venerdì 23 dicembre 2011

Mi si carismaticizza dontoninobellizzandosi....



DUE MIE PAROLE CON GESU' BAMBINO...


Caro Dio mio, e caro e dolce Amico mio ....non sono abituato
a vederti in questa greppia, in questa scena, nella totale povertà.. Avvezzo
come sono a vederti oramai in un ostensorio dorato quando Tu ti nascondi in
quel pane bianco e rotondo che trasformi per miracolo ogni giorno nel tuo corpo
e nel tuo sangue...
Sai, mi fa un certo effetto vederti bimbetto inerme nelle
braccia di Maria e sotto lo sguardo vigile di San Giuseppe... eppure, per Tua
grazia, rompendo le leggi del tempo e dello spazio, oggi mi hai invitato in
questa grotta, e ti vedo bimbo vivo,
infreddolito, gemente... ma che mi vuoi dire con quei gemiti ?
Se Ti conosco.., dopo la Scrittura e altri svariati libri letti, dicevo, se Ti
conosco mi stai chiedendo.. "Massimiliano, entra, ti attendevo da tempo...
rispondi a questa mia domanda... So che sei venuto a trovarmi sorvolando uno
spazio di 2011 anni... allora mi devi volere bene vero ?"... ed io in un
frammisto di imbarazzo alla mo' di S. Pietro nel Vangelo di Giovanni quando si
sentì porre la stessa domanda, (Gv. 21, 15-19), di paura, come quando gli
apostoli Lo videro camminare sulle acque (Mt. 14, 22-33) e di stupore come
quando Maria di Magdala Lo vide risorto al sepolcro (Mc 16,9), mi blocco e non
riesco a parlare. Anche se all'apparenza visiva non spaventa affatto, anzi
intenerisce, so bene Chi ho davanti... Mi ha dimostrato di conoscere il mio
nome (Salmo 147,4), so che è capace di leggermi dentro... cioè, capiamoci, ogni
mio pensiero Gli è noto (Salmo 94.11), mi conosce come creatura (Eb. 4,13),
conosce ogni mia opera (Giobbe 28,24), conosce me in tutti i minimi dettagli
(Mt. 10,29). Mi chiedo se è più nudo Lui che indossa solo semplici fasce, in
questa notte stellata di Betlemme o io che sono dinanzi a Lui col mio bel
piumino d'oca e le mie Timberland..
Sembra quasi che si sia reso conto dei miei pensieri, anzi
ne sono certo... con la manina piccola, infatti, emette un vagito e con un
indice bello paffuto, mi indica Sua Mamma.. Oh, ancor più imbarazzato, La cerco
con gli occhi di quel bambino che è appena stato colto in fragrante con le dita
nel barattolo della marmellata.. eccolo, lo sguardo sorridente di Maria..
cavoli è una vera ragazzina (!) .. ma com'è bella, e che pace ti trasmettono
quegli occhi... a prima vista ha ben 20
anni circa meno di me (!).. mi sorride, non parla, sembra che mi stia chiamando
a Te Gesù per guardarTi da vicino... Mi
fermo un secondo e penso .. "Cavoli Max... ma qui sei al cospetto non di
una ragazzina, ma di Colei che è l' Immacolata Concezione, la Regina de Rosario
ed oggi, o per lo meno nella mia epoca in cui di solito vivo, è la "Gospa
di Medjugorje", la Regina della Pace"... eppure in un solo secondo,
attraverso i Suoi occhi, quel timore tremendo della mia indegnità scompare e mi
fa pronunciare nei suoi confronti le parole che sgorgano dal cuore, contro la
mia razionalità.."Ciao “Mamma” (!).. perdonami se Ti parlo così, forse Tu
non lo sai ancora - credo - perché ti
chiamo con tale titolo, ma tra 33 anni da oggi Tu lo scoprirai... eppure ti
dico un grazie che va al di la di questo momento, Ti prego capiscimi, questo
grazie che Ti pronuncio oggi, si concluderà tra ben 2009 anni, quando Tu - e
vedrai cosa succederà - su una colina
sassosa in un paesino di quella regione che si chiamerà Bosnia Erzegovina, alla
mia epoca. mi prenderai in braccio. Certo, avrò dimensioni ben maggiori
rispetto al Tuo Pargolo Divino allora, ma sarò pur sempre un bimbetto che
vagisce e che si abbandonerà a Te...". La Madonna non dice nulla.. mi
sorride nuovamente e con soavità mi invita a rivolgermi al Bimbo che nel
frattempo giocherella con un pezzetto di stoffa che cade dal vestito di
Maria... Come sempre è Maria che conduce a Gesù... ed ecco, anche in questo
caso nulla è cambiato... :-)
Torno a guardare il “bambino” da più vicino, confortato
dall'invito di Maria e mi inginocchio davanti a Lui e, con la Sua domanda che
ancora attende risposta... confortato dallo sguardo di Maria Gli dico:
"Non lo so Gesù se ti voglio bene,... ehm..ci sto provando.. Se penso a
quante vite di Santi ho avuto la grazia di leggere, San Francesco, San Pio e
tanti altri, Ti dico, ora ho solo voglia
di correre a nascondermi dietro quel bue che ti sta scaldando col suo fiato,
certo come sono che Lui ti ha riconosciuto più volte di me, nella sua vita
