domenica 19 aprile 2009

Il mio ultimo Medjugorje..per adesso

E'particolarmente difficile stavolta scrivere del nostro ultimo pellegrinaggio a Medjugorje,sono un pò scarico stanco forse ma è una cosa che si trascina da un po', almeno cosi si capirà di più che non è questione di entusiasmo ma di una bellezza e ricchezza oggettiva che là trabocca,segno della Sua presenza.La Chiesa farà il suo corso.
Partiamo:io amo molto il viaggio,viaggiamo di notte per non massacrare i bambini e per non farci massacrare da loro.Per me è bellissimo riconoscere le strade,le case e i villaggi che s'incontrano,passata la frontiera cominciare a salutare in croato..mi sembra di essere già là.Questa volta avevamo delle uova di Pasqua per Andrea e Matej e appena arrivati,era il venerdì santo le abbiamo portate da loro a Majcino Selo,l'idea era lasciarle in segreteria e andare a riposarci a casa ,da Stana,baba(nonna) Stana.Invece ci hanno detto di portare le uova subito a loro,io ero allucinato dal viaggio e dalle redbull.Così immediatamente abbiamo incontrato i nostri ragazzi: Andrea la ragazza che abbiamo adottato a distanza, ha 14 anni è bellissima e capisce l'italiano più di quanto io capisca il croato,per cui si comunica in un misto divertente d'italiano,inglese e croato.Matej,suo fratello,compirà 13 anni tra qualche mese,è un tredicenne da combattimento è alto,del resto è croato,è bravo a giocare a pallone,gli piace fare la lotta e con me va a nozze in questo.Tra Matej e il mio Ricky c'era stato qualche screzio ma quest'anno si sono adottati a vicenda.Dopo aver scaricato la macchina,mangiato ed esserci riposati un po',la fatica è passata quasi subito,siamo andati alla Chiesa per il rosario e la Messa.Io ero già parecchio distratto,mentre andavo a chiamare i bambini,che giocavano,per la Messa,m'è corsa incontro abbracciandomi Andrea,è stato bellissimo intanto perchè non è così espansiva normalmente e perchè è stato un'incontro totalmente inatteso che m'ha risvegliato,parzialmente almeno,con lei c'erano la sua amica Jarka e Daniel.
Sabato mattina,il tempo continuava ad essere splendido,abbiamo fatto la via crucis sul Podbrdo(la collina delle apparizioni),non avevo dubbi sulla tenuta di Ricky(9anni) e Marco (7anni)temevo per Francesco(4anni)e per Silvia che pur essendo già stata eroica in altre occasioni ha una caviglia massacrata,tutti ce l'hanno fatta e i bambini scendendo hanno incontrato dei loro amichetti croati conosciuti il giorno prima giocando a pallone dietro la Chiesa.Il pomeriggio siamo andati da un'amica a recitare la coroncina della Divina Misericordia nella stanza dove le si è formata una croce di sangue grande come metà parete,non so se sia verà l'origine della croce (non c'ero in quei momenti)e non mi cambia la vita,lei è una persona credibile e seria,sempre molto accogliente,non chiede soldi e ospita spesso anche gratuitamente,non ha l'aria della truffatrice ed è bergamasca di origine,domicilio e testa.Andiamo a trovarla ogni volta che è possibile perchè è un'amica conosciuta là e che non avrebbe motivi per esserci amica se non il cuore rivolto nella stessa direzione e nel suo caso un grande cuore.Siamo poi andati a prendere Andrea e Matej ,che hanno passato il resto della giornata con noi,siamo stati alla croce blu a pregare,ci siamo fatti una foto insieme e poi via da Nancy :la splendida canadese che ha quasi ultimato il castello che ospita religiosi e giovani in ricerca vocazionale.L'incontro con Nancy come sempre è stato sorprendentemente famigliare,in casa sua o meglio nella cucina abitabilissima del castello si stava per festeggiare il compleanno di Francis il neomarito di una coppia francese di Lione lì per consacrare la loro famiglia alla Madonna.Nancy stava ultimando di guarnire la torta e la cucina era addobbata con strisce di happy birthday,Silvia ha detto che il giorno prima era stato il compleanno di Marco e la festa immediatamente è stata per Francis e Marco,insieme hanno spento le candeline ed è "apparso" un regalino consegnato da Laura,italiana ospite là,per Marco che ha molto apprezzato.Fuori, sui gradini della scalinata, Briant un americano che studia in Austria ma in quel momento lì era in Erzegovina a Medjugorje,suonava la chitarra,Ricky