Torno a contribuire al blog del mio amico S. Paolino :-)
Semplicemente perché non posso tacere ciò che visto e per dare voce ad una Chiesa bella e che dà speranza.
Giovedì scorso mi sono fatta una flebo di Padre Marcelo Rossi che, per chi è assiduo lettore di questo blog ha già avuto modo di conoscere e per chi non lo fosse, in breve, questo Padre è un consacrato che vive in Brasile e raduna attorno a sé migliaia di persone per pregare in modo carismatico, cioè lasciando che sia lo Spirito Santo a guidarle nella lode, nell’intercessione e “suggerendo” parole, gesti, profezie, immagini.
Sono rimasta ancora una volta esterefatta nel guardare e nell’ascoltare (nonostante sia portoghese per lo più si capisce) questo Padre e nel vedere come le persone lo seguano e si lascino guidare nella lode. Poi, la S. Messa...con Vescovo brasiliano e Padre M.Rossi...i miei occhi non credevano a ciò che stavano guardando. Mando un messaggio a Paolino chiedendogli se fosse tutto vero... “esiste un Vescovo così? esistono cristiani così pieni di gioia?”
Incredibile! possibile?
La risposta, questo week-end appena trascorso.
Vado a Milano per vivere un’edizione speciale di “Una Luce nella Notte”. Speciale perchè come giovani del nord che hanno aderito a questo progetto nella propria Diocesi, c’eravamo dati appuntamento nella grande metropoli per evangelizzare insieme e per ritrovarsi come amici, fratelli e sorelle appartenenti ad un unico grande network, quello delle Sentinelle del Mattino. Now Jesus = Gesù vivo, Colui che ci tiene uniti, la nostra passione e la ragione di ogni nostra attività di Primo Annuncio.
Non mi dilungo nel raccontare quanto sia stato bello ritrovarsi in un clima di comunione e amicizia, vado al cuore.
Chiamata a stare in strada con Federico, di Novara, incontro persone di ogni genere.
L’annuncio è chiaro ed esplicito “Gesù ti ama e stasera ti vuole incontrare. La Chiesa di S. Eustorgio è aperta fino all’1 per te”. Risposte e reazioni di ogni genere ma quanta sete, quanto stupore, quanti silenzi...ma anche, quanto non senso, quanta rabbia, quanta sfiducia, quanta poca voglia di vivere ed essere felici. La mia reazione, gioia e sofferenza. Ma che bello poter dare, proprio in quel momento, la propria testimonianza di un Gesù vivo che ha cambiato la mia vita e può e vuole fare lo stesso con te.
Annuncio gratuito ma doveroso, senza che ci sia data la facoltà e la possibilità di sapere se e quando questo seme lanciato nel loro cuore porterà frutto. Bello!
La sorpresa grande e la risposta a quanto raccontato sopra mi è però arrivata la Domenica mattina. Sveglia alle 9, colazione e alle 11 era prevista la Messa. Con due amiche ci avviamo in Chiesa con un po' di anticipo, circa 10 minuti. Entriamo e sentiamo che c’è qualcuno che sta iniziando a guidare un momento di preghiera in preparazione alla Messa. Mai visto. Laici, che sono di fronte all’assemblea e man mano che i fedeli entrano li invitano a cantare e ad invocare lo Spirito Santo. Poi ha inizio la Messa. Canto di festa e all’ingresso del Parroco, don Pigi, super applausi (il Lunedì avrebbe compiuto gli anni). Applauso sentito, spontaneo, infinito. Mai visto. Ha inizio la Messa, non è una festa ma il clima che si respira è di accoglienza, di gioia, di famiglia, di comunità viva e che segue il suo pastore. Mai visto. Dopo l’omelia di don Pigi la preghiera dei fedeli è lasciata alla spontaneità dell’assemblea. Ci sono due persone che passano con i microfoni e chi vuole
