7 Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. 8 A causa di questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l`allontanasse da me. 9 Ed egli mi ha detto: "Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. 10 Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte.
sabato 31 gennaio 2009
venerdì 30 gennaio 2009
OSTINATO AMORE
Sono morto,all'improvviso la luce s'è spenta.So che c'è ancora ma non riesco a vederla,sento solo freddo,solitudine,nonostante i tanti amici che grazie a Dio sono sempre con me.Sono confuso,come se avessi perso l'orientamento,mi mancano i punti di riferimento,i confini.Tutto è uguale eppure tutto è così diverso,finto,ingannatore,impossibile se non fosse che c'è.Mi manca l'aria ,il fiato, la terra sotto i piedi.Ho perdonato ma non so ripartire,pregate per noi,perchè sia nuovamente possibile quello che sembra rotto.
L’ho visto fare in piedi. Al buio.
In macchina. In una toilette.
Ho visto consumarlo in fretta…
Come una tazza di caffè.
Ho visto darlo via.
Così, senza poesia.
Triste, malato e giù…
Da non poterne più.
Provato dal dolore,
rassegnato, era li…
Aspettando in silenzio,
di morire così.
L’ho visto. Giuro…Io, l’ho visto!!!
Ostinato amore che
Non ti dai per vinto mai.
Prova ancora perché sai,
di quella bomba sei, più forte tu!
Aspettiamo ancora un po’.
Se sia tardi… non lo so.
Qualcuno vedrai si pente.
Non può fare senza te!
Ti cercheranno fra la gente
C’è chi ti ritroverà
Ti riconoscerà
Amore, finché vuoi,
finché resisti tu…
Rimani dove sei…
Non te ne andare più!
Io ti difenderò.
A nutrirti, sarò io!
Tu sopravviverai,
disperato amore mio!
Ce la farai
Tu esisterai con me
Ostinato amore mio
L’ho visto fare in piedi. Al buio.
In macchina. In una toilette.
Ho visto consumarlo in fretta…
Come una tazza di caffè.
Ho visto darlo via.
Così, senza poesia.
Triste, malato e giù…
Da non poterne più.
Provato dal dolore,
rassegnato, era li…
Aspettando in silenzio,
di morire così.
L’ho visto. Giuro…Io, l’ho visto!!!
Ostinato amore che
Non ti dai per vinto mai.
Prova ancora perché sai,
di quella bomba sei, più forte tu!
Aspettiamo ancora un po’.
Se sia tardi… non lo so.
Qualcuno vedrai si pente.
Non può fare senza te!
Ti cercheranno fra la gente
C’è chi ti ritroverà
Ti riconoscerà
Amore, finché vuoi,
finché resisti tu…
Rimani dove sei…
Non te ne andare più!
Io ti difenderò.
A nutrirti, sarò io!
Tu sopravviverai,
disperato amore mio!
Ce la farai
Tu esisterai con me
Ostinato amore mio
martedì 27 gennaio 2009
lunedì 26 gennaio 2009
Medjugorje
Messaggio del 25 gennaio 2009
Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Sia la preghiera per voi come un seme che metterete nel mio cuore, che Io consegnerò al mio figlio Gesù per la salvezza delle vostre anime. Desidero figlioli, che ognuno di voi si innamori della vita eterna che è il vostro futuro e che tutte le cose terrene siano per voi un aiuto per avvicinarvi a Dio Creatore. Io sono con voi così a lungo perchè siete sulla strada sbagliata. Soltanto con il mio aiuto, figlioli, aprirete gli occhi. Ci sono tanti che vivendo i miei messaggi comprendono che sono sulla strada della santità verso l’eternità. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
sabato 24 gennaio 2009
I Vescovi ai miei piedi????(scherzo evidentemente)
Giovedi sera come da accordi sono stato a casa di Dante Lanfranconi,scusate per i profani sono andato dal vescovo,l'appuntamento era alle 21 a casa sua,credo,(la prossima volta a casa mia?)è sceso ad aprirmi ero in imbarazzo :il vescovo che scende apposta per aprirmi il cancello è notevole.Siamo saliti nel suo "ufficio" da vescovo nel senso migliore del termine,"l'ho messo subito a suo agio" dicendogli che lui è il primo vescovo che considero in vita mia,ne è stato un pò sorpreso ma ha retto il colpo,del resto deve pur cominciare a conoscermi.Abbiamo chiacchierato,anche stavolta l'ho un pò travolto(a volte credo di essere un pò un panzer con le persone),gli ho parlato con la stessa cautela che userei con i miei migliori amici e lui è stato un grande,non sembrava di parlare col vescovo,abbiamo scherzato è