lunedì 13 luglio 2009

Medjugorje-Questa volta ci guida,come Suo solito,attraverso i bambini e i ragazzi


Ero arrivato a Medjugorje a pezzi, per tanti motivi,ero lì quasi più perchè c'eravamo iscritti agli esercizi, i miei primi esercizi di Nuovi Orizzonti, che per mia reale volontà,del resto ero stato lì due settimane prima con altri amici..Gli esercizi sono stati così intensi che quasi non mi sono accorto di essere a Medjugorje è stata una full immersion,straordinaria, che considero un immenso dono del Cielo,ma in cui non sono mai riuscito a recuperare la notte di viaggio per arrivare lì. Avevo bisogno di metabolizzare i giorni d'esercizi e di mettermi un pò in ascolto,fare silenzio e aprire il cuore a Lei, a Sua madre, perchè rimettesse ordine,mettesse un pò di pace in tutti i miei casini,mettesse quel pò di speranza che mi permettesse di combattere ancora, nonostante la stanchezza e la confusione. A Miletina abita Stana,baba Stana è ormai la nonna dei miei bimbi e da lei siamo a casa e anche questa volta c'ha ospitato e subito il ritmo è cambiato ero a casa mia:a Medjugorje,dalla Mamma,tra le Sue braccia.
Ci siamo presi la seconda parte del venerdì e il sabato per capire dove eravamo,sabato siamo saliti sul Podbrdo e ho potuto prendermi 40 min. di "pausa",da solo,i bimbi sono scesi con la mamma e io lì sulla collina ho proseguito la mia revisione di vita,al pomeriggio siamo tornati dalla ormai nostra amica,ma è amica di tutti,Nancy al castello e lì mi sono reso conto che ero a Medjugorje,a casa,non c'era il tour de force da fare per forza ero a casa e questo bastava,bastava lasciar fare a Lei e così è stato.
Poco prima dell'inizio del rosario siamo passati a Majcino Selo da Andrea e Matej ,l'intenzione era andare la mattina dopo a Mostar,chissa poi perchè,e portarli con noi,ottenuto il permesso per averli tutta la giornata ci siamo diretti alla chiesa.Durante rosario e Messa non sono mai riuscito a smettere di cercare maglie e facce che avessi incontrato agli esercizi,mi mancavano e subito ho incontrato Marcolone e Silvia con le rispettive famiglie.