può parlare. Si prega per tutto e tutti e tanto per don Pigi. Mai visto. Ad un certo punto una fedele dice che sente che ci sono molti fra noi, coppie di sposi o fidanzati che sono feriti, che vivono la propria affettività e sessualità in modo disordinato e pensa che oggi sia il giorno giusto per ricevere una speciale benedizione da don Pigi e dai sacerdoti che concelebrano con lui. Don Pigi, prima dell’offertorio, non lasciando cadere quella preghiera fatta da una sua parrocchiana, invita tutte le coppie o anche i singoli che si sentono in quella condizione ad uscire dai banchi e ad andare all’altare. Mai visto. Senza farselo dire due volte qualcuno inizia ad uscire, mentre nel frattempo si è iniziato a cantare. Don Pigi, sollecita e dice di non aver paura. Le coppie, anche con figli, e i singoli aumentano. Persone che non hanno timore del giudizio degli altri e che ci mettono la faccia. Mai visto. Don Pigi quindi, invita tutti, restando al proprio posto, ad allungare le proprie mani in segno di benedizione e mentre si fanno dei canti i sacerdoti e alcuni laici passano invece tra le coppie e i singoli, pregando su di loro e per loro. Mai visto. Noi dal posto partecipiamo alla preghiera per questi fratelli. Finita la preghiera tutti tornano al loro posto. Ma non è finita...prima del momento della Pace, che nel rito ambrosiano è situato in un momento diverso rispetto al rito Romano, don Pigi chiede chi è la prima volta che partecipa ad una Messa lì nella loro parrocchia. Alzo la mano, ma come me ce ne sono altri. Ci invita ad uscire. Ci troviamo nella navata principale quando invita allo scambio della pace. Siamo “assaliti” da destra a sinistra da persone che ci danno, con naturalezza e il sorriso sulle labbra, due baci sulle guance la stretta di mano o un abbraccio. Mai visto. Poi i diaconi che concelebrano o don Pigi ci rivolgono, uno ad uno, un saluto, ci danno la pace e ci chiedono da dove veniamo. Mai visto. Poi al momento della Comunione, un diacono spiega che è possibile farla sotto le due forme (pane e vino per intinzione) e invita tutti, anche coloro che non possono ricevere il Corpo di Gesù, per vari motivi, a mettersi in fila comunque, incrociando le braccia sul petto, così da ricevere una benedizione dal sacerdote. E come se non bastasse don Pigi ci invita a ricevere Gesù con il sorriso sulle labbra perché è la cosa più che ci sia. Mai visto. Mentre sono in fila, vedo gli altri che mettono la mano sulla spalla di quello davanti, come per accompagnarlo ad accogliere Gesù, seguo e faccio lo stesso. E sulla mia spalla c’è la mano di Mary. Mai visto. Alla fine, prima della benedizione conclusiva, momento di Adorazione con l’esposizione del Santissimo. Mai visto. Un diacono guida la preghiera e poi invita don Pigi a mettersi davanti a Gesù Eucarestia perché tutti possano pregare per lui. E così è, alcuni fedeli lo circondano, imponendo su di lui le mani in segno di benedizione e di invocazione dello Spirito Santo e noi, dal posto, facciamo lo stesso. Mai visto. Al termine di questo bellissimo momento e dopo aver ricevuto la benedizione un diacono dice che si è un po' sforato l’orario “canonico” ma che ne è valsa la pena. Guardo l’ora. Sono le 13.10. Mai visto. Non ci credo e neanche mi è pesata.
Non avevo mai partecipato ad una Messa, sono anche un amante della Messa in rito antico ma vi assicuro che, più di una volta,avevo gli occhi pieni di commozione. Non si tratta si emozionalismo o sentimentalismo ma di un segno degli ultimi tempi, quando Gesù tornerà, vorrei che trovasse così ogni comunità. Impossibile partecipare ad una Messa così senza arrendersi, seguire e alzare le mani in segno di lode, di gioia. D’avvero, alla fine mi sono trovata a dire anch’io come i discepoli “Non abbiamo mai visto nulla di simile!” (Mc 2,12).
Vi invito, andate e vedete!
