venerdì 12 novembre 2010

Dialogate,monologate sopra i cadaveri dei nostri fratelli!!


Salviamo Asia Bibi (vedi appello di tv2000 in fondo)

Le terre islamiche grondano di sangue cristiano. Ma il mondo se ne frega. Altri sei cristiani ammazzati in Iraq, con 33 feriti, dopo la carneficina del 31 ottobre nella chiesa di Bagdad, dove le vittime sono state cinquanta.
Ma non solo. Domenica sera in Pakistan una madre di due figli, Asia Bibi, operaia agricola di 37 anni, è stata condannata a morte da un tribunale del Punjab, semplicemente perché cristiana: la famigerata “legge sulla blasfemia” infatti in quel Paese manda a morte chiunque sia accusato da musulmani di aver offeso Maometto.
Secondo l’agenzia Asianews, tutto risale a “una discussione molto animata avvenuta nel giugno 2009 a Ittanwali. Alcune delle donne che lavoravano con Asia Bibi cercavano di convincerla a rinunciare al cristianesimo e a convertirsi all’islam.
Durante la discussione, Bibi ha risposto parlando di come Gesù sia morto sulla croce per i peccati dell’umanità, e ha chiesto alle altre donne che cosa avesse fatto Maometto per loro.
Le musulmane si sono offese, e dopo aver picchiato Bibi l’hanno chiusa in una stanza. Secondo quanto raccolto da ‘Release International’ una piccola folla si è radunata e ha cominciato a insultare lei e i bambini.
L’organizzazione caritativa, che sostiene i cristiani perseguitati, ha detto che su pressione dei leader musulmani locali è stata sporta denuncia per blasfemia contro la donna”.
La condanna a morte per “blasfemia” era purtroppo già stata comminata a dei cristiani maschi. Per una donna invece è la prima volta.
Tuttavia nessuno si solleverà per salvare una donna cristiana. I cristiani sono carne da macello. Come ai tempi di san Paolo sono “la spazzatura del mondo”.
Il mondo intero si è indignato e si è sollevato per salvare Sakineh, la donna condannata a morte in Iran per presunta complicità nell’omicidio del marito e per adulterio.
Bernard Henri Lévy ha (meritoriamente) scatenato la protesta dell’intero Occidente: si sono uniti a lui giornali, tv, governi, ministri, Unione europea, sindaci, intellettuali, montagne di premi Nobel, di Saviani e di Carlebruni. Perfino noi. E poi migliaia di firme, di foto esposte.
Bene. Niente di simile sarà fatto per la povera Bibi, che ha la sola colpa di essere cristiana. Il mondo non fa una piega quando si tratta di cristiani.
Anche altre recenti notizie di stupri e uccisioni di ragazze cristiane in Pakistan sono scivolate allegramente via dai mass media occidentali. Senza drammi.
Ma l’esempio supremo dell’indifferenza dell’Occidente per i massacri dei cristiani lo ha dato ieri il presidente americano Obama.
L’ineffabile Obama ha appena visitato l’Indonesia dove aveva vissuto qualche anno da bambino. E se n’è uscito con queste mirabolanti dichiarazioni riportate dai media del mondo intero: “L’Indonesia è un modello”.
Ecco qualche perla di Obama: “Una figura paterna mi insegnò qui da bambino che l’Islam è tolleranza, non l’ho dimenticato”. Poi il presidente americano “esalta l’Indonesia ‘laica, pluralista, tollerante, la più grande democrazia in una nazione a maggioranza islamica’ ”. Ed ecco un’altra perla: “Lo spirito della tolleranza, sancito nella vostra Costituzione, è uno dei caratteri fondanti e affascinanti di questa nazione”.
Ma davvero? L’Indonesia, con i suoi 212 milioni di abitanti, è il paese musulmano più popoloso del mondo ed è una potenza economica. Il 75 per cento della popolazione è musulmano, i cristiani sono il 13,1 per cento, cioè 27 milioni e 800 mila persone.
E’ vero che la Costituzione, sulla carta, riconosce il pluralismo religioso e una buona percentuale di musulmani effettivamente è favorevole a una convivenza pacifica con i cristiani.
Ma concretamente cosa è accaduto? Sia sotto il regime di Suharto che sotto il successivo i cristiani hanno subito massacri e persecuzioni inenarrabili.
