venerdì 27 marzo 2020

Icaro,una pausa e di nuovo in volo ,su di un respiro assente...



E mi ritrovo qui,ancora a parlare di te,con te...
Lo so che non torni , non sarebbe nemmeno un gran momento per tornare,sempre che avesse poi senso farlo.
Tre settimane da quell'ultima volta,già, ultima...,poi quest'altra prigionia.
Che strano che mi manchi quel posto, che non ho mai amato ,ma che è rimasto l'unico a farmi respirare,per farti compagnia,dove starti vicino.L'unico posto dove ti sento e sfiorando quei petali sfioro le tue mani,passando su quel freddo marmo ,accarezzo di nuovo ,con pudore e tremore ,le tue guance che mi sorridono ancora.
Come sempre, il buon Dio le cose le fa da Dio, ti ha portata con se prima che questo nuovo flagello ti rendesse ancora più impossibile volare su tutto ,come facevi comunque ,nonostante tutto ,tu.
Sto,tanto per cambiare,ascoltando Renato,ricordando quell'ultimo Natale,quell'ultimo scambio di regali,di sorrisi e di occhi in fondo al cuore, da portare a casa.
Sento ancora la tua voce, è dentro di me, la sento ,amplificata a volte nell'anima ,altre volte distorta dalla nostalgia ,rimbalza chissà dove, come se giocando volesse ancora strapparmi quel sorriso che era tua proprietà, esclusiva.
Ogni ricordo ha dentro te e come potrebbe essere altrimenti,non temere che non mollerò nemmeno stavolta,voglio tornare a correre e lo farò per te,lo farò per me,un me che ho riscoperto in te ,come prima mai.
Non ho ancora ritrovato la strada perduta,aspetto sempre che un Virgilio venga e mi faccia capire perche' Beatrice...
So che mi senti e mi vedi, io cerco di afferrarti in ogni viso,in ogni suono che mi scivola addosso arrivando al cuore,mi pare d'intravvederti nei colori della primavera e nell'azzurro del cielo,sento il tuo abbraccio nel tepore del sole sulla pelle ma non ti posso stringere ed allora torna l'autunno e poi l'inverno e allora...non smetto di aspettarti.

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