Splendida esposizione del prof. Paolo Molinari,commovente perché la bellezza è commovente e se è vero che la bellezza è riflesso del vero,nella sua faccia,nelle sue parole,in lui c'è il Vero.
Grazie a don Andrea Brugnoli o chi per lui.
martedì 29 maggio 2012
venerdì 25 maggio 2012
Medjugorje,messaggio del 25/05/2012
"Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
martedì 22 maggio 2012
Non digerisco lo "yogurt"....con dentro Cristo!
Ieri è stata una giornata strana,molto piena e contrastante.
Per capirsi lo "yogurt" è un riferimento ad una testimonianza di Giovanni Testori al Meeting,se non ricordo male era l'89.
La Madonna chiede di pregare per i sacerdoti io non sempre ci riesco o almeno non per tutti,voi che siete più bravi fatelo un po' anche per me,grazie.
Domanica 20 maggio,prima Comunione di mio figlio,la sofferenza era iniziata il giorno prima con le prove,perché la Messa è uno spettacolo e come ogni Sanremo, che si rispetti o meno, c'è bisogno di prove,coreografie,orchestrine e palle varie ,ci mettessero almeno anche vallette tipo Sanremo ci sarebbe un minimo di coerenza...
Tutto era centrato sui bambini,certo su Gesù che si riceve nel proprio cuore,ma la preoccupazione era o così sembrava più sulla riuscita dello spettacolo,quindi protagonisti i bambini e il sacerdote,co-protagonisti(loro malgrado,ma i più inconsapevoli) i genitori.
L'orchestrina,meno peggio del solito,ma fedele a bonghi e batteria,perché Sanremo è Sanremo e come a Sanremo sul palco,si sarebbe l'altare ma altare palco è ormai la stessa cosa, un via vai di gente come fosse la galleria di un centro commerciale la domenica pomeriggio.
32 preghierine dei bambini,fossero stati 500 sarebbero state 500 preghierine? Certo perché no nella chiesa moderna e democratica tutti devono avere il loro momento di "gloria".Fiumi di parole,chissà se padre Pio,Giovanni Paolo II,Benedetto XVI,durante le celebrazioni sproloquiavano così tanto,era proprio il frullato, con dentro Cristo certamente, ma così ridotto in poltiglia da essere irriconoscibile,avete presente una banana nel frullato misto,ecco forse se ne sente il retrogusto forse.Non dubito della buonissima fede del parroco,anzi ne sono certo,ma forse forse se dobbiamo dire ti amo a qualcuno è meglio dirlo così come lo si è sempre detto piuttosto che spiegare tutto il periodo del romanticismo nella storia dell'arte sperando che al termine ci si ricordi ancora da dove si era partiti.Sorvolo su simbolismi tristi,applausi,avete presente Benedetto XVI che chiede applausi,fosse anche per Dio Padre in persona...
Ma la liturgia,quella strana cosa che è patrimonio della Chiesa ,non del primo pinguino che decide di "rianimarla",avrà un valore ? Avrà delle parole che sono quelle e non altre ed è così per un motivo? Avrà dei simboli che sono quelli e bastano ed avanzano almeno stando a quel vecchietto che pretenderebbe di essere il capo della Chiesa per investitura divina.
Sempre la preoccupazione di avvicinarsi alla gente,non la preoccupazione il pretesto,perché ai santi la gente si
avvicinava in conseguenza della loro santità e con loro rimanevano per lo stesso motivo,Gesù usava lo stesso metodo altrimenti avrebbe fondato il circo non la Chiesa.Forse ,perché in tempi di relativismo bisogna sempre dire forse niente è certo.....
Poi dicono che i ragazzi fatta la Cresima non vanno più a Messa,l'ho già detto altre volte e per quanto paradossale sia grazie a Dio che non ci vanno più,ci penserà Lui poi a riprendersi chi ha scelto,già duemila anni fa non sceglieva tra i polli d'allevamento...
http://blog.messainlatino.it/2012/05/prime-comunioni-modena-tra-farsa-e.html?m=0
http://blog.messainlatino.it/2012/05/prime-comunioni-modena-tra-farsa-e_23.html?spref=fb
Siamo poi partiti per Rho dove c'era l'annuale incontro Medjugorjano organizzato da Mir i Dobro ,24000 partecipanti circa e pochissime sbavature,ordine e silenzio più di quanto ci si attenderebbe per un evento che è durato dodici ore.La Messa qua è stata rispettata,mi sono quasi commosso quando un paio di sacerdoti sull'altare ,probabilmente in preda all'alzheimer, hanno accompagnato un canto battendo le mani e sono stati totalmente ignorati dal celebrante padre Ljubo,da tutti gli altri sacerdoti e ,per quello che ho visto io almeno, da tutta l'assemblea.Che sollievo.