bovina, e di certo ti ha lodato di più di me nella sua esistenza..."..
Ragazzi, l'imbarazzo è immenso e la fifa regna... sono qui davanti a Dio nella
sua seconda veste più semplice dopo il pane, il corpo di un neonato.. ma è pur
sempre “il Cristo”, l'Unto di Dio, colui che – ben so - pronuncerà per me tra chissà quanto le parole
“Venite, Benedetti del Padre mio... oppure via da Me maledetti, nel fuoco
eterno e là sarà pianto e stridore di denti”!!!! cioè non so se vi rendete conto..
Ebbene che mi replica Lui ? .. “Ancora non ti fidi di Me ?
Non ti basta ciò che sto facendo in questo momento ? Tu lo sai figlio Mio che
cosa farò per te tra trentatre anni da oggi vero ? E so bene cosa pensi... se
hai paura di Me perchè hai insistito nel tuo cuore per incontrarmi di persona
questo Natale?” Ed io non posso che
replicare, inconscio dell'assoluto ed inaspettato regalo che mi sta facendo: “Gesù è vero, desideravo
conoscerTi ma, come dire, pensavo “da
grande”.. mi sono sempre immaginato il nostro incontro più in la negli anni,
come quando due amici si stringono dopo tanto tempo, insomma di abbracciarti io
uomo maturo e tu come sei in quel meraviglioso dipinto della Divina
Misericordia, sai quello della Tua figlia S. Faustina..” Lui emette un altro
vagito e mi dice internamente “Figlio, lo sai che Io solo detto i tempi, e per
te non è grandezza ancor maggiore il farti assistere ad un Dio che da poco si è
fatto uomo come te ? Guardami... Fino a nove mesi fa ero in un ricco palazzo
con gli angeli che mi lodavano, fino a pochi
mesi fa godevo della gloria della Corte Celeste, e guardami ora... qui
al freddo, al buio, confortato dalla sola luce di Maria e del giusto
Giuseppe... Pensa figlio a quanta solitudine mi attende dopo stanotte. Io pur
sempre vivo alla tua epoca, in quel pezzo di pane che sa d'Amore, eppure quanti
mi vengono a trovare nelle chiese ? Quante volte sono lasciato solo nei
tabernacoli mentre io vi attendo tutti ? Dove sono quei semplici pastori che,
tra pochi minuti, giungeranno qui in questa grotta x lodarmi ed adorarmi, nei
tuoi tempi ? E poi dimmi, dove sei stato tu per trentasei anni di vita mentre
Io sempre bussavo alla porta del tuo cuore? A questa domanda il gelo mi entra
nell'anima e ho solo il coraggio di replicare commosso con sguardo basso..
“Grazie.”; oramai quella mia linea difensiva che noi uomini chiamiamo
“ragionamento” è stata distrutta dalla semplicità di questo Bambino... e quindi
nella mia nudità continuo..“Grazie perché la Storia umana ha conosciuto questa
notte, una notte Santa che scrive in maniera sia umana che divina la parola
“Amore” nel nostro vocabolario di quaggiù, .. Signore grazie per un Amore così
radicale, geloso, possessivo, ostinato... e grazie perchè attraverso Tua Mamma
ci vieni a chiamare ancora.. ora siete pure in 2 presenti in maniera speciale
alla mia epoca! Sai, è vero, a Te ho
resistito, gonfio del mio orgoglio e reso cieco dal nemico... invece Lei mi ha
fatto cadere, nelle lacrime, in ginocchio. Nulla può, chi ha ancora un cuore
che batte, anche poco, contro il potere dell'Amore di Maria.” ...e Lui
sorridendo: “Figlio, questo nostro breve incontro è il mio regalo di Natale per
te e per tutti coloro che ascolteranno questo nostro dialogo. Fatemi nascere
ancora nel vostro cuore, figli miei, non lasciatemi solo al freddo nei
tabernacoli che mi attendono, pieno di amarezze, nella mia duratura Passione
dei tempi. Non scacciate l'Amore, non potete vivere senza, non vi ho fatti se
non per Me, fidatevi dell'Amore come io mi sono fidato di voi, sia in questa
Notte Santa, che in quel venerdì sulla Croce che mi attende ancora..”. Detto
questo mi fissa, mi sorride, guarda Sua Mamma, Le sorride ancor di più e chiude
gli occhi”. Questa letizia mi conforta, Maria mi sussurra “Si sta
addormentando”...La scena sta scomparendo ed ho solo il tempo per replicarGli: “Signore, oggi sono io il Tuo
primo pastorello che è venuto ad omaggiarti. Con cuore ho potuto viaggiare
indietro di 2011 anni, e ti ho trovato. Tra pochi giorni ti ritroverò in una
chiesa e, sono sicuro, ci saranno ancora Maria e Giuseppe li con Te in questa
Notte Santa. Auguri di buon compleanno mio Gesù, e grazie per il potere del Tuo
Amore che, alla faccia della nostra scienza, è unicamente capace di farci
viaggiare nel tempo di migliaia di anni per essere anche noi, tra pochi giorni,
pastorelli che Ti cercano per lodarTi e benedirTi”. Buon Natale a tutti voi
pastorelli del 2011 ! Max.

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