Giuro non ce l'ho con il giornale dei vescovi ,da cui mi tengo a debita distanza comunque,ma preferisco il linguaggio cattolico,schietto e diretto del compianto don Natale:"convivono come i cani e i gatti" !
Leggevo oggi sul Tgcom della polemica riguardo all'editoriale di Avvenire di ieri che aveva per oggetto un evento sinistro lesbico tra un'italiana e un qualcosa di simile tedesca.Al volo la mia reazione è stata contro l'editoriale,poi vi spiego il perché,ma per precauzione ho voluto leggere l'originale scritto ed è stato molto peggio....La mia reazione immediata è stata come nel precedente post perché ci si "inalbera" per le conseguenze senza volersi mai far su le maniche per prevenirle,perché il catto buonismo prevede che non ci sia mai giudizio su niente e nessuno e quindi ognuno fa quello che crede con la benedizione di molte alte gerarchie.
Ma riga per riga motivo i mei dubbi.
1)Non intendiamo....né pronunciare verdetti di condanna o parole di assoluzione.Non compete a noi,e non ci interessa.
Mi domando se non compete al quotidiano della CEI e nemmeno interessa chi pubblicamente deve istruire il popolo dei cattolici italiani sulle vicende quotidiane,il Papa?I singoli Cardinali...lo Spirito Santo?
2)Si prosegue con tutte le accortezze del caso per non non sembrare cattivi,come se il problema fosse sembrare cattivi o meno e non dire la verità,piaccia o no.Si dice,sempre per evitare di urtare qualcuno,i teologi morali per una volta chiuderanno un occhio,a me sembra che a forza di chiudere un occhio ormai non ci si ricordi nemmeno più di averli gli occhi,sbaglierò io.
3)Il fine dell'editoriale è la denuncia della strumentalizzazione politica del gesto delle due appartenenti al vario genere umano e relative ipotetiche conseguenze,.L'editoriale del giornale dei vescovi non si permette di questionare sul merito dell'unione delle due e del loro "amore" ,il giornale ,presunto cattolico, si esime da giudizi sulla cattolicità degli eventi si limita alla valutazione politica.
Se il piano è politico allora ognuno può pensarla come vuole,sembra,quello che mi urta è che a forza di fare i protestanti, di destoricizzare il cristianesimo si è arrivati al punto che chiunque sarebbe d'accordo, anche Avvenire e quel milione in piazza San Pietro per Giovanni Paolo II, con le parole del papà dell'italiana:"Solo voi potete sapere quanto è stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità. Ho oltre 80 anni e neanche per me è stato facile capire e accettare fino in fondo - ammette -. Già da domani tornerete ad affrontare l'intolleranza e in qualche caso addirittura l'odio per chi ha fatto una scelta di amore". Ma "né a me né ad altri dovete rendere conto, ma solo l'una all'altra. Perché il diritto di amarvi è scritto più in cielo che in terra. In paradiso i matrimoni non ci sono ma l'amore sì".
Leggevo oggi sul Tgcom della polemica riguardo all'editoriale di Avvenire di ieri che aveva per oggetto un evento sinistro lesbico tra un'italiana e un qualcosa di simile tedesca.Al volo la mia reazione è stata contro l'editoriale,poi vi spiego il perché,ma per precauzione ho voluto leggere l'originale scritto ed è stato molto peggio....La mia reazione immediata è stata come nel precedente post perché ci si "inalbera" per le conseguenze senza volersi mai far su le maniche per prevenirle,perché il catto buonismo prevede che non ci sia mai giudizio su niente e nessuno e quindi ognuno fa quello che crede con la benedizione di molte alte gerarchie.
Ma riga per riga motivo i mei dubbi.
1)Non intendiamo....né pronunciare verdetti di condanna o parole di assoluzione.Non compete a noi,e non ci interessa.
Mi domando se non compete al quotidiano della CEI e nemmeno interessa chi pubblicamente deve istruire il popolo dei cattolici italiani sulle vicende quotidiane,il Papa?I singoli Cardinali...lo Spirito Santo?
2)Si prosegue con tutte le accortezze del caso per non non sembrare cattivi,come se il problema fosse sembrare cattivi o meno e non dire la verità,piaccia o no.Si dice,sempre per evitare di urtare qualcuno,i teologi morali per una volta chiuderanno un occhio,a me sembra che a forza di chiudere un occhio ormai non ci si ricordi nemmeno più di averli gli occhi,sbaglierò io.
3)Il fine dell'editoriale è la denuncia della strumentalizzazione politica del gesto delle due appartenenti al vario genere umano e relative ipotetiche conseguenze,.L'editoriale del giornale dei vescovi non si permette di questionare sul merito dell'unione delle due e del loro "amore" ,il giornale ,presunto cattolico, si esime da giudizi sulla cattolicità degli eventi si limita alla valutazione politica.
Se il piano è politico allora ognuno può pensarla come vuole,sembra,quello che mi urta è che a forza di fare i protestanti, di destoricizzare il cristianesimo si è arrivati al punto che chiunque sarebbe d'accordo, anche Avvenire e quel milione in piazza San Pietro per Giovanni Paolo II, con le parole del papà dell'italiana:"Solo voi potete sapere quanto è stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità. Ho oltre 80 anni e neanche per me è stato facile capire e accettare fino in fondo - ammette -. Già da domani tornerete ad affrontare l'intolleranza e in qualche caso addirittura l'odio per chi ha fatto una scelta di amore". Ma "né a me né ad altri dovete rendere conto, ma solo l'una all'altra. Perché il diritto di amarvi è scritto più in cielo che in terra. In paradiso i matrimoni non ci sono ma l'amore sì".
E chi non è d'accordo col papi è fascista non cattolico.Sarà il caso che faccia un giretto a Salò.
Dimenticavo peace and love!
Posso? Me lo permettete?Ma vaffa...
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