Abbiamo avuto la grazia di ascoltare Marija che riesce sempre ad essere graffiante e mai banale pur avendola potuta vedere e ascoltare una decina di giorni prima a Ripalta Cremasca grazie ad un suggerimento dell'ultima ora di Max.Padre Ljubo incantevole per serietà ed efficacia tre almeno
le cose da lui dette che mi hanno commosso,ma molte di più il mio cuore ha sussultato quasi fino alle lacrime trattenute a volte a fatica:
La Madonna mi conosce e sapendo che la mattina sarebbe stata "triste" ha provveduto a coccolarmi a modo suo grazie a Mir i dobro.
p.s.
La spesa per l'affitto della struttura è stata pesante spero davvero che ognuno abbia dato quello che poteva sarebbe davvero bello che ogni anno potessimo essere accolti in una sede simile.
Per capirsi lo "yogurt" è un riferimento ad una testimonianza di Giovanni Testori al Meeting,se non ricordo male era l'89.
La Madonna chiede di pregare per i sacerdoti io non sempre ci riesco o almeno non per tutti,voi che siete più bravi fatelo un po' anche per me,grazie.
Domanica 20 maggio,prima Comunione di mio figlio,la sofferenza era iniziata il giorno prima con le prove,perché la Messa è uno spettacolo e come ogni Sanremo, che si rispetti o meno, c'è bisogno di prove,coreografie,orchestrine e palle varie ,ci mettessero almeno anche vallette tipo Sanremo ci sarebbe un minimo di coerenza...
Tutto era centrato sui bambini,certo su Gesù che si riceve nel proprio cuore,ma la preoccupazione era o così sembrava più sulla riuscita dello spettacolo,quindi protagonisti i bambini e il sacerdote,co-protagonisti(loro malgrado,ma i più inconsapevoli) i genitori.
L'orchestrina,meno peggio del solito,ma fedele a bonghi e batteria,perché Sanremo è Sanremo e come a Sanremo sul palco,si sarebbe l'altare ma altare palco è ormai la stessa cosa, un via vai di gente come fosse la galleria di un centro commerciale la domenica pomeriggio.
32 preghierine dei bambini,fossero stati 500 sarebbero state 500 preghierine? Certo perché no nella chiesa moderna e democratica tutti devono avere il loro momento di "gloria".Fiumi di parole,chissà se padre Pio,Giovanni Paolo II,Benedetto XVI,durante le celebrazioni sproloquiavano così tanto,era proprio il frullato, con dentro Cristo certamente, ma così ridotto in poltiglia da essere irriconoscibile,avete presente una banana nel frullato misto,ecco forse se ne sente il retrogusto forse.Non dubito della buonissima fede del parroco,anzi ne sono certo,ma forse forse se dobbiamo dire ti amo a qualcuno è meglio dirlo così come lo si è sempre detto piuttosto che spiegare tutto il periodo del romanticismo nella storia dell'arte sperando che al termine ci si ricordi ancora da dove si era partiti.Sorvolo su simbolismi tristi,applausi,avete presente Benedetto XVI che chiede applausi,fosse anche per Dio Padre in persona...
Ma la liturgia,quella strana cosa che è patrimonio della Chiesa ,non del primo pinguino che decide di "rianimarla",avrà un valore ? Avrà delle parole che sono quelle e non altre ed è così per un motivo? Avrà dei simboli che sono quelli e bastano ed avanzano almeno stando a quel vecchietto che pretenderebbe di essere il capo della Chiesa per investitura divina.
Sempre la preoccupazione di avvicinarsi alla gente,non la preoccupazione il pretesto,perché ai santi la gente si
avvicinava in conseguenza della loro santità e con loro rimanevano per lo stesso motivo,Gesù usava lo stesso metodo altrimenti avrebbe fondato il circo non la Chiesa.Forse ,perché in tempi di relativismo bisogna sempre dire forse niente è certo.....
