mercoledì 18 agosto 2010
San Francesco..........Cossiga!
Dedichiamo questo post alla memoria di Francesco Cossiga, ex Presidente della Repubblica, ieri deceduto.(...)Desideriamo sottolineare la sostanziale conformità di vedute con l'ex Presidente sulla Chiesa e sui suoi uomini, come risulta, tra l'altro, dall'intervista rilasciata a suo tempo al sito Petrus che riportiamo:
di Bruno Volpe
CITTA’ DEL VATICANO - Il ‘picconatore’ per eccellenza ne ha per tutti. Questa volta è il turno del Cardinale Carlo Maria Martini, del suo successore sulla Cattedra di Sant’Ambrogio, Dionigi Tettamanzi, dei Gesuiti e dei progressisti. Come dire, gli anni passeranno pure, ma il Senatore a Vita Francesco Cossiga, già Presidente della Repubblica, continua a non guardare - orgogliosamente - in faccia a nessuno.
- Presidente, il Cardinale Martini non sembra piacerLe affatto…
“Per carità, è indubbiamente un fior di galantuomo e un insigne biblista, ma - e lo dico con amarezza - di teologia capisce ben poco, eppure non perde occasione per mettere in discussione ciò che fa o dice il Papa teologo”.
- Continui, prego…
“Guardi, Martini e la teologia vivono su pianeti diversi. Lo dimostra la prefazione scritta dal Cardinale all’ultimo libro del cosiddetto teologo laico Vito Mancuso”.
- Scommettiamo che non Le piace neanche il libro di Mancuso…
“E’ un libro che può piacere solo ai cattolici adulti, ma essendo io infante e in comunione con la Chiesa, non lo condivido”.
- Non vorrà mica dire che Martini non è in comunione con la Chiesa?
“Mi limiterò a dire che Martini ha giurato fedeltà al Papa eppure, sino ad oggi, ha quasi sempre preso posizioni contrastanti con la Chiesa. Liberissimo di farlo: se Santa Romana Chiesa e la Congregazione per la Dottrina della Fede non hanno preso posizione, significa che lui ha ragione ed io torto. Naturalmente, la mia è una provocazione…“.
- Presidente, quale consiglio darebbe a Martini?
“Alla sua età dica basta, taccia e si ritiri a vita privata: ha già dato, ormai non è più la sua epoca. Ma purtroppo, veda, è in buona compagnia: prenda il Cardinale Lehmann della Conferenza episcopale tedesca o l’attuale Arcivescovo ‘buonista’ di Milano, il Cardinale Tettamanzi. Tra poco farà ballare nel Duomo anche le donne nude! Non c’è che dire, Tettamanzi è degno erede del suo predecessore!”.
- Vuole dare un consiglio anche a Tettamanzi?
“Certo. Rispetti il Motu Proprio del Papa sul rito tridentino invece di far il ‘bastian contrario’. E le danze tribali le organizzi in Africa, non nel Duomo di Milano”.
- Senatore Cossiga, torniamo a Martini. Sappiamo di un curioso retroscena…
“Faccio mea culpa: purtroppo, all’epoca, in quanto Presidente della Repubblica [rectius: del Consiglio dei Ministri], contribuii anch’io a farlo nominare Arcivescovo di Milano”.
- Come sarebbe a dire?
“Con il vecchio Concordato ci voleva la mia controfirma per rendere valida la sua nomina ed io ho dovuto firmare. Avrei dovuto diffidare di lui, è un gesuita”.
- Essere Gesuita è un peccato grave?
“Martini ha la mentalità tipica del progressista, che fa tanto snob. Eppure i Gesuiti sono il braccio armato della Chiesa. Curiosamente prima erano reazionari, poi hanno cavalcato la tigre del progressismo sfrenato, si sono persino rifatti alla teologia della liberazione. La cosa più grave è che non vengono mai richiamati all’ordine dalla Santa Sede. Un mistero…”.
- Veniamo al Concilio Vaticano II…
“Caro Volpe, io non sono contro il Concilio, ma censuro l’ermeneutica rivoluzionaria e progressista che ne è seguita e che sembra di moda sbandierare ancora oggi sotto le insegne del cosiddetto ‘cattobuonismo’. Lo stesso ‘cattobuonismo’ di Martini, tanto per intenderci. Ma poi, cosa vuole, io sono fedele sia al teologo Joseph Ratzinger che al Papa Benedetto XVI: siamo sicuri che lo siano anche i vari Martini e Tettamanzi?”.
http://blog.messainlatino.it/2010/08/francesco-cossiga-rip.html?spref=fb
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