“Voglio dunque che gli uomini preghino, ovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese” (1 Tm 2,8)
Semplicemente perché non posso tacere ciò che visto e per dare voce ad una Chiesa bella e che dà speranza.
Giovedì scorso mi sono fatta una flebo di Padre Marcelo Rossi che, per chi è assiduo lettore di questo blog ha già avuto modo di conoscere e per chi non lo fosse, in breve, questo Padre è un consacrato che vive in Brasile e raduna attorno a sé migliaia di persone per pregare in modo carismatico, cioè lasciando che sia lo Spirito Santo a guidarle nella lode, nell’intercessione e “suggerendo” parole, gesti, profezie, immagini.
Sono rimasta ancora una volta esterefatta nel guardare e nell’ascoltare (nonostante sia portoghese per lo più si capisce) questo Padre e nel vedere come le persone lo seguano e si lascino guidare nella lode. Poi, la S. Messa...con Vescovo brasiliano e Padre M.Rossi...i miei occhi non credevano a ciò che stavano guardando. Mando un messaggio a Paolino chiedendogli se fosse tutto vero... “esiste un Vescovo così? esistono cristiani così pieni di gioia?”
Incredibile! possibile?
La risposta, questo week-end appena trascorso.
Vado a Milano per vivere un’edizione speciale di “Una Luce nella Notte”. Speciale perchè come giovani del nord che hanno aderito a questo progetto nella propria Diocesi, c’eravamo dati appuntamento nella grande metropoli per evangelizzare insieme e per ritrovarsi come amici, fratelli e sorelle appartenenti ad un unico grande network, quello delle Sentinelle del Mattino. Now Jesus = Gesù vivo, Colui che ci tiene uniti, la nostra passione e la ragione di ogni nostra attività di Primo Annuncio.
Non mi dilungo nel raccontare quanto sia stato bello ritrovarsi in un clima di comunione e amicizia, vado al cuore.
Chiamata a stare in strada con Federico, di Novara, incontro persone di ogni genere.
L’annuncio è chiaro ed esplicito “Gesù ti ama e stasera ti vuole incontrare. La Chiesa di S. Eustorgio è aperta fino all’1 per te”. Risposte e reazioni di ogni genere ma quanta sete, quanto stupore, quanti silenzi...ma anche, quanto non senso, quanta rabbia, quanta sfiducia, quanta poca voglia di vivere ed essere felici. La mia reazione, gioia e sofferenza. Ma che bello poter dare, proprio in quel momento, la propria testimonianza di un Gesù vivo che ha cambiato la mia vita e può e vuole fare lo stesso con te.
Annuncio gratuito ma doveroso, senza che ci sia data la facoltà e la possibilità di sapere se e quando questo seme lanciato nel loro cuore porterà frutto. Bello!
La sorpresa grande e la risposta a quanto raccontato sopra mi è però arrivata la Domenica mattina. Sveglia alle 9, colazione e alle 11 era prevista la Messa. Con due amiche ci avviamo in Chiesa con un po' di anticipo, circa 10 minuti. Entriamo e sentiamo che c’è qualcuno che sta iniziando a guidare un momento di preghiera in preparazione alla Messa. Mai visto. Laici, che sono di fronte all’assemblea e man mano che i fedeli entrano li invitano a cantare e ad invocare lo Spirito Santo. Poi ha inizio la Messa. Canto di festa e all’ingresso del Parroco, don Pigi, super applausi (il Lunedì avrebbe compiuto gli anni). Applauso sentito, spontaneo, infinito. Mai visto. Ha inizio la Messa, non è una festa ma il clima che si respira è di accoglienza, di gioia, di famiglia, di comunità viva e che segue il suo pastore. Mai visto. Dopo l’omelia di don Pigi la preghiera dei fedeli è lasciata alla spontaneità dell’assemblea. Ci sono due persone che passano con i microfoni e chi vuole
