lunedì 23 marzo 2015

Il club dei falliti...di Dio



Ho da poco smesso di piangere,non amo dirlo pubblicamente,è ancora vivo in me il dolore per la sproporzione tra quello che mi è chiesto e le mie capacità ,poche ma non credevo davvero così poche.
Il buon Dio mi ha umiliato come solo Lui sa fare,ha squarciato la mia anima,mi ha fatto vedere la mia piccolezza,la mia poca umiltà.L'ha fatto attraverso le parole di un'amica santa,impropriamente si direbbe una "santa" laica, non è propriamente di chiesa o almeno non come lo intendo io,ma lei è di Chiesa più di me. E' stata con me ed altri amici a Medjugorje ad ottobre.La sua vita è stata ed è un lungo calvario,flagellata nell'anima e nel corpo come Cristo,come Cristo "Pur essendo Figlio di Dio, imparò tuttavia l'obbedienza dalle cose che patì " ,anche lei ha imparato, sulla sua pelle,l'obbedienza alla realtà,fino forse a rimanerne incatenata,"Occorre soffrire perch'è la verità non si cristallizzi in dottrina, ma nasca dalla carne." Lei mi è maestra di vita,mi ha fatto e mi fa capire quanto io dia per scontato,quanto parli "in codice " senza rendermene conto.Lei qualche giorno fa mi scriveva che la sua vita è stata ed è un fallimento,io non riuscivo a credere ai miei occhi,fallimento ?,conosco poche creature che siano purezza totale come lei,che siano bellezza assoluta. E allora forse ho capito una cosa, ma la diro' più avanti
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Ho trovato e ritrovato recentemente un amico,conosciuto pochi mesi fa,è venuto con me ed altri amici a Medjugorje per Capodanno,sapevo che aveva qualche problema, non particolermente leggero.Le vicende della vita me l'hanno fatto abbandonare a se stesso al ritorno e solo le lacrime di sua sorella mi hanno fatto capire la reale portata dei suoi problemi. La compagna che se ne va col figlio a convivere con un altro e lui che crolla,quindi alcol,amici discutibili,gioco d'azzardo,problemi legali.Un fallimento di vita,eppure lui ha gli occhi di un bambino e la serietà di un grande uomo,ho visto pochi ,forse nessuno, seguirmi a Medjugorje come ha fatto lui,ha però una fragilità immensa che la solitudine rende esplosiva.Per grazia di Dio ero, di nuovo ,appena tornato da Medjugorje ,dove al seminario per le guide dei gruppi di preghiera e dei pellegrinaggi avevo risentito e rivisto Marco,un gigante bergamasco della Comunità Cenacolo ed il collegamento è stato immediato, quella era la risposta.Settimana scorsa ha partecipato al primo incontro per poter entrare in comunità,documenti ed analisi pronti e speranza grande che il fallimento non sia il nome della sua vita ma che sia resurrezione.A Pasqua lo porto con me dalla Madre.



(odio i balletti ma questo è un problema mio..)

Sabato ho sentito un carissimo amico,un mio amico storico a cui devo moltissimo,lui ai miei occhi è sempre stato il massimo di tutto o quasi.Prima il CLU,gli universitari di Comunione e Liberazione,che io all'epoca consideravo i superman di CL,i predestinati,gli inaccessibili,gli eletti,le frequentazioni coi numeri uno o quasi del movimento,poi un bel lavoro,una bella moglie,una bella famiglia.Il successo,la realizzazione ed il crollo,inatteso,violento di tutto,il fallimento.Rimangono ora i frammenti, un dolore,il suo, lancinante non so se e come sostenibile ma è una creatura straordinaria e ce la deve fare.Poco prima di Pasqua dovrà subire l'ennesima prova drammatica per usare un eufemismo.Non ho risposte al suo dolore al suo calvario se non una proosta,vieni con me a Pasqua a Medjugorje,stai con me, rifugiati nella Madonna. Ho la speranza,che il buon Dio mi faccia l'onore di avere a Pasqua questo mio grande amico ,con me dalla Madre.



Non avrei potuto capire questi tesori che il buon Dio, attraverso sua Madre, mi dona ,se io non fossi stato il primo fallito.Se io non avessi attraversato l'inferno e non ne fossi uscito ,solo perchè ,incomprensibilmente, Dio mi ama come se fossi l'unico ed il migliore,forse proprio perchè sono l'ultimo ed il peggiore.
Ringrazio Dio per gli amici di Nuovi Orizzonti e della Comunità Cenacolo, che mi hanno insegnato,trattando me cosi, come Dio guarda a noi come ad un prodigio,indipendentemente dalle nostre ferite e dai nostri fallimenti.
Insieme a Lui e guardando a Lui saremo forse falliti,ma falliti di Dio e per me è il successo.

Mamma del Cielo tu hai voluto questi amici a Medjugorje da te e tu ora te ne devi prendere cura,che nessuno di loro possa pensare che la tua compagnia, la tua presenza, il tuo amore, sia meno che concreto.
Madre li affido a te e per come ne sono capace me ne prendo cura, tentativamente come tu ti prendi cura di me. 
Amali come ami me e di più,proteggili dal maligno,nascondili nel tuo cuore e ristorali al tuo seno materno,ridona a loro la vita come l'hai ridonata a me e per i meriti di tuo figlio Gesù Cristo siano liberati dalle catene del male e possano cantare e gioire delle meraviglie del suo amore. Amen !