mercoledì 21 ottobre 2009

Il filosofo Mc Intyre ricorda come le comunità cristiane al crollo dell'impero romano smisero di puntellarlo e si misero invece a creare luoghi di vita più umana e positiva, non rassegnata alla barbarie.

Soltanto colui che si arrabbia senza motivo è colpevole; chi si adira per un motivo giusto non incorre in nessuna colpa. Poiché, se mancasse la collera, non progredirebbe la conoscenza di Dio, i giudizi non avrebbero consistenza ed i crimini non sarebbero repressi.

Ed ancor più: chi non si incollerisce quando lo esige la ragione, commette un peccato grave, poiché la pazienza non regolata dalla ragione propaga i vizi, favorisce le negligenze e porta al male, non soltanto i cattivi ma, soprattutto, i buoni.

(San Giovanni Crisostomo - Hom. XI in nath, 344-407)



«Soffrire con pazienza le ingiurie rivolte contro di noi è degno di lode; ma sopportare pazientemente le ingiurie contro Dio è il culmine dell’empietà»San Tommaso

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