A Timor Est – un’isola abitata da cristiani – il regime indonesiano, che la occupò contro la deliberazione dell’Onu, ha perpetrato un vero e proprio genocidio.
Secondo monsignor Carlos Belo, premio Nobel per la pace, sono state 200 mila le vittime e 250 mila i profughi su una popolazione totale di 800 mila abitanti.
Dal 1995 al 2000 sono state distrutte 150 chiese. I massacri sono continuati anche dopo che la comunità internazionale, nel 1999, ha imposto l’indipendenza di Timor Est.
In quello stesso anno stragi di cristiani sono stati perpetrate anche in un’altra zona cristiana dell’Indonesia: l’arcipelago delle Molucche.
In tre anni di scontri si sono avute circa 13.500 vittime e 500 mila profughi. Più di 6 mila cristiani delle Molucche sono stati costretti a convertirsi all’Islam (con il solito corredo di stupri e infibulazioni forzate). Altri 93 cristiani dell’isola di Keswi sono morti perché si rifiutavano di convertirsi.
Le cronache parlano di episodi orrendi come quello in cui sei bambini cristiani sono stati uccisi ad Ambon, in un campo di catechismo: “inseguiti, sventrati, evirati e decapitati dagli islamisti che fendevano le bibbie con la spada”.
In altri casi gli attacchi degli islamisti avevano “l’ausilio di truppe militari regolari… come nell’isola di Haruku il 23 gennaio 2000, quando sono rimasti uccisi 18 cristiani” (dal Rapporto 2001 sulla libertà religiosa nel mondo).
A Natale del 2000 i fondamentalisti hanno fatto una serie di attentati colpendo la cattedrale di Giakarta e altre dieci città, con 17 morti e circa 100 feriti.
Nel 2001 l’agenzia Fides dava notizia di nuovi attacchi di guerriglieri islamici contro i cristiani nell’isola di Sulawesi e anche a Makassar con scene di caccia all’uomo. Poi altre chiese bruciate e molte vittime.
Un gruppo di cristiani indonesiani firmarono un appello drammatico: “Preghiamo per i cristiani di Indonesia. Preghiamo per la loro fede durante gli attacchi e per quanti subiscono la tentazione di nascondere la loro identità di fedeli a Cristo. Preghiamo per il mondo perché prenda provvedimenti contro la persecuzione, dovunque essa si verifichi”.
Invece il mondo se ne frega delle stragi di cristiani e Obama va in Indonesia a esaltare questo Paese come esempio di Islam buono. Figuriamoci com’è quello cattivo.
Nel paese indicato da Obama come modello di tolleranza, il 19 ottobre 2005, tre studentesse cristiane, Yusriani di 15 anni, Theresia di 16 anni e Alvita di 19 anni, furono assalite mentre si recavano a scuola (in un liceo cattolico di Poso) da un gruppo di fondamentalisti islamici.
I fanatici le immobilizzarono e poi, con un machete, le sgozzarono. Quindi tagliarono loro la testa a causa della loro fede in Gesù. La testa di una di loro è stata poi lasciata davanti alla chiesa cristiana di Kasiguncu.
Più di recente si è avuto il triste episodio della condanna a morte di tre contadini cattolici, Fabianus Tibo, Domingus da Silva e Marinus Riwu, colpevoli di essersi difesi nel 2000 dagli attacchi degli islamisti a Poso.
Monsignor Joseph Suwatan, vescovo di Manado, andò a confortarli in prigione a Palu in veste di “inviato speciale del Vaticano”, perché – spiegò – Benedetto XVI vuole condividere il dolore ed esprimere la sua solidarietà per l’ingiustizia legale subita dai tre cattolici durante il loro processo.
Un’ultima notizia dal “paese modello” di Obama. Nel settembre 2009 il parlamento di Aceh ha approvato all’unanimità l’introduzione della legge islamica. Ecco il titolo del Corriere della sera del 15 settembre: “Sharia in Indonesia, lapidazione per gli adulteri”.
Con buona pace delle Sakineh che ne faranno le spese. Di cui in realtà non frega niente a nessuno in Occidente. In particolare però non frega niente della tragedia dei cristiani, veri agnelli sacrificali.
Non frega niente all’Onu, alla Ue, ai premi Nobel, ai giornali progressisti, alle carlebruni e ai saviani (che non hanno lanciato appelli né fatto monologhi televisivi su questo genocidio censurato). E tanto meno frega a Obama.