l'ha raggiunto immediatamente,io l'ho seguito,poco dopo è sbucata Cathy anche lei americana che studia in Austria,carina,non nel senso di bella,ma di carina,bellina molto simpatica.Sono arrivati Andrea e Matej ed è stato spettacolare l'incrocio di lingue,riuscivamo a comunicare,Briant capisce un po' d'italiano e per il resto un po' d'inglese e di croato e la bellezza del riconoscersi perchè lì per lo stesso motivo ma in modo più evidente che in moltissime altre occasioni altrove.Prima che andassimo via s'è aggiunta anche Irene altra americana che studia in Austria,con un faccino bellissimo e stupendi occhi azzurri,non ho potuto non dirle,imitando un po' Benigni, dopo averla ascoltata un po' parlare :i don't understand nothing, but you have a beautyfull blue eyes.Non so perchè ma lei è diventata rossa e tutti sono/siamo scoppiati a ridere.Con Francis,come con Nancy,con Cathy e Briant,ma è lo stesso per l'australiano Mick e la slovacca Silvia c'è stata immediatamente come una fraternità.Bellissimo per me che il francese l'ho studiato solo alle medie,parlare con Francis e capirsi,parlicchiare con quel minimissimo inglese che so con gli americani e intendersi.Alla sera siamo andati alla veglia dove ho visto e salutato la splendida suor Gabriella dell'oasi della pace e incontrato ,lo scrivo come si pronuncia, Ailin madrina a distanza di Andrea,irlandese,ci siamo immediatamente adottati,potrebbe essere la nonna dei miei figli,niente in comune con noi eppure anche con lei una sorprendente famigliarità,più complicato con lei il capirsi.Il giorno di Pasqua siamo stati alla Messa degli italiani,normalmente la schivo,ed è stato bello vedere che non c'era casino,che si pregava e cantava insieme,la Messa è iniziata con un canto neocatecumenale conosciuto da molti dei presenti e che ha dato la giusta impostazione alla celebrazione,il prete poi don Gigi è stato uno spettacolo di semplicità e gioia.La mattina dopo siamo tornati alla Messa degli italiani,meno affollata rispetto alla mattina precedente, ma con un settantenne credo don Gigi,è quello col basco(gesuita,quindi cattivo e tutto d'un pezzo)straordinario,ha impostato l'omelia sullo sguardo di Gesù a Pietro quando dopo il suo rinnegamento si sono incrociati e mentre descriveva l'amore con cui Gesù lo guardava s'è commosso e messo a piangere alcune volte.Non posso rendere l'idea delle sue parole e mi dispiace ma si capiva quanto lui si sentisse guardato così.Il pomeriggio, era Pasquetta e non ci siamo sottratti alla tradizione della gita fuori porta e siamo andati alle cascate che distano un quarto d'ora, a sapere la strada, di più andando per tentativi come abbiamo fatto noi,ma era bellissimo chiedere le indicazioni alla gente sulle stradine di campagna,sembrava proprio di parlare tra persone,bellissima la loro spontaneità e cordialità.Le cascate poi sono belle davvero al prossimo giro ci sta un bel pic nic sul prato sotto il sole primaverile,ammesso che ne avremo il tempo e che sia primavera evidentemente.
La mattina dopo era quella della partenza,io sono andato alla Messa delle 7.30, in croato senza traduzione,capito niente ma spettacolare vedere i croati,anche i bambini come stanno in chiesa,abbiamo un pò da imparare.All'uscita ho visto e salutato i miei fratelloni della locale comunità di Nuovi Orizzonti,io non ho avuto tempo di andare da loro e loro hanno trovato il tempo di farsi trovare lo stesso.Allelu...ia!Abbiamo caricato la macchina,salutato Stana con figli e nipoti e prima di tornare siamo passati a salutare Nancy,che era impegnata in una testimonianza ma è comparsa mentre stavamo salutando Laura,con lei nessuna difficoltà di comprensione,e Silvia,così siamo riusciti a salutare anche lei.Siamo partiti dal castello con una tre quarti di promessa con Laura e Silvia di rivederci a fine giugno per un momento a cui tengo moltissimo ma che al momento tengo semi segreto.Stavo omettendo un particolare,durante i momenti "morti" lo spettacolo erano i bambini nostri che giocavano con i nipoti di Stana,circa della stessa età,non si capivano a parole ma si cercavano e stavano sempre insieme,come non fossero italiani e croati,ma fratelli.Di una fraternità più grande.

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