lunedì 19 ottobre 2009

La tenerezza di Gesù nonostante....la pastorale.


P.MARCELO ROSSI

si ritira temporaneamente dalle scene per consiglio di Roberto Carlos.






RIO DE JANEIRO.Padre Marcelo Rossi conosciuto per le sue messe molto participate e per i CD che superano ogni record di vendita in Brasile, ha dichiarato che accoglierà il consiglio del cantante Roberto Carlos e non si presenterà in televisione fino a settembre quando lancerà il suo nuovo disco, per dedicarsi ai suoi lavori pastorali.

"Sono un sacerdote, non un artista", ha affermato Padre Rossi e ha riconosciuto che il suo amico Roberto Carlos aveva ragione quando gli consigliò di ritirarsi dalle scene pechè molte persone "confondevano la mia immagine con quella di una pop star" per il successo dei suoi dischi di ispirazione cristiana.

Roberto Carlos è uno dei cantautori più amati e conosciuti in Brasile e in molte parti dell'America Centrale e Latina. Fra i suoi successi internazionali figurano canzoni come "Un milione di amici",
"I'uomo che sa amare" e "Lady Laura". Nonostante, la sua canzone più famosa sia una canzone di ispirazione cristiana con la quale tanta gente si 'identifica, "Jesucristo".

Secondo Padre Rossi, il fatto di registrare dei CD non lo trasforma in un cantante che cerca l'attenzione dei mezzi di comunicazione. "Durante tutto l'anno, faccio tanto lavoro di evangelizzazione. I CD sono solo una maniera di portare la parola di Dio ai fedeli".





Padre Marcelo: cantante, ballerino, scrittore e ...sacerdote!



Si chiama Padre Marcelo Rossi, ed ha 31 anni. E' lui la nuova popstar del Brasile. Dice la messa a ritmo di aerobica, ed è divenuto profeta di un modo tutto nuovo di fare religione. La sua missione è quella di sconfiggere la concorrenza nel nome di Gesù Cristo Nostro Signore e per conto della Chiesa cattolica romana, ovvero gli odiati pastori evangelici della Igreja Universal do Reino de Deus, che vantano più di sei milioni di adepti in 46 paesi. Infatti in Brasile, la setta Igreja Universal, può contare su 2000 templi, una ventina di stazioni radio, un network televisivo, e decine di deputati in parlamento. Per assicurare la pace eterna, ai fedeli chiedono una tassa fissa, regolare, un decimo di stipendio, ogni mese e per sempre, con la garanzia che un domani riceveranno la Grazia. La setta, inutile dirlo, continua a crescere nonostante gli svariati scandali che non sono riusciti ad intaccare la fede dei suoi seguaci. Padre Marcelo rappresenta quindi la risposta della Conferenza episcopale brasiliana, partita tre anni fa, all'aggressività degli evangelici. Ed è per questo che Padre Marcelo sta ovunque, scrive libri, registra cassette, video, Cd, predica alla radio, in tv e via Internet. E' riuscito a creare anche un'impresa a gestione familiare che vende tutto ciò che riguarda il divino: rosari, crocifissi, candele e medagliette. Gli introiti, assicurano i fedeli, vengono utilizzati per la manutenzione di un santuario. A chi lo giudica un po' troppo scatenato, il sacerdote risponde che "le messe avevano bisogno di un soffio di aria nuova, rispettando comunque sempre la liturgia". Infatti oltre alle prediche che sono rapidissime per non annoiare, meno di cinque minuti la loro durata, Padre Marcelo canta e balla. Per adesso le stramberie di Padre Marcelo sono accettate dalla gerarchia religiosa, probabilmente perché la perdita dei fedeli a causa delle sette evangeliche è stata enorme.

Beatrice Bernabei/GRTV



Si fa presto a dire amore

L'indivisibile amore..

Giunge notizia dal Brasile di una Messa record a San Paulo. Due milioni e mezzo di fedeli brasiliani hanno partecipato alla messa per i defunti celebrata nell'autodromo di Interlagos, dal sacerdote carismatico brasiliano Marcelo Rossi (nella foto), famoso come cantante di canzoni religiose e per le sue Messe aerobiche. Alla Missa pela Vida (Messa per la Vita) hanno partecipato in veste di cantores i maggiori nomi della musica sertaneija (country brasiliano). «Abbiamo trasformato in allegria e salute quello che prima era tristezza - ha detto padre Marcelo - La gente sta ritornando alla religione».

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