Poi dicono che i ragazzi fatta la Cresima non vanno più a Messa,l'ho già detto altre volte e per quanto paradossale sia grazie a Dio che non ci vanno più,ci penserà Lui poi a riprendersi chi ha scelto,già duemila anni fa non sceglieva tra i polli d'allevamento...
http://blog.messainlatino.it/2012/05/prime-comunioni-modena-tra-farsa-e.html?m=0
http://blog.messainlatino.it/2012/05/prime-comunioni-modena-tra-farsa-e_23.html?spref=fb
Siamo poi partiti per Rho dove c'era l'annuale incontro Medjugorjano organizzato da Mir i Dobro ,24000 partecipanti circa e pochissime sbavature,ordine e silenzio più di quanto ci si attenderebbe per un evento che è durato dodici ore.La Messa qua è stata rispettata,mi sono quasi commosso quando un paio di sacerdoti sull'altare ,probabilmente in preda all'alzheimer, hanno accompagnato un canto battendo le mani e sono stati totalmente ignorati dal celebrante padre Ljubo,da tutti gli altri sacerdoti e ,per quello che ho visto io almeno, da tutta l'assemblea.Che sollievo.
Abbiamo avuto la grazia di ascoltare Marija che riesce sempre ad essere graffiante e mai banale pur avendola potuta vedere e ascoltare una decina di giorni prima a Ripalta Cremasca grazie ad un suggerimento dell'ultima ora di Max.Padre Ljubo incantevole per serietà ed efficacia tre almeno
le cose da lui dette che mi hanno commosso,ma molte di più il mio cuore ha sussultato quasi fino alle lacrime trattenute a volte a fatica:
- Episodio di San Francesco di Sales, in cui un giovane entra a colloquio con lui e chiudendola sbatte la porta dietro di sé,gli chiede come può fare per contribuire alla pace nel mondo e per tutta risposta si sente dire se vuoi lavorare per la pace nel mondo comincia quando entri col non sbattere la porta.
- Una persona va da un padre e gli dice :padre come posso fare ad incontrare Dio ma il padre non gli da molto retta,dopo alcune volte che la persona ritorna sempre con la stessa domanda il padre capisce che la domanda è seria,lo accompagna ad una pozza d'acqua e quasi lo affoga,lo risolleva e gli chiede quando eri sott'acqua cosa desideravi di più,l'uomo risponde:l'aria!Ecco quando desidererai nello stesso modo incontrare Dio allora lo incontrerai.
- Il richiamo all'ordine che non è uno schema imposto ma una necessità,un dato di fatto e come c'è ordine nella vita materiale allo stesso modo deve esserci ordine in quella spirituale
- Il richiamo al ricevere la Comunione soltanto in bocca e non in mano,di solito c'è più rispetto per un panino che per il corpo di Cristo.
La Madonna mi conosce e sapendo che la mattina sarebbe stata "triste" ha provveduto a coccolarmi a modo suo grazie a Mir i dobro.
p.s.
La spesa per l'affitto della struttura è stata pesante spero davvero che ognuno abbia dato quello che poteva sarebbe davvero bello che ogni anno potessimo essere accolti in una sede simile.
venerdì 18 maggio 2012
Dal profondo a Te io grido
Dal profondo a te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera.
Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere?
Ma presso di te è il perdono: e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signor più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione.
Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.
giovedì 10 maggio 2012
Mummie e fantasmi
http://2.andreatornielli.it/?p=4083
Dovreste, prima di leggere questo mio post ,leggere l'articolo di Andrea Tornielli di cui sopra ho riportato il link,difficilmente si capirebbe altrimenti.
Mi chiedo Tornielli come tantissimi altri dove guardi...
I cattolici esistevano come popolo ed erano determinanti nella vita sociale fino al '48 quando sapientemente guidati dalla Chiesa hanno impedito che il comunismo trionfasse nel nostro paese,si sono poi progressivamente dissolti già prima del Concilio,quello poi ha dato la botta finale.
Prendo per buona la statistica che dice che in Italia va regolarmente a Messa circa il 15% delle persone,immagino che nel '48 la percentuale fosse ben diversa,credo che se prendessimo quel 15% e lo intervistassimo sarebbe la tragedia totale,credo che il 10/15% di quel già striminzito 15% sarebbe allineato con le posizioni della Chiesa Cattolica,su aborto,divorzio,eutanasia,coppie di fatto,unioni gay,insomma con tutto quello che ben chiarisce la dottrina sociale della Chiesa.Non so quanti sottoscriverebbero il Credo o quanti sarebbero disposti ad affermare che non tutte le religioni sono uguali e che non esiste reincarnazione,che l'oroscopo non è compatibile con la fede.......
Negli ultimi sessant'anni per cause che non mi sono chiare s'è svuotata la testa dei cattolici,per solleticarne la parte superficiale del cuoricino e possibilmente tirarli a sinistra su posizioni solo sentimentalmente condivisibili.I cattolici caro Tornielli non hanno più niente da dire perchè la Chiesa non si esprime più con una voce univoca e nel marasma di idiozie che circolano è difficilissimo capire quale sia l'atteggiamento corretto per un cattolico, anche nelle più piccole questioni e si sa nel dubbio meglio soprassedere e da quarant'anni in qua i dubbi sono cresciuti a dismisura.
