venerdì 24 ottobre 2008

Simone mi ami tu


Il gallo cantò per la terza volta.
Gesù uscì dalla sala...
... e Simon Pietro, seguendo il rumore,
guarda dalla sua parte.
Lo vede e « pianse amaramente ».

Lo stesso Pietro che da quel momento
è diventato vergognoso e intimidito,
perennemente intimidito,
anche se non riusciva a trattenere
i suoi slanci abituali,
li compiva, poi si fermava bloccato
dalla vergogna, dalla vergogna del ricordo...
...era là in disparte quella mattina sulla riva...
erano là tutti intorno quel mattino,
in silenzio timoroso, intimiditi
così che nessuno domandava qualche cosa
perché tutti sapevano
che era il Maestro.
Nella frescura di quell'ora mattutina
coi pesci - quei pesci
che si agitavano ancora
alle loro spalle - dopo una notte
arida di frutto
erano là a mangiare il pesce...
...il pesce preparato da Lui
che aveva pensato anche al loro mangiare
perché sarebbero tornati stanchi.
Il Signore si era steso vicino,
era lì vicino,
a mangiare con loro.
Il Signore lo guardava.
Lui sguardava, ma non guardava
perché aveva vergogna più del solito...
Il Signore forse l'avrà guardato intensamente
finché Pietro disagiato da quello sguardo fisso
si sarà voltato, come a dire « Che vuoi?».
E Gesù, immediatamente,
senza porre frammento di tempo
in mezzo:

« Simone, mi ami tu più di costoro?».
Lo diceva a chi l'aveva offeso,
lo diceva al temperamento più facile
all'incoerenza,
al traditore. Dopo Giuda, lui.
Ma in lui era evidente che Cristo era.
« Signore, tu lo sai che ti amo».
Non poteva non voltare
la faccia e dire
la sua risposta.
Non poteva.
Sarebbe stata
una menzogna
Gli voleva bene, l'aveva tradito ma gli voleva bene.
Perciò si è voltato verso di Lui e gli ha dato quella risposta che non
era mai venuta meno, eccetto che in quei momenti terribili.
Gli ha dato la risposta per cui era continuamente
voltato verso di Lui, dovunque fosse,
fosse sulla barca, nel mare del mattino,
tra la folla sulla montagna,
quando era in casa e Lui non c'era...
...sempre era rivolto a Lui.
Non è vero che ti ho odiato,
non è vero
che non ti ho amato...
perché
«tu lo sai, Signore, che ti amo».
Ma è il contrario di quello che hai fatto...
Io non so come sia,
so che è così.

« Simone, mi ami tu?».
Non ha detto «Non peccare non tradire,
non essere incoerente».
Non ha toccato nulla di questo.
Ha detto:«
Simone, mi ami tu?».
Ognuno di noi
non riesce a sfuggire completamente
al fatto
che Cristo è amabile a da noi
esattamente così come siamo.
Cristo è chi si compiace di noi.

di me,
dice san Pietro piangendo,
la Maddalena, la Samaritana,
l'assassino
Cristo è colui che si compiace di me
e perciò mi perdona.
Mi ama e mi perdona.


commenti di Don Giussani.

domenica 19 ottobre 2008

DON SALVATORE BOCCACCIO è nato in CIELO!
Oggi alle ore 11.30 papà Salvatore, Vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, assistente spirituale di Nuovi Orizzonti, dopo un lungo calvario di sofferenza ed offerta, con il suo sempre splendente sorriso e sguardo pieni di forza e amore, è salito al Cielo. Abbiamo tutti un grande santo in Cielo!
Umanamente il distacco si sente, ma lo portiamo nel cuore sapendo che è con noi e che ora in Cittadella Cielo vive dinnanzi al Padre Celeste proteggendoci e custodendoci.
Vi lascio il testamento spirituale che ha dato a Chiara Amirante pochi giorni fa...
TESTAMENTO SPIRITUALE DON SALVATORE BOCCACCIOGiovedì 9 ottobre 2009, dopo aver saputo da Consuelo che restava poco tempo sono andata da don Salvatore e gli ho chiesto se desiderava partire per il cielo, lui mi ha risposto di si, aggiungendo: “Non ci penso più. Se il Signore vuole che io resti ancora benedetto nei secoli il Signore, se il Signore vuole che io vada sempre sia benedetto nei secoli il Signore!” Allora gli ho detto: “Guarda don Salvatore che ho parlato con Consuelo e mi ha detto che con questo blocco renale, a meno che non ci sia un miracolo, il tuo fisico non ce la può fare, anche la dialisi sarebbe troppo aggressiva… “Ma certo siamo nelle mani del Signore lasciamo fare a lui” “Allora questa volta parti davvero per il cielo!!!” “Grazie chiara non mi potevi dare una notizia più bella grazie di cuore, finalmente andrò a Cittadella cielo, voglio dare una benedizione a tutte le opere di Nuovi Orizzonti, a tutte le iniziative a tutti i centri a tutti i ragazzi a cui il signore ha ridonato la vita a tutti i consacrati” “c’e’ una parola che desideri lasciare per tutti? “Sono tante, sono tante le cose che vorrei dire a tutti sono tante! Ma una resta la più importante: In manus Tuas in manus Tuas, in manus Tuas!! Si di questo a tutti da parte mia: In manus Tuas, è questa l’unica cosa importante il pieno e completo abbandono alla volontà del Padre. Sia quando la sua volontà a noi pare bella sia quando a noi pare brutta credere sempre che tutto è un dono squisitissimo e delicatissimo della tenerezza dell’amore del Padre per noi! In manus Tuas Domine grazie Papà. di’ questo da parte mia e un bacio nel Signore a tutti.Chiara Amirante