anche simpatico,parlato di tutto,CL,movimenti,lavoro,Lozio e connessi,della Luce nella notte,degli amici,di me,della mia famiglia,di mia moglie,non poteva mancare la mia sorellina Rossana.Ero tranquillo come a casa mia e lui sembrava molto sciolto,è stato sempre molto attento,vicino e disponibile,coinvolto,intelligente,brillante,non sembrava neanche... un vescovo.Gli ho parlato di cose che non saprei o vorrei definire accadute tra i miei amici di recente,sono stato necessariamente ermetico,niente nomi o luoghi,ma ha capito e consigliato e non mi ha nascosto la sua posizione sull'argomento.Finalmente è arrivato il momento della confessione,che era di fatto il motivo dell'incontro,dopo vi dico i peccati commessi come dove e quando,anche lì è stato bellissimo,lui,un padre,un amico papà,come alla Luce nella notte è stato una sorpresa,pensare che normalmente il momento della confessione è carico di ansia e paure e per il mondo incomprensibile.Io ero abituato bene con padre Marco ma anche il vescovo,con un'altra modalità mi ha fatto sentire tra le braccia di Dio,non giudicato ma sostenuto,aiutato,non io l'accusato e lui l'accusatore,eravamo insieme,la penitenza finale è stata pregare insieme,io e lui,io per i fatti miei lui per i suoi,fino al prossimo incontro tra poco meno di un mese,dicendo Gesù confido in te per il mio lavoro.Capito,insieme,come dice Carron,facendosi compagnia non bla bla bla,il salmo di domenica scorsa: Non hai chiesto olocausto e vittima per la colpa. Allora ho detto: “Ecco, io vengo.Come si fa con una umanità così a non essere commossi anche fino alle lacrime a non starci,come si può ,io posso poco, ma per come posso ci voglio stare e non posso non dire a tutti quelli che incontro della bellezza che, dentro la Chiesa, m'è dato di vivere.Ci siamo salutati alle 23.10 e perchè mi sembrava che potesse essere tardi per lui,invece m'ha detto che di solito va a letto verso mezzanotte.La prossima volta porto gli spaghetti e ci facciamo la spaghettata di mezzanotte.Grazie Vescovo Dante.
Ieri sera,sono tornato con altri amici al cenacolo di preghiera di Nuovi Orizzonti a Como.Questa volta m'ha fatto un grande regalo Anna ,venendo nonostante la fatica,il gigante Anna ero orgoglioso m'avesse detto di si e fosse lì con me e Luca,don Luca di lui non devo dire niente è lui e tanto basta.Ho sbagliato qualcosa nella programmazione del viaggio,anche una deviazione,don Luca e il satellitare dicevano sinistra e io decisissimo ho imboccato la destra...è più forte di me,abbiamo attraversato Milano e siamo arrivati con quasi mezz'ora di ritardo.Io ero molto nervoso per l'errore commesso e il ritardo causato ma la bellezza e famigliarità del posto,della gente,dei canti m'hanno fatto entrare quasi subito nel cuore del momento,dell'adorazione,poco dopo avevo cancellato la rabbia ero solo grato di essere lì e di essere lì con i miei amici.
Finita la preghiera,con Alessandra,la responsabile del cenacolo,abbiamo parlato della possibilità a giugno di andare a Roma ai loro esercizi,con Chiara,iscriverò tutta la famiglia,non so da qua a là come andranno le cose,ma intanto mi prendo la possibilità di andare, poi vedremo.Più possibile,ma vedremo non dipende troppo da me che domenica 1 febbraio vada con loro al ritiro mensile a Roma,se Dio vuole concedendole tregua alla salute,con Chiara.Non pianifico niente,ci sono delle possibilità belle,se è possibile e ragionevole intendo seguirle,diversamente avrò la possibilità di starmene un pò più a casa mia che è la cosa che preferisco sempre,sono asociale.
Dimenticavo altrimenti non si capisce il titolo della mail,arrivati al seminario di Como,il cancello elettronico era chiuso,e quasi immediatamente e provvidenzialmente dietro le nostre spalle è apparsa una macchina pensavo di un altro ritardatario,invece era un vecchio prete,che gentilmente ci ha fatti entrare.Don Luca ha riconosciuto nel vecchio prete,il vescovo di Como,Luca sembrava serio quindi probabilmente era veramente il vescovo di Como,il secondo in due sere che scende ad aprirmi il cancello.Ho i vescovi ai miei piedi........
p.s.
