"Vi auguro di non stare mai tranquilli - disse - ovvero di esercitare sempre la curiosità, il desiderio di comprendere, la capacità di mettersi in gioco. "
Così ci salutò don Giussani e forse anche a causa di quell'augurio, certamente a causa di quell'incontro non mi è più possibile, fermarmi,accontentarmi ed il mio cuore è sempre in subbuglio.
Da circa due anni e mezzo ci troviamo a casa nostra con un ristretto gruppo di amici, per quello che si chiamerebbe gruppo di preghiera se non fosse che detesto questa definizione.Più propriamente, essendo nato dall'incontro con gli amici di Nuovi Orizzonti, si chiama il nostro riunirci :cenacolo. Dovrebbe essere di lode ma è sempre stato più d'intercessione che di lode, col passare del tempo mi è diventato sempre più stretto, parziale, questo momento, l'ennesimo gruppo del pio pio mi era ed è intollerabile. Dal confronto con alcuni amici è uscito il bisogno ,condiviso più o meno, di integrare la preghiera con una qualche forma di approfondimento e da lì la "pretesa" di un piccolo "centro culturale", lo chiamo così per rendere l'idea non perché abbia la presunzione di poter insegnare qualcosa a qualcuno ma perché è talmente la grazia del buon Dio che davvero è necessario e possibile riconoscere come e dove si manifesta.
La prima serata l'abbiamo dedicata ad un film che amo particolarmente,il titolo è "La figlia del capitano" del 1947con Amedeo Nazzari ed un giovanissimo Vittorio Gassman. Straordinario, rispetto ad oggi, il tipo d'uomo che traspare.
Ieri sera s'è replicato con un altro film: "Il pescatore di sogni" del 2012,film che scorre piacevolmente e mi pare ben fatto, per un'ora e mezza di splendido veleno anti occidentale ed è proprio questo il motivo per cui l'ho proposto. Negli ultimi sei mesi, approssimativamente, m'è capitato di vedere questi quattro film, tutti con la stessa impostazione di fondo ben mimetizzata da storie assolutamente differenti, non sia mai che il dormiente occidentale così ben assopito s'inquieti. Questi i titoli ed i trailer verificate se la traccia che insinuo è corretta, non ho dati per sospettare inoculazioni surrettizie nello sprovveduto e tendenzialmente decerebrato spettatore ,già di suo cristianamente deradicalizzato .
Questo io c'ho visto : il protagonista è sempre un affascinante uomo religioso, ma di quella religione che storicamente s'è contrapposta alla nostra.Il coprotagonista è un occidentale o un gruppo di occidentali ,perso, insicuro, non in grado di reggere il confronto col dirimpettaio elegante , ricco, potente e colto quanto basta per sotterrarlo, affogandolo nei dubbi propri della nostra società , certa di nulla eccetto della propria delirante voglia di disordine e confusione. Quasi sempre il protagonista seduce, in un modo o nell'altro, il "liberato" post cristiano, non che esplicitamente lo converta ma la possibilità è aperta. Ultima cosa dell'occidentale si prende per forza il lato cinico, volgare , costretto, falso, dell'altro si prende sempre il lato da "Mille e una notte" , omettendo con eleganza il risvolto della medaglia che è nella realtà ampiamente predominante e la storia reale lo dimostra . Verificate ,io ho i miei pregiudizi o giudizi, ma non ricordo un film dove i ruoli fossero invertiti, può essere un caso o forse no.
p.s.
Perché invece film come Cristiada , L'ultima cima e 11 settembre 1683 non sono diffusi? Perché gli interessi sono altri e perché i cristianucoli ormai fanno, quando lo fanno solo pio pio...
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