venerdì 9 ottobre 2009

Angela Pellicciari: reato di omofobia?

Abbiate pazienza,avrò il dente avvelenato,capisco che la cosa ha origini lontane e complesse forse,ma la mia storia in CL mi ha reso un pochino reattivo su certe questioni.Comunione e liberazione viene normalmente criticata per essere troppo politicizzata,la critica viene di solito da chi non conosce CL,da chi è troppo cattolico per scendere nelle "cosucce"politiche,da chi è troppo santo per coinvolgersi là dove volenti o meno si decide la sorte di tutti.Io credo,ma è solo un'opinione mia,che sia ora di piantarla,sempre che non sia tardi, ne ho il sospetto,di fare i vergini, di lasciar correre tutto,di dire ma si in fondo anche lì c'è del buono.Chissenefrega!!Cosa sta a cuore a noi?Bella domanda,bisognerebbe prima saperlo.Ci sta a cuore la Chiesa? Si ? La Chiesa ha una dottrina sociale,interessa? E'mia opinione che la stragrande maggioranza di quelli che ancora sono chiamati cattolici, siano così indaffarati con l'ecumenismo inteso in tutti i sensi,da perdere di vista cosa sono,da dove nascono.Oggi un' "amica" di fb, conosciuta da pochissimo ha pubblicato nel giro di poche ore una citazione di sai baba e qualcos'altro di ce ghevara,alla prima le ho chiesto d'informarsi prima su chi fosse sai baba,risposta:le parole per me hanno un significato e di chiunque siano se per me vanno bene,vanno bene.Quando ho visto poco dopo il ce è scattato in automatico il cartellino rosso,eliminata.Mancanza di carità?Può essere ma a tutto c'è un limite,alla confusione pretesa no."Voi chi dite che io sia?" Dalla risposta le conseguenze....



Oggi alle 20.49
Giro questa lettera del "Comitato Verità e Vita", associandomi alle preoccupazioni che esprime, come cittadino democratico, medico specialista ed elettore di centro-destra (almeno finora). NON E' ACCETTABILE CHE IL NOSTRO MINISTRO CARFAGNA, CONVERGA SUL PIANO CUTURALE E POLITICO con l'on. Concia, che in questa come in altre occasioni si pone come catalizzatore di un'ideologia che pretende di stravolgere la realtà e la verità, sul piano legislativo, scientifico, etico e del buon senso. Mi chiedo quali possano essere i più nascosti scopi di questa rivoluzione culturale, che persegue e prosegue con tutta evidenza, quella sessantottina, dietro un paravento costituito da un ambiguo egualitarismo. VOGLIAMO TROVARCI ANCHE IN ITALIA MINISTRI DELLA CULTURA COME QUELLO FRANCESE, DICHIARATAMENTE GAY ( e questi sono fatti suoi) MA ANCHE PEDOFILO, CHE HA PUBBLICATO NEL 2005 UN LIBRO SUI SUOI VIAGGI TURISTICI PER LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DI MINORENNI ? A forza di non discriminare nessuno in Olanda il partito politico dei pedofili c'è già. A tutti un invito a vigilare su come si esprimeranno i nostri parlamentari, sul progetto di legge che pretenderebbe di istituire il REATO DI OMOFOBIA (neologismo sul piano linguistico e concetto inesistente in psichiatria), re-istituendo di fatto il REATO DI OPINIONE. Fin dalle prossime elezioni regionali potremmo far loro sentire il NOSTRO PARERE... Estote parati.

Silvio Fontanini , medico neuropsichiatra inf. e psicoterapeuta.

Inizio messaggio inoltrato:

Giunge la notizia che il 12 ottobre alla Camera dei Deputati verrà discusso il progetto di legge che vuole stabilire il reato di omofobia in Italia. Se questa legge passasse e fosse applicata in modo coerente, diverrebbe perseguibile penalmente - anche con il carcere – chi semplicemente definisse l’omosessualità come una “malattia”. Così, ad esempio, potrebbe essere considerato reo di omofobia chi difende la superiorità della condizione e delle unioni eterosessuali rispetto a quelle omosessuali, oppure chi, in coscienza, si ostina a dichiarare che i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso sono atti moralmente riprovevoli i quali non contribuiscono né alla crescita del singolo né al progresso della società e conseguentemente non meritano alcun riconoscimento giuridico. Per non parlare poi di quanti asserissero pubblicamente che a due persone dello stesso sesso non dovrebbe essere consentito sposarsi e a maggior ragione adottare bambini. Anche queste in teoria potrebbero essere considerate affermazioni di superiorità, ovvero incitamenti alla discriminazione per motivi “fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere”. Non si salverebbero, ovviamente, né la Bibbia, né molto meno il Catechismo, che definiscono gli atti di omosessualità come peccato “contro-natura” e come “intrinsecamente disordinati”…
La concreta applicazione di tale reato sconterebbe altresì i limiti e le strumentalizzazioni cui la genericità del concetto di “omofobia” dà luogo. Basti pensare che un’istituzione autorevole come il Parlamento Europeo (cui le ultime riforme del Trattato hanno attribuito in non pochi settori autentici poteri “legislativi”) ha adottato nel 2006 una Risoluzione sulla omofobia in Europa, la quale ha equiparato l’omofobia – genericamente definita come “paura e avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, basata sul pregiudizio” – a fenomeni per nulla assimilabili come “il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e il sessismo”. Vengono equiparati così anche gli atti di violenza “fisica, morale e psicologica”, perpetrati da privati contro gay e lesbiche, con la decisione di taluni Stati europei di non dare riconoscimento giuridico alle coppie omosessuali o di introdurre modifiche costituzionali volte a impedire matrimoni tra persone dello stesso sesso.
Secondo il Parlamento Europeo, dunque, le politiche degli Stati-membri, dirette a difendere l’istituto matrimoniale e familiare - così come ereditato dal diritto romano e dalla tradizione cristiana - sarebbero anch’esse espressione deplorevole di una società “omofoba” che va rieducata ai valori della “omofilia”, se necessario attraverso lo strumento della repressione penale di ogni possibile forma di dissenso.
La discussione alla Camera, prevista per il prossimo 12 ottobre, sarà dunque un momento importante di quella tremenda lotta per la libertà contro il totalitarismo democratico e ideologico e contro le lobbies di potere, che vogliono ridisegnare la vita degli uomini sulla terra secondo lo spirito dell’Anticristo.
Se il reato contro l’omofobia, che l’allora premier D’Alema tentò invano di imporre nel novembre 1999, fosse varato dal Governo di centro-destra, sarebbe un grave scandalo e un’occasione di profonda riflessione, specialmente per l’elettorato cattolico, continuamente tradito dai propri rappresentanti in nome dell’aberrante principio del “politicamente corretto”.
Regina del Santo Rosario, prega per noi!
Cordiali saluti.
Giuseppe Biffi

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