può parlare. Si prega per tutto e tutti e tanto per don Pigi. Mai visto. Ad un certo punto una fedele dice che sente che ci sono molti fra noi, coppie di sposi o fidanzati che sono feriti, che vivono la propria affettività e sessualità in modo disordinato e pensa che oggi sia il giorno giusto per ricevere una speciale benedizione da don Pigi e dai sacerdoti che concelebrano con lui. Don Pigi, prima dell’offertorio, non lasciando cadere quella preghiera fatta da una sua parrocchiana, invita tutte le coppie o anche i singoli che si sentono in quella condizione ad uscire dai banchi e ad andare all’altare. Mai visto. Senza farselo dire due volte qualcuno inizia ad uscire, mentre nel frattempo si è iniziato a cantare. Don Pigi, sollecita e dice di non aver paura. Le coppie, anche con figli, e i singoli aumentano. Persone che non hanno timore del giudizio degli altri e che ci mettono la faccia. Mai visto. Don Pigi quindi, invita tutti, restando al proprio posto, ad allungare le proprie mani in segno di benedizione e mentre si fanno dei canti i sacerdoti e alcuni laici passano invece tra le coppie e i singoli, pregando su di loro e per loro. Mai visto. Noi dal posto partecipiamo alla preghiera per questi fratelli. Finita la preghiera tutti tornano al loro posto. Ma non è finita...prima del momento della Pace, che nel rito ambrosiano è situato in un momento diverso rispetto al rito Romano, don Pigi chiede chi è la prima volta che partecipa ad una Messa lì nella loro parrocchia. Alzo la mano, ma come me ce ne sono altri. Ci invita ad uscire. Ci troviamo nella navata principale quando invita allo scambio della pace. Siamo “assaliti” da destra a sinistra da persone che ci danno, con naturalezza e il sorriso sulle labbra, due baci sulle guance la stretta di mano o un abbraccio. Mai visto. Poi i diaconi che concelebrano o don Pigi ci rivolgono, uno ad uno, un saluto, ci danno la pace e ci chiedono da dove veniamo. Mai visto. Poi al momento della Comunione, un diacono spiega che è possibile farla sotto le due forme (pane e vino per intinzione) e invita tutti, anche coloro che non possono ricevere il Corpo di Gesù, per vari motivi, a mettersi in fila comunque, incrociando le braccia sul petto, così da ricevere una benedizione dal sacerdote. E come se non bastasse don Pigi ci invita a ricevere Gesù con il sorriso sulle labbra perché è la cosa più che ci sia. Mai visto. Mentre sono in fila, vedo gli altri che mettono la mano sulla spalla di quello davanti, come per accompagnarlo ad accogliere Gesù, seguo e faccio lo stesso. E sulla mia spalla c’è la mano di Mary. Mai visto. Alla fine, prima della benedizione conclusiva, momento di Adorazione con l’esposizione del Santissimo. Mai visto. Un diacono guida la preghiera e poi invita don Pigi a mettersi davanti a Gesù Eucarestia perché tutti possano pregare per lui. E così è, alcuni fedeli lo circondano, imponendo su di lui le mani in segno di benedizione e di invocazione dello Spirito Santo e noi, dal posto, facciamo lo stesso. Mai visto. Al termine di questo bellissimo momento e dopo aver ricevuto la benedizione un diacono dice che si è un po' sforato l’orario “canonico” ma che ne è valsa la pena. Guardo l’ora. Sono le 13.10. Mai visto. Non ci credo e neanche mi è pesata.
Non avevo mai partecipato ad una Messa, sono anche un amante della Messa in rito antico ma vi assicuro che, più di una volta,avevo gli occhi pieni di commozione. Non si tratta si emozionalismo o sentimentalismo ma di un segno degli ultimi tempi, quando Gesù tornerà, vorrei che trovasse così ogni comunità. Impossibile partecipare ad una Messa così senza arrendersi, seguire e alzare le mani in segno di lode, di gioia. D’avvero, alla fine mi sono trovata a dire anch’io come i discepoli “Non abbiamo mai visto nulla di simile!” (Mc 2,12).
Vi invito, andate e vedete!
“Voglio dunque che gli uomini preghino, ovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza contese” (1 Tm 2,8)
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