sedute spiritiche,partecipa a sette sataniche, visiona film e legge libri che vanno per la maggiore dal punto di vista della diffusione, pure se insultano apertamente Gesù Cristo e la Chiesa. Il demonio ha la sua parte certamente, però la colpa è di chi ascolta. E' colpa del demonio se Adamo ed Eva hanno tradito la parola di Dio? Certamente il demonio ha la sua colpa, li ha tentati, li ha convinti: “non ha ragione Dio, ho ragione io, non è vero che morirete ma sarete simili a Dio”. Quindi il demonio fa la sua parte suggerendoci che è un vantaggio peccare, è un acquisto di esperienza, che il peccato non esiste. Il demonio fa la sua parte ma la decisione è nostra, la decisione è personale. Come è importante conoscere bene la parola di Dio per poterci regolare nella vita e vivere conformemente al Suo volere! Vi cito un solo esempio che riguarda i Comandamenti di Dio. Essi sono solo dieci, ma sono gravi tutti e dieci. Uno dei comandamenti di Dio più calpestati oggi è il terzo, vi ricordate qual
è? “Ricordati di santificare le feste”. Oggi capita che molte volte quando uno si confessa,
se non è il sacerdote che chiede: “Ci vai sempre a messa?”, uno non se lo confessa
neppure. Tale omissione non viene più ritenuta una colpa grave, come uno non ritiene più
una colpa grave tradire il marito o la moglie. Le leggi che approvano le dottrine contrarie
al Vangelo quali il divorzio e l'aborto, danno l'impressione che divorzio ed aborto siano
cose lecite. La legge lo consente, ma quale legge? La legge umana, non la legge di Dio e
noi saremo giudicati in base alla legge di Dio non alla legge umana. Certamente c'è il
bisogno, direi il bisogno numero uno al giorno d'oggi, del risanamento delle famiglie e
come si fa? Occorre sposarsi bene. Tante volte le famiglie si rompono perché i coniugi si
dividono per motivi che erano benissimo prevedibili prima del matrimonio. Non hanno
voluto ascoltare alcuno: i genitori, gli amici. Dopo si sono trovati male e si sono divisi.
Prima di tutto è necessario sposarsi bene e come si fa a sposarsi bene? E' importante il
carattere, sono importanti tante qualità, ma il matrimonio è un sacramento, quindi è
importante la fede. Padre Pio era inflessibile al riguardo. Se una ragazza gli diceva “Padre
Pio sono fidanzata, ci vogliamo bene, ci rispettiamo, siamo vicini a sposarci, lui però è
credente, ma non è praticante”. Padre Pio era inesorabile: “Lascialo!” Come si può fare a
creare una famiglia cristiana se i genitori non sono tutti e due credenti e praticanti in
maniera che preghino in famiglia? I bambini dopo la comunione spariscono
completamente dalla chiesa, dalla preghiera, da ogni pratica cristiana. Ci sono solo delle
eccezioni, i gruppi. Quello che ancora ci salva qui in Italia sono i gruppi. Se non ci fossero
i gruppi, Rinnovamento, Comunione e Liberazione, Focolarini, …. sarebbe veramente un
vuoto totale, o quasi totale. Quindi, prima di tutto, sposarsi bene e poi vivere bene la vita
cristiana, abituare i bambini a pregare insieme ai genitori. Infatti i bambini vedono che la
preghiera non è solo per bambini o solo per adulti perché vedono mamma e papà che
pregano insieme a loro. Nella mia esperienza di confessore mi è sempre capitato, senza
eccezioni, che quando delle mamme e dei papà mi dicevano: “Il mio figliolo non va più in
chiesa, non prega più” ed io ho chiesto loro: “Ma quando erano bambini voi pregavate
insieme a loro?” Sempre mi hanno detto di no. Non li abituavano a pregare insieme a loro.
La famiglia che prega è una famiglia unita, amava dire Pio XII. Il risanamento quindi
comincia da lì, dallo sposarsi bene, dal vivere bene. Ci sono tante altre motivazioni, ci
sono tanti altri aspetti da vedere nel matrimonio, ma uno degli aspetti fondamentali è che
il matrimonio è un sacramento e quindi deve essere fatto da due persone credenti e
praticanti, allora sì che la famiglia può essere una famiglia sana. Noi, cinque fratelli, non
si poteva andare a letto se prima non s'erano dette le preghiere insieme, e ad intonare il
rosario era il papà. Tutti i miei fratelli hanno costruito famiglie cristiane.

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