venerdì 11 dicembre 2009

PICCHIATO PERCHÈ BEVE UNA BIRRA - RONDINI (LEGA): SHARIA IN PADANIA?

S. Giuliano (Mi) viene punito chi sgarra col Ramadan

Redazione.

Pretendeva di potersi comportare da mussulmano "credente ma non praticante", quindi anche libero di bersi una birra:scelta di coscienza inammissibile per tre suoi correligionari che lo hanno preso a sprangate e sassate.L'episodio di "correzione islamica" non è avvenuto in un paese maomettano ma nell'hinterland milanese."A San Giuliano è già in vigore la Sharia, la legge coranica?",chiede infatti Marco Rondini, deputato della Lega Norde segretario provinciale della Martesana, commentando quanto accaduto a un giovane marocchino regolare, Mohammed Tali di 28 anni.NON PRATICANTE. L'immigrato è stato malmenato da tre egiziani,che vedendolo consumare una birra in compagnia di un'amica,gli hanno intimato di smettere perchè bevendo alcolici stava violando il Ramadan. Al diniego del marocchino e alla spiegazione che lui"è credente ma non praticante", i tre immigrati lo hanno circondato e aggredito a colpi di spranga e sassi, dopo di che si sono diretti nella direzione di un ritrovo islamico.CENTRO ISLAMICO. "Forse - ipotizza il parlamentare del Carroccio- i tre immigrati picchiatori si stavano dirigendo verso il centro islamico di San Giuliano, aperto in un magazzino industriale senza chiederne il cambiamento di destinazione d'uso, la cui presenza il nostro movimento aveva già denunciato alcuni anni fa,anche attraverso un servizio giornalistico trasmesso dall'emittente TelePadania. Proprio durante le riprese, un giornalista era stato allontanato da alcuni buttafuori della struttura che non gradivano l'attenzione della stampa verso le loro attività"."In quel periodo, avevamo raccolto alcune centinaia di firme per interrogare il Comune su cosa intendesse fare al riguardo.Ci venne risposto che la cosa sarebbe stata affrontata il prima possibile, ma non mi risulta sia stato fatto alcunché.Mi auguro - auspica Rondini - che i responsabili di questo pestaggio possano presto essere assicurati alla giustizia".PENA CORANICA. Il parlamentare leghista sottolinea come le aggressioni subite dagli extracomunitari sul nostro territorio avvengano per mano di altri stranieri, spesso della stessa etnia."Una guerra fra bande pericolosa, che mette una seria ipoteca sulla qualità della vita delle nostre comunità.Se oggi - conclude Rondini - chiudiamo gli occhi di fronte a un fatto del genere, facendo passare sotto silenzio il pestaggio di un uomo condannato sulla pubblica piazza ad una pena corporale come prevede il Corano, domani ci potremmo trovare ad affrontare la lapidazione di una donna perché si è permessa di cambiare fidanzato.Non deve accadere. Sono cose intollerabili che violano profondamente il nostro sistema giuridico e valoriale".
25/08/2009 Il Padano.com

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