Qualche esempio concreto ? Non è il caso sarei impietoso e non amo sputare nel piatto in cui mangio,mancano pastori seri,pastori cattolici e non modernisti,non para protestanti.
Si vogliono cattolici seri ed impegnati coerentemente,si riparta dalle basi,dal seguire l'esempio del Papa,non di martini,tettamanzi,o del signor priore di bose,si reinsegni il catechismo,il magistero,la dottrina sociale e si tornerà ad avere sale della terra diversamente la pappetta sarà sempre più pappetta.Pessimista ? No realista,se il buon Dio vorrà la rotta sarà invertita, ma le parole di Gesù "Quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà ancora la fede sulla terra?" (Lc 18,8.) non fanno ben sperare.
"Queste parole hanno un preciso significato e rimandano alla fine del mondo.
In riferimento ad essa Gesù ha detto: “Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome. Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda. Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato” (Mt 24,9-13).
San Paolo ricorda che prima della fine del mondo “dovrà avvenire l'apostasia” (2 Ts 2,3), e cioè l’abbandono della fede.
Proprio per questo Gesù chiede la fede perseverante, la fede viva, quella che non si lascia scoraggiare dalle tribolazioni e dalle persecuzioni."
mercoledì 9 maggio 2012
martedì 8 maggio 2012
Niente radio ma come non condividere
Sapete che soffro parecchio il livello infimo di troppa musichetta più o meno cattolica,il buon Dio oggi mi ha fatto scoprire Klaus,gustatevelo e chissà che il confronto stimoli...
venerdì 4 maggio 2012
giovedì 3 maggio 2012
Sto con Delio Rossi
Basta buonismo ,basta ipocrisia!
Disonora il padre
Un allenatore decide di cambiare un giocatore. Il giocatore sostituito esce dal campo e irride, insulta platealmente l’allenatore. L’allenatore perde la pazienza e aggredisce il giocatore. La scena viene ripresa dalle telecamere, viene mandata in onda ripetutamemente. Mentre una batteria di opinionisti si indigna. Mentre una batteria di ex calciatori che adesso fanno gli opinionisti si indigna. Mentre il conduttore si indigna. Mentre il presidente, indignato e riunito con lo staff, decide di esonerare l’allenatore. Mentre tutti applaudono il coraggio di una decisione “dovuta”, “inevutabile”, “corretta”, “dolorosa”. L’allenatore è un veterano della panca. In bilico. Lui e la panca. Pressato e stressato perché il suo ruolo è un po’ quello lì, esposto alla teppa della curva, alla superficialità della stampa locale e nazionale, agli umori del presidente, ai capricci dei calciatori che sono continui e cronici. “E’ andato in tilt”. “E’ stato un blackout”. “Ha perso al testa”. Infatti, paga.
Non c’è niente di coraggioso in tutta questa vicenda. Salvo il coraggio di perderla ‘sta pazienza, di fronte ad un arrogantello di anni venti o quasi, abituato a fare il galletto in campo, con le ragazze, a bortdo del suo suv, bello nel tatuaggio numero cinquantuno. Non c’è nulla di coraggioso perché manca sempre quel fattore lì, il fattore palle, nel giudicare chi i calci e i gomiti, gli sputi e gli insulti usa come metodo, come prassi. In campo, a bordocampo, fuori dal campo. Ragazzini tirati su a vizi, trattati come piccoli bambini che fanno i capricci anche quando poi viene fuori che il capriccio comprende ingannare un arbitro, procurarsi un rigore finto, provocare un avversario, scendere a patti con la malavita che muove gli ultrà.