Antonio Socci
Da “Libero” 11 novembre 2010

Salviamo Asia Bibi. TV2000 lancia una campagna di solidarietà


Da questa sera tutte le edizioni dei telegiornali di TV2000 saranno contrassegnate da un logo con la foto di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte in Pakistan con l’accusa di blasfemia. La donna, com’è noto, aveva respinto le pressioni delle sue colleghe perché si convertisse all’Islam e aveva difeso con forza le ragioni della propria fede. Picchiata e poi rinchiusa in carcere per oltre un anno, recentemente è stata condannata alla pena capitale da un tribunale del Punjab. In vista del passaggio del caso all’Alta Corte è necessaria una grande mobilitazione internazionale in nome della libertà religiosa, con l’obiettivo di salvare la vita e restituire la libertà a questa donna così coraggiosa e di accendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle persecuzioni di cui sono vittime in tutto il mondo tanti cristiani a causa della loro fede.
Chi volesse aderire alla campagna può scrivere un messaggio via sms al numero 331 2933554 o all’indirizzo di posta elettronica salviamoasiabibi@tv2000.it. Ma naturalmente l’auspicio è che la campagna si allarghi e che tanti soggetti si mobilitino utilizzando ogni canale utile.

2 commenti:

Francesco ha detto...

COMMENTO AMICO:

Gli ISLAMICI ovunque sono, amano definisti “TOLLERANTI” poi nei FATTI dimostrano il contrario!
A volte lo sono e lo dimostrano anche, ma solo in quei paesi dove sono minoranza....ma poi....
Gv 15,20 ecco cosa dice Gesù: (Ricordate la parola che io vi dissi: "Non c'è servo più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi. Se hanno osservato la mia parola, anche la vostra osserveranno.)
Fino al 1571 ci hanno costretti alle Crociate, fino alla Battaglia di Lepanto, dove grazie alla MADRE DIO Madonna del Rosario sono stati sconfitti!(Gli Italiani si debbono Ripassare un pò di storia Europea)
Ma il modernismo degli Atei e dei falsi Cristiani dell’Occidente, rinnegatori delle radici Cristiane, ha loro ridato forza e ritornano alla carica con nuove persecuzioni!
Essi si presentano come Pecore ma sono Lupi Rapaci e con l’Integralismo dei loro Avi, ritornano gli scorticatori, i decapitatori, gl’impalatori, i lapidatori…e udite udite: “I martiri di Allah” che si fanno esplodere con l’ODIO nel Cuore tra della Gente innocente, pardon,"Nemico", che NON è in nemmeno in battaglia, e credono pure di andare in Paradiso per questo…pensate un po’ che Superbia e Bestemmia contro l’Immenso Amore di Dio che ha ALITATO lo SPIRITO di vita a quelle vite innocenti che loro distruggono!
Essi si preparano a nuove persecuzioni contro i Cristiani, e quel che è peggio lo fanno bestemmiando il nome di DIO, perchè dicono di farlo in suo nome “Allah akbar”(Dio è il più grande), però non rispettano la sua grandezza perché si sostituiscono a LUI nel giudicare gli altri, facendolo diventare: da un DIO d’AMORE in un DIO ASSASSINO della Razza Umana!
Perché in loro nei fatti non c’è mai stata “RECIPROCITA’” e “TOLLERANZA” con i Cristiani, da secoli il loro atteggiamento è sempre stata una provocazione contro, per costringerci all’uso delle Armi, e poter dire poi, che siamo noi che li colpiamo e per questo hanno diritto di vendicarsi!
Non cadiamo in questa loro trappola ma abbiamo la forza e la volontà di testimoniare la VERITA'!
Perchè come dice nostro Signore Gesù Cristo:(Gv 8,44) Satana è Menzognero ed Omicida fin dal principio!)
SE VIENE IL MOMENTO, NON ABBIATE PAURA DI TESTIMONIARE LA VERITA', non facciamoci togliere per paura, la DIGNITA' che con 2000 anni di storia nostro Signore ci HA donato! Tanto la vita prima o dopo a LUI dobbiamo ridarla, ma l'importante e la dignità con la quale sapremo viverla in LUI e morire se servisse, in suo Nome!
Per un Cristiano che in America ha osato, a mio avviso sbagliando, solo proporre di bruciare il "Corano", per ritorsione contro le persecuzioni, tutti i Media si sono scatenati, un Giornalista della TV Italiana che ama definirsi pubblica ma non lo è, ha avuto il coraggio di dargli del "Cretino", però da questo giornalista della TV Italiana, sto ancora aspettando che dia dei "Cretini" a quegli Islamici che in alcune isole dell'Indonesia hanno distrutto Chiese sventrato Bambini CRISTIANI e infilzato con delle sciabole le Bibbie e i loro libri di Catechismo!
Protestate, riclamate in ogni dove per ogni persecuzione contro noi Cristiani nel Mondo!
Scopriamo l'infamia e il volto di SATANA in questa pseudo-religione che osa asserire di essere, ma poi non lo dimostra, d’ispirazione divina.... perché solo Gesù è l’unica strada dell’Amore che porta il Paradiso di Dio nel Cuore, già qui sulla Terra!
Francesco

Paolo ha detto...

Ciao Francesco,se segui il blog sai come la penso,prima di dare la vita il Catechismo dice altre cose ,nel caso mi atterrò a quelle.
Grazie del contributo che approvo.