Non ero mai stato a Mostar e difficilmente ci tornerò,troppi minareti e moschee,mi mancava il fiato mi sono anche beccato del fascista da un vecchio islamico solo perchè avevo una bandiera americana sulla maglia,m'ha chiesto se ero contro l'imperialismo, americano, immagino perchè turco gli sarebbe andato bene credo e ho proprio dovuto dirgli di no tra lui e l'imperialismo americano la scelta l'ho fatta da un pezzo,sto con gli americani, possibilmente repubblicani.Dopo un paio d'ore ce ne siamo andati,non ce la facevo proprio.Non poteva finire così e dopo aver pranzato a Medjugorje siamo andati alle cascate a Kravica a farci un bagnetto,padre Jozo tuona sui pellegrini che vanno alle cascate e sono d'accordo, ma noi eravamo al servizio di Andrea e Matej e loro se lo meritavano di andarci,è bello vedere come si stanno fidando di noi e come cresce un'affezione reciproca con me e con i bambini,arriverà anche il momento di Silvia.Tanto per non fare ripetizioni,Silvia m'ha fatto uno splendido regalo,il secondo,il primo è stato quell'invito a deviare per Piglio,dopo il ritiro a Fiuggi,che non scorderò mai.Eravamo da poco arrivati che s'è accorta di una presenza bellissimamente straordinaria(per lei si può)io ero felicissimo,gli amici ci avevano seguito/anticipato fin lì,io mi sono tenuto a debita distanza per non disturbare,mi bastava già così,essere di nuovo con loro.Volevo essere di ritorno per le 18 per il rosario e mentre ci dirigevamo alla macchina,siamo passati proprio di fianco all'auto di don Davide,della presenza ,bellissimamente straordinaria, che evidentemente era Chiara e altri amici di cui non ricordo il nome,ho addirittura tentato di passargli di fianco facendo finta di niente, per non disturbarli, ma mi hanno visto loro e ho "dovuto" salutarli,mi sentivo un cane, ero felicissimo, ma non volevo intromettermi in un loro momento di relax.Poco dopo essere partiti abbiamo raggiunto una macchina targata Roma oltre ad essere lentissima, del resto era romana e romanista,era sospetta ,l'ho affiancata e al volante c'era Marcolone,fantastico,apoteosi.Con lui c'era Silvia, l'Alessia Marcuzzi di Nuovi Orizzonti(per come sta sul palco e per la bionditudine).Cena a sette,famiglia allargata noi più Andrea e Matej da Stana e li abbiamo riportati a Majcino Selo,contenti e grati per la giornata passata insieme.ll giorno dopo,lunedì,avrebbe dovuto essere il giorno della partenza, ma ero indeciso,aspettavo un segno per decidere,pretendevo un segno e l'ho trovato da Nancy,siamo tornati da lei che con la sua tipica energia c'ha "ordinato" di fermarci un giorno in più e di portare i figli,nostri e "acquisiti", in piscina.Io ignoravo ci fosse una piscina a Medjugorje ma sono stato felicissimo di scoprirla il pomeriggio successivo,ero così contento per tutti, moglie e figli,che non mi sentivo nemmeno in colpa perchè ero in piscina nel mio ultimo pomeriggio a Medjugorje,mi sono messo all'ombra a prendere il sole in compagnia di un buon libro tenendo d'occhio i bimbi.La piscina in quel momento era solo l'esplicitazione ulteriore che lì è casa mia,che la Madonna mi/ci vuole così bene da volere che quella sia sempre di più casa nostra, dove vivere con Lei non più da pellegrini ma da figli.Ormai siamo pellegrini quando torniamo a casa a Cremona,è qui che si stenta.Alle 18 poi ,come sempre, siamo stati al rosario e i miei bimbi sempre un pò selvatici, ma senza fare casino, si sono messi a giocare con la ghiaia,costringendomi anche a ringhiare con una babiona seduta qualche fila avanti.Al termine del loro lavoro hanno voluto che gli facessi una foto e m'hanno spiegato che avevano fatto con la ghiaia il Krizevac,il Podbrdo,la chiesa con le file di panchine e il parcheggio.Sono stato contentissimo di averli difesi dalla babiona,senza fare pasticcio stavano dicendo cosa anche loro hanno nel cuore,cosa posso chiedergli di più a 9/7/4 anni?
Dopo cena è giunto il momento della partenza,
è sempre un momento difficile ,molto difficile,ho deviato verso Medjugorje invece che verso l'uscita dal paese e ho parcheggiato davanti alla chiesa.Volevo guardarla ancora qualche secondo prima di partire, ne soffrivo già la mancanza e Lei,che grande Donna,che grande Mamma che è,ha pensato di regalarmi un suo bellissimo ultimo abbraccio:proprio in quel momento sono sbucate davanti alla mia macchina Francesca Picollo e una sua amica di cui non ricordo il nome ma che è bella come il sole.Io mi sono ribaltato giù dalla macchina e gli sono corso incontro e loro i loro sguardi,i loro occhi,le loro parole sono state la Sua coccola finale,è stata la prima volta che sono partito col guore gonfio di gioia.....pochi minuti dopo sono crollato la nostalgia era già troppo forte.

2 commenti:

Gianandrea ha detto...

grazie del bel "diario di viaggio" che ci offri, della testimonianza di una persona in cammino. Un caro saluto.

Paolo ha detto...

ciao,grazie a te che guardi il mio "diario di viaggio",abbi pazienza,spesso non curo troppo la forma ne i toni che uso,voglio che esca quello che vivo come lo vivo.M'ispiro un pò con le dovute proporzioni, alla santa irruenza di padre Jozo.Un saluto a te chissà dove trovi il tempo di seguire tutti quei blog....ciao