lunedì 4 marzo 2013

Tra le spine...,gli amici di Elia

"E disse: Ecco il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un'altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c'era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. Ma, spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. Un'altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchi intenda.(Mt 13,3 e seguenti)

Ieri, finalmente,immagino per cause di forza maggiore,una Messa serena,magari un po' povera, ma sempre meglio dell'animazione da festival di paese.Nella "quiete" sono riuscito ad ascoltare ed ho capito una cosa,bellissima,per me almeno.Io sono il terreno ricoperto di spine,il seme non avrebbe potuto germogliare, non potrebbe germogliare,c'è "qualcuno" che continuamente semina spine e zizzania e crescere è un'impresa,il tentativo di soffocare c'è sempre,ma c'è sempre la grazia di Dio che gratuitamente e mi viene il sospetto per amore (quanto graffia questa parola),dirada le spine,innaffia e manda il calore del sole.Lui si prende cura di me,della mia scarsa fede,la rinvigorisce ogni volta,come per il profeta Elia.Non credo che riuscirò a dare il cento,nemmeno il sessanta,anche il trenta mi sembra proibitivo,forse il tre o l'uno,mezzo si per il mezzo mi posso impegnare e riuscirci se Dio vuole.Se Lui con la determinazione che dimostra sempre, non rinuncia pur di portare a compimento l'opera che con me ha iniziato,si accontenterà del mezzo che questo povero saprà forse restituirgli ? Se non sarà così anche il purgatorio non smetterò di alzare il mio grido di misericordia,al termine della purificazione vedrò il mio Dio ed il lavoro del Seminatore non sarà stato vano.


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