Oggi Ricky(9anni)e Marco(6 anni) sono andati alla Compagnia dell'Agnello,sarebbe una scuola di preghiera secondo lo stile del Rinnovamento nello Spirito per bambini.Oltre ad esserne come tutte le altre volte contenti,pregano e cantano,spesso in ginocchio per un'ora(bambini)è strano che siano contenti,oggi ho chiesto loro cosa avessero fatto:meditate gente meditate.Ricky e Marco mi hanno detto che sono stati fatti entrare nella saletta dove pregano uno alla volta con gli occhi chiusi e quando sono stati tutti dentro hanno aperto gli occhi ed hanno visto il tabernacolo coperto da un telo nero sul telo c'erano dei fogli con delle parole,tristezza,paura,distrazione,peccato...Matteo gli ha spiegato,chiedendo a tutti loro se ci fosse chi aveva delle paure,tristezze,distrazioni...che quelli sono gli stumenti che il diavolo usa per allontanarci da Gesù.Poi hanno continuato pregando e parlando dello Spirito Santo.Non male per bambini delle elementari..contenti.Grazie Anna.
martedì 20 gennaio 2009
San Michele Arcangelo
Chi è S. Michele Arcangelo?
Tra gli angeli rifulge per la sua bellezza spirituale uno che la Sacra Scrittura chiama Michele. Era già considerato dagli Ebrei come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nell'Antico Testamento appare per tre volte, in particolare nel libro di Daniele (Dn 10,13.21; 12,1), dove è stato indicato come il difensore del popolo ebraico e il capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati. "Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro". (Dn 12,1) Il suo nome in ebraico suona Mi - ka - El e significa: Chi è come Dio? A San Michele è attribuito il titolo di arcangelo, lo stesso titolo con cui sono designati Gabriele -forza di Dio e Raffaele - Dio ha curato. Nel Nuovo Testamento, S. Michele Arcangelo è presentato come avversario del demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori. Troviamo la descrizione della battaglia e della sua vittoria nel capitolo 12° del libro dell'Apocalisse: Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.
Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: "Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo" Ap. 12,7-12. Per i cristiani, quindi, l'Arcangelo S. Michele è considerato come il più potente difensore del popolo di Dio. Nell'iconografia, sia orientale sia occidentale, S. Michele viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano, sotto i suoi piedi il dragone - mostro, satana, sconfitto nella battaglia. I credenti da secoli si affidano alla sua protezione qui sulla terra, ma anche particolarmente nel momento del giudizio, come recita un’antica invocazione:
"San Michele, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel giorno del tremendo giudizio."
L’Arcangelo viene riconosciuto anche come guida delle anime al cielo. Questa funzione di S. Michele è evidenziata nella liturgia romana, in particolare nella preghiera all'offertorio della messa dei defunti:
"Signore Gesù Cristo, libera le anime dei fedeli defunti dalle pene dell'inferno ! San Michele, che porta i tuoi santi segni , le conduca alla luce santa che promettesti ad Abramo e alla sua discendenza."
La tradizione attribuisce a San Michele anche il compito della pesatura delle anime dopo la morte. Perciò in alcune sue rappresentazioni iconografiche, oltre alla spada, l'Arcangelo porta in mano una bilancia. Inoltre nei primi secoli del cristianesimo specie presso i bizantini San Michele era considerato come medico celeste delle infermità degli uomini. Egli veniva spesso identificato con l'Angelo della piscina di Siloe di cui si parla nel capitolo 5 del vangelo di S. Giovanni:
"V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua, il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto" (Gv 5, 24).
"Non solo hai sconfitto il drago grande e terribile nel tuo santuario di Chone, ma si è formato un corso d’acqua guaritrice di ogni malattia del corpo". Così canta l’inno AKATISTO a S. Michele Arcangelo della liturgia bizantina.
San Michele, infine, ha il singolare privilegio di prestare l’ufficio dell’assistenza davanti al trono della Maestà Divina. Egli stesso si presentò così al vescovo Lorenzo: "Io sono Michele e sto sempre alla presenza di Dio ..." E la liturgia del Concilio di Trento così pregava offrendo l’incenso: "Per intercessione di S. Michele Arcangelo che sta alla destra dell’altare dell’incenso ... degnati di accettare e benedire quest’offerta dell’incenso ...".
martedì 13 gennaio 2009
Adoro te
Non m'interessa il video ma il canto,amavo già questo splendido canto ,l'ennesimo del Rinnovamento,ma ha preso vita a Lozio mentre sdraiato a terra cercavo di trattenere Elisabetta o qualche altro fratello o sorella.Guardavo il Santissimo e pregavo disperatamente che sciogliesse le catene che imprigionano me e particolarmente le persone che erano presenti e così evidentemente tormentate.Il Santissimo era la mia forza,io avevo paura umanamente della situazione in cui mi trovavo,ma grazie ai fratelli,grazie alla Sua presenza,ogni volta ero lì ad aiutare chi ne aveva bisogno.Grazie a padre Emanuele della grazia e della bellezza ch mi ha dato di vivere.
mercoledì 7 gennaio 2009
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