Il coraggio servirebbe. E’ servito all’allenatore per uscire da uno schema fasullo, per svelarlo uscendo. Due sberle. Ma sì. Servono, sono utili certe volte. Oppure sono l’effetto di una insofferenza colma. I due schiaffi dell’allenatore, ovviamente, prevedibilmente esonerato, sono una risposta a un modo e a un mondo che di qualche schiaffo avrebbe bisogno eccome. Eh? Ma come? Giustifichiamo la violenza? Macché. E poi quale? Quella lì, così svelata? Quella praticata minuto per minuto come il tutto il calcio? No, niente coraggio in questo teatro, salvo quello là, quello del Mister che lo trova perdendo tutto il resto, per dare una lezione, finalmente, a chi di lezioni nulla sa e di tante ne avrebbe bisogno. A cominciare dall’apprendimento di un principio antico e importante. Non disonorare il padre. Non è un comandamento. E’ una forma prima di rispetto che -coraggiosamente- andrebbe ribadita per ottenere un rispetto autentico e più largo, persino indispensabile. Il resto, comprese le opinioni scontate, retoriche e pavide, compreso l’esonero necessario, comprese le immagini trasmesse all’infinito per una masturbazione collettiva, è tutta fuffa, roba per poveri di spirito e di cuore
Disonora il padre
Un allenatore decide di cambiare un giocatore. Il giocatore sostituito esce dal campo e irride, insulta platealmente l’allenatore. L’allenatore perde la pazienza e aggredisce il giocatore. La scena viene ripresa dalle telecamere, viene mandata in onda ripetutamemente. Mentre una batteria di opinionisti si indigna. Mentre una batteria di ex calciatori che adesso fanno gli opinionisti si indigna. Mentre il conduttore si indigna. Mentre il presidente, indignato e riunito con lo staff, decide di esonerare l’allenatore. Mentre tutti applaudono il coraggio di una decisione “dovuta”, “inevutabile”, “corretta”, “dolorosa”. L’allenatore è un veterano della panca. In bilico. Lui e la panca. Pressato e stressato perché il suo ruolo è un po’ quello lì, esposto alla teppa della curva, alla superficialità della stampa locale e nazionale, agli umori del presidente, ai capricci dei calciatori che sono continui e cronici. “E’ andato in tilt”. “E’ stato un blackout”. “Ha perso al testa”. Infatti, paga.
Non c’è niente di coraggioso in tutta questa vicenda. Salvo il coraggio di perderla ‘sta pazienza, di fronte ad un arrogantello di anni venti o quasi, abituato a fare il galletto in campo, con le ragazze, a bortdo del suo suv, bello nel tatuaggio numero cinquantuno. Non c’è nulla di coraggioso perché manca sempre quel fattore lì, il fattore palle, nel giudicare chi i calci e i gomiti, gli sputi e gli insulti usa come metodo, come prassi. In campo, a bordocampo, fuori dal campo. Ragazzini tirati su a vizi, trattati come piccoli bambini che fanno i capricci anche quando poi viene fuori che il capriccio comprende ingannare un arbitro, procurarsi un rigore finto, provocare un avversario, scendere a patti con la malavita che muove gli ultrà.
Il coraggio servirebbe. E’ servito all’allenatore per uscire da uno schema fasullo, per svelarlo uscendo. Due sberle. Ma sì. Servono, sono utili certe volte. Oppure sono l’effetto di una insofferenza colma. I due schiaffi dell’allenatore, ovviamente, prevedibilmente esonerato, sono una risposta a un modo e a un mondo che di qualche schiaffo avrebbe bisogno eccome. Eh? Ma come? Giustifichiamo la violenza? Macché. E poi quale? Quella lì, così svelata? Quella praticata minuto per minuto come il tutto il calcio? No, niente coraggio in questo teatro, salvo quello là, quello del Mister che lo trova perdendo tutto il resto, per dare una lezione, finalmente, a chi di lezioni nulla sa e di tante ne avrebbe bisogno. A cominciare dall’apprendimento di un principio antico e importante. Non disonorare il padre. Non è un comandamento. E’ una forma prima di rispetto che -coraggiosamente- andrebbe ribadita per ottenere un rispetto autentico e più largo, persino indispensabile. Il resto, comprese le opinioni scontate, retoriche e pavide, compreso l’esonero necessario, comprese le immagini trasmesse all’infinito per una masturbazione collettiva, è tutta fuffa, roba per poveri di spirito e di cuore
mercoledì 2 maggio 2012
Medjugorje,messaggio del 02/05/2012
“Cari figli, con amore materno io vi prego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre, desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione e dall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostrato quanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Non rifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostri peccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, non perdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io vi aiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare la via della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Non siate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, non potete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostre preghiere. Vi ringrazio”.
martedì 1 maggio 2012
Alice di Torino,straordinario dono al mondo
Venerdì pomeriggio ascoltavo ,come mi capita a volte, Focus economia su Radio24,come sempre molto interessante,poi s'è squarciato il cielo ed è arrivata Alice di Torino.Qua sotto il link per sentire il suo intervento che è magistero,non sono in grado di darvi l'esatto minuto è all'incirca a metà della barra,vale la pena ascoltarla,in lei c'è tutto l'infinito,nel suo dolore la palese voce di Dio.
http://audio.radio24.it/radio24_audio/2012/120427-focus-economia.mp3
http://audio.radio24.it/radio24_audio/2012/120427-focus-economia.mp3
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