mercoledì 16 febbraio 2011

Intervista a don Gabriele Amorth-5


Domanda: Se qualcuno muore in peccato mortale, la persona che rimane sulla terra e prega per lui lo può salvare?

Don Amorth
: No, quando uno muore in peccato mortale va all'infermo. Vorrei però
spiegarvi una frase detta dalla Madonna a Fatima: “Pregate e fate sacrifici perché tante
anime vanno all'inferno poiché non c'è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro”. Non è
che se uno fa sacrifici e prega per un'anima che è all'inferno questa viene liberata e va in
Paradiso. No, no, quando è all'inferno non c'è più niente da fare. Ma è importante pregare
e sacrificarsi perché un'anima in peccato, almeno in punto di morte accolga la grazia di
conversione e si salvi. Pregare e offrire sacrifici perché un'anima arrivi alla morte
convertita, arrivi alla morte in grazia di Dio. Se uno muore in peccato mortale, tu preghi
per lui: il Signore userà le tue preghiere per altre anime, per altri scopi, non saranno mai
preghiere inutili, ma se quell'anima è all'inferno non c'è più niente da fare.

Domanda: Ci parla di nuovo della reincarnazione? Dobbiamo credere?

Don Amorth
: La reincarnazione è una grande balla. Perché si vive una volta sola, dopo la
vita c'è il giudizio particolare e la destinazione: o Paradiso, o Inferno o Purgatorio. Il
concetto di reincarnazione, così caro alle religioni orientali è contrario alla risurrezione,
incompatibile con tutto l'insegnamento che ci viene dall'Antico Testamento e dal Vangelo.
Non ci si reincarna, abbiamo una vita sola, e allora dobbiamo viverla bene, perché non c'è
nessun'altra possibilità. Cerchiamo di purificarci bene, meglio che possiamo, per andare
poi direttamente in Paradiso. A Medjugorje la Madonna lo ha detto: “Sono poche le anime
che vanno direttamente in Paradiso, non essendosi purificate sufficientemente in questa
vita. Non parla di quante anime vanno all'inferno poiché arrivano alla morte impreparate.
Da registrazione non corretta dall'Autore

Domanda: Spesse volte penso al diavolo come creatura di Dio e ho misericordia per lui, sbaglio?

Don Amorth
: L'inferno è eterno, il diavolo non cambia come i dannati non cambiano.
Miriana, una volta chiese alla Madonna: “Mamma cara, non potrebbe un dannato
dall'inferno pentirsi, chiedere perdono a Dio e Dio non potrebbe prenderlo dall'inferno e
metterlo in Paradiso? La Madonna sorridendo: “Si, Dio potrebbe, ma sono loro che non
vogliono”. Quando uno è intestardito nel male, come i dannati e più ancora i demoni, non
torna indietro, non si pente. Varie volte parlando con i demoni, durante gli esorcismi
questi mi hanno detto di essere superiori a Dio, perché si sono ribellati a Lui. “Io ho avuto
il coraggio di ribellarmi a Lui, e quindi sono superiore a Lui!”. Voi capite che con questa
superbia di ritenersi superiori a Dio per il fatto di essersi ribellati a Lui, mai si pentono! E'
impossibile! Pregate piuttosto per le anime del purgatorio e pregate per i vivi, pregate per
la conversione dei peccatori. Già vi dicevo la volta scorsa quella frase della Madonna:
“Pregate e offrite sacrifici, tante anime vanno all'inferno perché non c'è nessuno che
preghi e si sacrifichi per loro. Non vuol dire che se uno prega e si sacrifica per un'anima
dannata, quella si salva, ma si prega e ci si sacrifica perché le anime si convertano,
perché non vadano all'inferno, perché una volta che ci stanno, non ne escono più! Quindi
nessuna preghiera per i diavoli.


Domanda: Non dare retta alla propria coscienza si sbaglia? Si pecca?

Don Amorth
: Intendiamoci bene, uno deve dare ascolto alla coscienza, però deve formarsi
una coscienza retta. Mi son trovato anche ieri l'altro con un uomo che mi ha detto: “Io, in
coscienza, mi son sentito di dire a mia moglie, vedi, nella tua situazione devi abortire e
ha abortito”, mentre io, in coscienza, mi sono sentito di dire così: “Figliolo caro, in
coscienza ti senti di ammazzare?” Ecco uno deve agire conforme alla coscienza, però
deve formarsi una coscienza retta, ma come si può formare la coscienza retta? La
coscienza retta si forma non stimando se stesso arbitro del bene e del male, ma stimando
Dio arbitro del bene e del male. Per cui se seguo ciò che è conforme alla volontà di Dio,
se seguo i Suoi insegnamenti allora bene, mi formo la coscienza retta, altrimenti mi
formo una coscienza sbagliata. Hanno una coscienza retta i kamikaze che ritengono
ammazzando di andare in Paradiso? Uccidere nel nome di Dio che ha detto chiaramente
(V° comandamento) non ammazzare? Bisogna agire conforme alla coscienza, ma lo
ripeto, bisogna formarsi una coscienza retta, che sia conforme alla volontà di Dio, agli
insegnamenti di Dio.

Domanda: Per un uomo che vive nel male, che sparge male intorno a sé e alle
persone vicine oltre alle preghiere di liberazione fatte per lui quotidianamente che cosa si può fare per renderlo più innocuo?

Don Amorth
: Bisogna pregare per la sua conversione. Le preghiere di liberazione, anche
gli esorcismi, a una persona che non vive in grazia di Dio non servono a niente. A tante
persone che vengono da me io dico: “Figliolo, prima convertiti, dopo ti faccio l'esorcismo,
se no è acqua”. Cosa prego Dio se l'offendo? San Giovanni Bosco, una volta parlando ai
suoi ragazzi diceva: “Io vi insegno il segreto perché Dio vi esaudisca quando pregate,
sapete cosa dovete fare? Prima fate una buona confessione e poi pregate.” Cosa pretendi
che Dio ascolti uno che è Suo nemico, che si è messo in una posizione contro di Lui?
Quindi in casi come quello proposto c'è da pregare per la sua conversione e poi pregare
per la sua liberazione, quindi la cosa principale è pregare perché uno si converta; lavorare
e aiutare per la conversione, perché se non c'è quella il resto non serve a niente. Tu ti
confessi, il sacerdote ti assolve; ma hai dentro di te un rancore e un odio verso una
persona e tu non rinunci e non vuoi perdonare, anche l'assoluzione che ti ha dato il
sacerdote non vale niente. Chiaro? Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai
nostri debitori. Se tu perdoni, Dio ti perdona, se tu non perdoni, Dio non ti perdona,
anche se fai la confessione sacramentale. Non si scherza col Signore. Lui le cose ce le ha
dette chiare e bisogna viverle con chiarezza.

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