Ero effettivamente in libera uscita da forse troppo tempo e cio non si addice particolarmente in periodi di esercitazioni militari,meno che mai in periodi di guerra.Il mio Capo m'ha risvegliato a modo suo,è stato un brusco richiamo,ero di guardia e mi sono addormentato permettendo al nemico di mettere la città sotto assedio. Provvidenziale il risveglio.
Il richiamo energico è stato chiarissimo: "ti ho arruolato nel mio esercito e tu non ti eserciti nel combattimento,dove sono le tue armi!Hai dimenticato la gravità del compito che ti ho affidato?!
"C'è stato poi solo un attimo di sbandamento,proprio come quando ci si è appena risvegliati ed immediato il ritorno alla battaglia. Immediata l'urgenza della Coroncina,di tornare al fianco del mio San Leopoldo Mandic e del rosario.Che grave mancanza non essere andato con la famiglia dal mio capitano San Michele Arcangelo,per ragioni quasi solo economiche e di convenienza soltanto materiale.Monte Sant'Angelo era lì per noi e c'ho rinunciato per comodità.Come se un combattente dovesse preoccuparsi delle comodità.Madre mia, perdona questo tuo stupido figlio che si perde nella nebbia delle sue debolezze e riaccoglilo nella battaglia,schierato sempre in prima linea,con quell'ingenua baldanza propria dei figli sicuri del loro Padre!

Sono rimasto scosso ed il disgusto mi ha come risvegliato. Io vivo nel mio giardino incantato,facciamo semi incantato che le
prove belle pesanti le ho anch'io,ma la fuori c'è guerra,c'è il male,ed il male non è una sensazione soggettiva è una presenza reale ed operante,incarnata e determinata.