venerdì 8 ottobre 2010

Lamento e preghiera: nelle tue mani Signore rimetto il mio spirito

Il silenzio della mia anima,
dentro e fuori
riempie lo strazio,
che fu molto di più Tuo e della Madre,
in ginocchio
le note del pianoforte mi riconducono a Te,
a Te
che mi hai dato nella disperazione la gioia,
la grazia,
lo splendore
di un amore immenso
per me e per i miei fratelli.
Ascolta Signore la voce che ti canta ,
in essa il mio cuore geme,
si dibatte
schiavo di un tempo mortale.
Tu hai vinto la morte,
i miei occhi hanno visto,
vedono la risurrezione,
ascolta il mio grido di supplica,
Signore fino a quando?
Il Tuo Santo Spirito è su di me,
non temo il male,
lo combatto,
ne ricevo le ferite
ma non indietreggio.
Signore
Tu vedi il sorriso
che comunque non scompare,
pregusta la vittoria finale,
sostienilo,
sii mio scudo e mia spada.
Son of God,
Figlio di Dio
mi prostro ai tuoi piedi,
servo inutile,
ricco solo della Tua presenza
e della benevolenza della Tua santa Madre.
Proteggi il figlio
che hai riscattato col tuo prezioso sangue,
non lasciarlo nelle mani degli aguzzini.
Non devi temere i terrori della notte,
né freccia che vola di giorno.
Mille cadranno al tuo fianco,
ma nulla ti colpirà ,
Tu sei un Dio fedele,
mantieni la Tua parola
che i nemici vedano la Tua potenza e misericordia.
Imploro la libertà
che già vien meno ai miei occhi,
supplico ristoro,
Tu hai detto :venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi.
Conosci la mia stanchezza,
mi trascino,
combatterò fino all'ultimo respiro,
devo proteggere me stesso e chi mi hai affidato,
le mie forze sono ormai allo stremo,
accetta da me il cuore indomito
e la sua tensione
e appartenenza a Te
come unico,
possibile,
gift of love,
regalo d'amore.
Grazie Signore per il dono,
immenso,
dei miei fratelli,
i vicini
che mi sostengono
col loro esempio
e sguardo
e i lontani,
che sono parte di me,
perché nei loro occhi,
nelle loro storie vedo Te.
Grazie Signore per la musica
e la poesia
che piegano a Te il mio essere,
distratto e sordo,
perché lì trovo le tue tracce ,
risvegliato dalla nostalgia dell'Eterno.

In manus Tuas Domine!

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